“Amo l’Iran e voglio raccontarlo”

Pubblichiamo alcuni passaggi della lettera scritta dal regista iraniano Jafar Panahi e da lui letta, domenica scorsa, durante l’ultima udienza del processo che lo vede imputato. L’autore. Leone d’Oro nel 2000 per Il cerchio (che racconta la condizione femminile in Iran), è stato arrestato il 3 marzo nella sua casa, mentre stava girando un film sulle proteste del movimento verde contro il regime di Ahmadinejad. Rilasciato su cauzione il 24 maggio, dopo uno sciopero della fame che lo aveva profondamente prostrato, il regista è agli arresti domiciliari. La sentenza per il processo che lo vede accusato di attività contro il proprio paese, è attesa a giorni.

12 Novembre 2010

Vostro Onore, vorrei dividere la mia difesa in due parti. Prima parte: Quello che dicono. Il 1 ° marzo 2010 c’è stata un’irruzioneincasamiamentreeroincompagnia del mio collega Rasoulof, della troupe e stavamo girando. Gli uomini si sono qualificati come agenti del ministero per la sicurezza. Ci hanno arrestato senza presentare alcun mandato. Mi hanno confiscato la […]

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