Ma suo padre si fida dei due Carabinieri? “Mio padre per la sua natura corleonese non si fida dei Carabinieri. Ce l’ha proprio dentro il sangue. E quando il colonnello e il capitano per poter instaurare questo tipo di trattativa si propongono come persone che possono dare sia i benefici suoi che altri benefici ben […]
CIANCIMINO JR: ANCHE ROGNONI SAPEVA DEI CONTATTI TRA STATO E COSA NOSTRA
PAOLO BORSELLINO sapeva della trattativa tra mafia e Stato. Anche illustri uomini della politica e del governo di Giuliano Amato erano informati: oltre all’allora ministro degli Interni, Nicola Mancino, nell’intervista di Sandro Ruotolo a Massimo Ciancimino (non trasmessa giovedì da Annozero per questioni di tempo) compare per la prima volta il nome di Virginio Rognoni, ex ministro dell’Interno, della Giustizia e della Difesa. Rognoni è stato vicepresidente del Consiglio Superiore della magistratura sino al 2006. Il suo successore è Mancino. Ciancimino fa riferimento alle fasi iniziali della trattativa, quando il padre Vito prepara le richieste. Siamo nell ’ estate-autunno del ’ 92. Il 23 maggio Giovanni Falcone viene ucciso. Il 19 luglio è la volta di Borsellino. Oggi 85 enne, Rognoni sarà ascoltato dal procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia. c. t.