Perugia: il Festival del Giornalismo ri-esclude il ‘Fatto’

Per il secondo anno consecutivo il Fatto Quotidiano non è stato invitato al Festival del Giornalismo che si tiene a Perugia fino al 24 aprile. Una scelta singolare, visto che il nostro giornale figura tra i più fieri sostenitori dell’iniziativa fin dalla sua prima edizione nel 2006, è stato tra i promotori della raccolta fondi che salvò l’edizione del 2014 e i suoi giornalisti – il direttore Marco Travaglio e il condirettore Peter Gomez in testa – sono stati da sempre protagonisti di incontri e dibattiti. La scelta è ancor più bizzarra se si pensa che solo nell’ultimo anno il Fatto ha svelato in esclusiva due vicende che hanno messo e stanno mettendo in difficoltà il governo Meloni: quella del quadro conteso che ha costretto il sottosegretario Vittorio Sgarbi alle dimissioni e il caso Visibilia, poi ripreso da Report, che rischia di far saltare la poltrona della ministra Daniela Santanchè. Finora l’esclusione è rimasta ufficialmente immotivata. Ma vogliamo continuare a credere che le nostre posizioni contro la guerra non c’entrino e che si sia trattato di pura distrazione.

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Per il secondo anno consecutivo il Fatto Quotidiano non è stato invitato al Festival del Giornalismo che si tiene a Perugia fino al 24 aprile. Una scelta singolare, visto che il nostro giornale figura tra i più fieri sostenitori dell’iniziativa fin dalla sua prima edizione nel 2006, è stato tra i promotori della raccolta fondi che salvò l’edizione del 2014 e i suoi giornalisti – il direttore Marco Travaglio e il condirettore Peter Gomez in testa – sono stati da sempre protagonisti di incontri e dibattiti. La scelta è ancor più bizzarra se si pensa che solo nell’ultimo anno il Fatto ha svelato in esclusiva due vicende che hanno messo e stanno mettendo in difficoltà il governo Meloni: quella del quadro conteso che ha costretto il sottosegretario Vittorio Sgarbi alle dimissioni e il caso Visibilia, poi ripreso da Report, che rischia di far saltare la poltrona della ministra Daniela Santanchè. Finora l’esclusione è rimasta ufficialmente immotivata. Ma vogliamo continuare a credere che le nostre posizioni contro la guerra non c’entrino e che si sia trattato di pura distrazione.