Vespa oggi ospita La Russa. Assalto FdI ad Annunziata

A “5 minuti” maggioranza presente 13 volte su 16

Fratelli d’Italia attacca a testa bassa: sotto accusa la “propaganda” di Lucia Annunziata, che domenica a Mezz’ora in più si è permessa – questo le imputano – di accostare il 25 Aprile alla cattiva gestione dei migranti da parte del governo. Ma soprattutto (è il non detto che brucia di più) perché l’ex leader di […]

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Fratelli d’Italia attacca a testa bassa: sotto accusa la “propaganda” di Lucia Annunziata, che domenica a Mezz’ora in più si è permessa – questo le imputano – di accostare il 25 Aprile alla cattiva gestione dei migranti da parte del governo. Ma soprattutto (è il non detto che brucia di più) perché l’ex leader di An, Gianfranco Fini, ospite d’onore della trasmissione, ha esortato Giorgia Meloni a usare il linguaggio della chiarezza sui valori antifascisti.

Un colpo da ko dopo giorni e giorni di polemiche per i distinguo, le ritrosie da parte di Ignazio La Russa&C. alla vigilia della festa della Liberazione. E dunque vendetta, tremenda vendetta. Prima con una gragnuola di dichiarazioni contro la giornalista per “la campagna costante contro il governo Meloni”. Poi con la promessa del redde rationem in Vigilanza Rai, quando davanti alla commissione che si riunisce in palazzo San Macuto sarà chiesto conto dell’andazzo direttamente ai vertici dell’azienda di cui unico azionista è lo Stato. Intanto chissà se questa sera La Russa a Cinque minuti, il programma di Bruno Vespa, accoglierà l’invito di Fini o si limiterà a rendere la pariglia a lui e Annunziata. Già, perché a dispetto delle preoccupazioni dei fratelli d’Italia, in Rai non sembra esserci un clima da caccia al meloniano. Anzi. Si prenda, appunto, Vespa, che da quando ha iniziato la striscia di approfondimento post-Tg, due mesi fa, ha avuto ospiti politici in 16 puntante e per ben 13 volte ha ospitato esponenti del centrodestra (inclusa Giorgia Meloni all’esordio).

Un record che lascia le briciole a 5Stelle (2 apparizioni, sempre insieme a qualcuno di destra) e Pd (3 presenze). Ma per FdI la maggioranza è discriminata e ora occorre giustizia. Le opposizioni hanno capito l’aria che tira: “Esprimiamo solidarietà a Lucia Annunziata semplicemente per essersi limitata a riconoscere, nella piena autonomia editoriale e libertà di opinione, un fatto acclarato dal Consiglio d’Europa e dall’Onu: alcuni diritti umani sono negati ai migranti”, ha commentato il senatore del Pd Antonio Nicita. Mentre Nicola Fratoianni (Avs) parla di “manganellamento” mediatico contro la giornalista: “La destra e FdI non hanno ancora capito che non sono diventati i padroni dell’Italia e i proprietari delle Istituzioni. Poiché la Rai non può diventare l’Eiar o l’Agenzia Stefani, ripongano l’olio di ricino nei loro armadi”. A battere sullo stesso tasto anche il M5S: “Gli esponenti di FdI hanno ricevuto l’ordine di scuderia di partire all’attacco. Peccato però che alzino la voce solo quando gli fa comodo. Nessuna protesta invece quando Meloni occupa i Tg Rai”. Una risposta a chi, come il senatore FdI Gaetano Nastri, ha preso la parola per stigmatizzare la trasmissione di Annunziata ché “la Rai non è un circolo di un partito né tantomeno una tribuna elettorale dove si possono fare comizi coi soldi del canone”. Parole sante, se i dati non stessero lì a raccontare che la Rai è ormai sempre più TeleMeloni.