Da Obama alle basi in Polonia: guerra ai russi pronta da 8 anni

Nel 2014 l’annessione senza una reazione militare. Poi una lunga preparazione per supportare lo scontro con Mosca

Dall’annessione russa della Crimea del 2014 la Nato, certa di un futuro scontro con la Russia, ha addestrato decine di migliaia di militari di Kiev, anche fuori dal territorio nazionale. In un’intervista pubblicata da Repubblica il generale Mieczyslaw Bieniek, ex primo vice comandante strategico polacco dell’Alleanza Atlantica, ha spiegato: “Le forze speciali ucraine sono state […]

oppure

Dall’annessione russa della Crimea del 2014 la Nato, certa di un futuro scontro con la Russia, ha addestrato decine di migliaia di militari di Kiev, anche fuori dal territorio nazionale. In un’intervista pubblicata da Repubblica il generale Mieczyslaw Bieniek, ex primo vice comandante strategico polacco dell’Alleanza Atlantica, ha spiegato: “Le forze speciali ucraine sono state addestrate dal 2016 dalle truppe speciali della Nato. Per creare un movimento dei partigiani: c’era grande consapevolezza che ci sarebbe stata l’invasione da parte della Russia, prima o poi”. L’ufficiale polacco ha confermato inoltre che la formazione non avveniva solo in Ucraina, anche se non ha voluto confermare dove si trovino i campi d’addestramento.

Nel 2014 l’esercito ucraino veniva definito decrepito. La conquista russa della Crimea era avvenuta senza possibilità di un confronto militare, le forze in campo erano impari. L’amministrazione Obama decise quindi di finanziare una profonda ristrutturazione delle forze armate di Kiev. Lo stesso anno il Congresso Usa stanziò 291 milioni di dollari per riformare l’esercito ucraino. A conferma del grande numero di militari coinvolti nell’addestramento voluto da Obama ci sono le parole di qualche settimana fa del portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder: “Decine di migliaia di soldati ucraini hanno ricevuto addestramento dal 2014, il ritmo è accelerato in seguito all’invasione della Russia a febbraio. I membri del servizio Usa stanno fornendo ai soldati ucraini addestramento su vari sistemi d’arma che stiamo fornendo all’Ucraina”.

Allo scioglimento dell’Unione Sovietica l’esercito ucraino contava 800 mila effettivi, nel 2014 erano scesi a meno di 130 mila. La Russia oltre a ritirare tutte le testate nucleari aveva requisito buona parte di mezzi corazzati e armamenti. Secondo gli analisti militari di Foreign Policy a marzo 2014 solo 7mila soldati ucraini erano pronti al combattimento. Dopo aver imposto le prime sanzioni alla Russia la Nato decise di sostenere l’Ucraina nella creazione di un nuovo esercito, con nuove armi e investendo sui gruppi paramilitari. Arrivarono i fondi, a gennaio 2021 erano già 11 miliardi di dollari solo dagli Usa. E dal 2015 gli ufficiali statunitensi hanno partecipato agli addestramenti nella base di Yavoriv. Cinque battaglioni l’anno, tra i 2.500 e i 5 mila uomini, venivano formati a usare armi e strategie della Nato. Tra le spinte innovatrici, che sono uno dei cambiamenti che rende tanto temibile l’esercito ucraino, c’è la delega delle decisioni sul campo di battaglia. Prima un ufficiale per ogni movimento doveva chiedere il via libera al comando centrale. Con la riforma le squadre sono autonome e possono muoversi seguendo una strategia comune, ma con tattiche diverse. Ultimo punto, ma fondamentale, è stata la spinta a una cultura nazionale del volontariato militare. Gruppi paramilitari, tra cui molti di estrema destra, addestravano civili durante il fine settimana. Per farlo il governo forniva armi e attrezzatura, tutto parte degli aiuti militari della Nato. A febbraio l’esercito contava 210 mila effettivi pronti a combattere, più circa altrettanti volontari armati in gruppi paramilitari che sono stati integrati ai battaglioni esistenti.

In questi otto mesi di guerra l’esercito ucraino ha ricevuto decine di miliardi di aiuti in armi. Molte tecnologie sono diverse da quelle che i soldati di Kiev sono in grado di utilizzare. Per questo sono in corso addestramenti in diverse basi militari fuori dal paese. Adesso anche l’Ue inizierà ad addestrare i militari ucraini per le nuove armi che i Paesi membri stanno inviando. E anche in questo caso la formazione non avverrà in Ucraina. L’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri, Josep Borrell, ha annunciato che quest’inverno 15 mila militari ucraini verranno addestrati a spese di Bruxelles. I quartieri generali e le basi saranno in Polonia, per sfruttare la vicinanza con il fronte, e in Germania, che scalpita per ritagliarsi un ruolo da leader.