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il Fatto Quotidiano
5 Luglio 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, TRUMP: “PUTIN VUOLE CONTINUARE A UCCIDERE”. KIEV COLPISCE BASE DEI JET DI MOSCA, IL CREMLINO RIVENDICA LA DISTRUZIONE DI DUE SISTEMI PATRIOT. SUL FRONTE DI SUMY DISPERSO UN ITALIANO. “È una situazione molto difficile. Vi ho detto che ero molto insoddisfatto della mia telefonata con il presidente Putin. Vuole andare fino in fondo, continuare a uccidere, non va bene”. Così il presidente americano, Donald Trump parlando ai giornalisti a bordo dell’Air Force One ha dato la sua visione sul conflitto in Ucraina. Il capo della Casa Bianca non esclude di inasprire le sanzioni verso il Cremlino. Trump è tornato anche sulla telefonata avuta con il presidente ucraino Zelensky, definendola “molto strategica” e confermando di aver discusso anche dell’invio di missili intercettori Patriot in Ucraina, durante un terzo colloquio con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Sul campo, Kiev ha messo a segno un raid in territorio russo, colpendo l’aeroporto di Borisoglebsk, nella regione di Voronezh; è una base che ospita aerei d’attacco Su-34, Su-35S e Su-30SM. Nel contempo, il comando russo rivendica di aver distrutto due lanciatori e due stazioni radar del sistema missilistico di difesa aerea Patriot nelle ultime 24 ore. I generali di Kiev temono l’offensiva estiva russa anche nella regione di Kharkiv mentre su Sumy, al momento i tentativi di sfondamento sarebbero stati respinti. Sul Fatto di domani leggerete gli ultimi risvolti del conflitto nell’Est e la storia di Thomas D’Alba, 40 anni, ufficialmente disperso proprio a Sumy a metà giugno: ex paracadutista della Folgore, poi diventato insegnante di musica, D’Alba un paio di anni fa si era unito alle truppe ucraine: ora si teme sia morto.


GAZA E LA TREGUA: HAMAS PROPONE “CORREZIONI”, ISRAELE VALUTA. IL NODO DEGLI OSTAGGI E DELLA DISTRIBUZIONE DEGLI AIUTI. Il governo del premier Netanyahu ha iniziato ad analizzare la risposta di Hamas, in particolare i tre punti su cui il gruppo armato chiede modifiche: il meccanismo per l’assistenza umanitaria a Gaza, la posizione delle forze israeliane durante la tregua, e le garanzie internazionali che gli Stati Uniti e altri Paesi forniranno fino alla fine delle ostilità (qui gli aggiornamenti anche sulla guerra in corso). C’è poi la questione degli ostaggi ancora in mano ai fondamentalisti, persone che vivono in cattività da più di 600 giorni. L’accordo in discussione prevede il rilascio di 8 ostaggi vivi il primo giorno, altri 2 al cinquantesimo giorno e i rimanenti 10 una volta raggiunta un’intesa sui termini di un cessate il fuoco permanente, attesa entro i 60 giorni di tregua. Non è ancora chiaro se Hamas accetterà una lista israeliana; Tel Aviv vuole che per primi siano rilasciati i prigionieri più debilitati, anche se dopo due anni nei tunnel tutti sono in pessime condizioni fisiche e psicologiche. Ma questa è solo una parte della problematica: sul piatto c’è il futuro della Striscia, le armi da togliere ad Hamas e la gestione civile del territorio. Sul giornale di domani potrete approfondire questi temi, in attesa della visita del premier Netanyahu a Washington, dove è atteso da Trump.


DAZI, TRUMP ANNUNCIA 12 LETTERE DA INVIARE AI PARTNER COMMERCIALI IN VISTA DELLA SCADENZA (9 LUGLIO) DELLA TRATTATIVA. TIMORE SULL’IPOTESI DI TASSE AL 17% SUI PRODOTTI AGRICOLI DELL’UNIONE. Il braccio di ferro sui dazi avviato dal presidente americano con il resto del mondo si arricchisce di una nuova fase. Il capo della Casa Bianca ha fatto sapere di aver firmato lettere indirizzate ai partner commerciali e che dodici di queste saranno spedite lunedì: “È più facile spedire una lettera in cui si dice, ‘ascoltate, sappiamo che abbiamo un certo deficit, o in alcuni casi un surplus, ma non molto. Ed ecco quello che dovete pagare per fare affari con gli Stati Uniti’. Lo abbiamo fatto con la Gran Bretagna ed è stato positivo per le due parti. Lo abbiamo fatto con la Cina, e penso che sia molto positivo per le due parti”. Trump aveva fissato in precedenza il 9 luglio come data limite per la conclusione di accordi fra gli Usa e i partner, con l’entrata in vigore delle nuove tariffe. Il Financial Times ha rilanciato nei giorni scorsi una indiscrezione secondo cui gli Usa potrebbero colpire le esportazioni agricole dell’Unione europea con tariffe del 17%. L’Italia sta alla finestra: il ministro Tajani ritiene che vi sia ancora margine di trattativa; il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto si dice convinto che “ci sia un interesse reciproco per trovare un punto di sintesi”. Gli agricoltori italiani però sono sulle spine. Sul Fatto di domani avrete modo di leggere i dettagli di questa fase di confronto, e cosa potrebbe accadere dopo il 9 luglio.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Usa, alluvione causa una strage in Texas, 27 morti. La notte scorsa è esondato il fiume Guadalupe, nella contea di Kerr, dove si stava svolgendo il ritrovo cristiano Camp Mystic. Ventisette le vittime accertate, tra cui nove bambini, ma risultano disperse almeno 23 delle oltre 700 ragazze che partecipavano al Camp e decine di altre persone residenti in zona.

Linate, italo-americano arrestato all’aeroporto: è accusato di violenze sull’ex compagna. Ha 27 anni l’italoamericano che è stato arrestato dalla polizia, appena sceso dall’aereo, con l’accusa di aver picchiato e violentato la sua ex compagna a Tarquinia. Le ipotesi di reato contestate: maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni aggravate. L’ex convivente ha raccontato che era stata costretta a subire umiliazioni e percosse, oltre a rapporti sessuali non consenzienti. Anche dopo la fine della relazione, la vittima ha denunciato che riceveva minacce di morte dall’uomo, che nel frattempo si era reso irreperibile andando all’estero.

Dopo il caldo, i nubifragi: disagi e allagamenti nel Nord Italia. Sabato di allerta gialla in Lombardia: in mattinata un nubifragio ha colpito la Bergamasca, impedendo l’atterraggio a 13 voli diretti all’aeroporto di Orio al Serio. Allagamenti e anche in provincia di Como, dove sono caduti fino a 77 millimetri d’acqua in poche ore; in provincia di Milano è esondato il fiume Seveso. Per domani sono attesi nuovi forti temporali, soprattutto in Pianura Padana.

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