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il Fatto Quotidiano
12 Maggio 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ZELENSKY PRONTO AD UN SUMMIT IN TURCHIA. TRUMP VUOLE PARTECIPARE E SI ASPETTA DI TROVARE ANCHE IL PRESIDENTE PUTIN. MOSCA NON ACCETTA “ULTIMATUM” SULLA TREGUA. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà in Turchia giovedì anche se la Russia non accetterà di iniziare un cessate il fuoco. Zelensky ha avuto anche un primo colloquio con Papa Leone XIV invitandolo a “una visita apostolica in Ucraina che porterebbe speranza reale a tutti i credenti”. L’iniziativa del leader ucraino è accolta positivamente dall’Unione europea, ed anche il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha invitato Russia e Ucraina a sedersi al tavolo negoziale “il prima possibile”. Il presidente americano Trump è interessato all’incontro: ha fatto sapere che “sta pensando di andare” e si aspetta di trovare sia Zelensky che Putin. Dal Cremlino il portavoce Peskov ribadisce: “Negoziati diretti fra Russia e Ucraina sono necessari per trovare un modo per arrivare a una tregua”, ma Mosca ha respinto il cessate il fuoco duraturo prima dell’avvio di trattative, ritenendolo un “ultimatum”. Sul Fatto di domani leggerete altre notizie sul possibile percorso verso la tregua e il parere di esperti.


L’EUROPA E IL RIARMO, ANNUNCIATA LA TASK FORCE UE-UCRAINA. KUBILIUS: “L’INDUSTRIA DI KIEV È IN GRADO DI PRODURRE PRODOTTI UNICI E A COSTI PIÙ BASSI”. La notizia è stata data dal commissario alla Difesa, Andrius Kubilius, allo Eu-Ukraine Defence Industry Forum: “Gli esperti ucraini ed europei si riuniranno per la prima volta, per assistere l’integrazione delle nostre industrie della difesa, per facilitare lo sviluppo di progetti comuni o processi di appalto congiunti”. Secondo Kubilius “l’industria ucraina è veloce. È moderna. È in grado di realizzare prodotti unici. Ecco perché anche l’Ue trarrà enormi vantaggi dall’integrazione. In primo luogo grazie ai costi di produzione più bassi. L’Ucraina produce armi moderne eccellenti. Rapidamente, a metà del prezzo che costano qui”. Sul giornale di domani leggerete altri particolari su questo tema e sui numeri dedicati agli investimenti per la difesa e al piano ReArm emersi dai dossier europei.


DAZI, DIALOGO TRA STATI UNITI E CINA: WASHINGTON RIBASSA LE TARIFFE DA 145 AL 30%, IL DRAGONE LE DIMINUISCE AL 10%. TRUMP CRITICA L’UNIONE: “SUL COMMERCIO È PIÙ CATTIVA DELLA CINA”. Si apre uno spiraglio nella guerra delle tariffe tra Washington e Pechino con una tregua di tre mesi, dopo l’offensiva lanciata dal presidente Trump nelle prime settimane del suo mandato. Il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer ha dichiarato che Washington ha accettato di ridurre del 115% i dazi del 145% sui prodotti cinesi, portandoli al 30%, mentre la Cina ha accettato di abbassare del 10% i dazi sui prodotti americani. Greer e il segretario al Tesoro, Scott Bessent, hanno annunciato la riduzione dei dazi durante una conferenza stampa a Ginevra. Positivo il commento del Dragone: “Un passo importante verso la soluzione delle divergenze”. Per la Casa Bianca questo risultato è “una vittoria per gli Stati Uniti e dimostra l’incomparabile competenza del presidente Trump”. Il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, a Bruxelles ha toccato il tema dei dazi tra Stati Uniti e Europa: “Qualsiasi misura, qualsiasi negoziato che possa attenuare l’attuale incertezza sul commercio in futuro non può che essere accolta con favore. Ma siamo ancora molto chiari nel sostenere la causa dell’azzeramento dei dazi”. Sul Fatto di domani troverete le ultime notizie, come l’annuncio del presidente Trump sui farmaci: “L’Europa dovrà pagare un po’ di più, il resto del mondo dovrà pagare un po’ di più e gli Stati Uniti pagheranno di meno”. E sul commercio il presidente dice: “L’Ue è più cattiva della Cina”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Gaza, Hamas libera un soldato israeliano con passaporto americano. Hamas ha consegnato agli operatori della Croce Rossa Idan Alexander, 21 anni, l’ostaggio con cittadinanza americana e israeliana. La consegna è avvenuta a nord della città di Khan Yunis. Si tratta del primo soldato dell’Idf, maschio e in vita, rapito il 7 ottobre 2023, ad essere liberato. Nel frattempo, il premier israeliano Netanyahu ha deciso di inviare una delegazione a Doha, in Qatar, per la ripresa dei colloqui con Hamas al fine di trovare una soluzione al conflitto.

Monreale, terzo arresto per la sparatoria in cui persero la vita tre ragazzi. Mattias Conti, 19 anni, deve rispondere di concorso in strage con Salvo Calvaruso e Samuel Acquisto. Secondo i carabinieri, Conti è un componente del gruppo che aprì il fuoco in piazza a Monreale, causando la morte di tre ventenni; diverse le testimonianze di persone che erano in piazza quella sera e che hanno permesso di identificare Conti.

Padova, sessantenne arrestato per violenza nei confronti di una minorenne. La Squadra Mobile di Padova ha arrestato, nei giorni scorsi, un 60enne per violenza sessuale nei confronti di una minorenne. Durante la perquisizione sia in casa che sul posto di lavoro dell’indagato, tra Padova e Bolzano, i poliziotti hanno sequestrato materiale pedopornografico in quantità ingente.

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