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il Fatto Quotidiano
2 Maggio 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

MELONI: “UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO IN PIÙ DALLA NASCITA DEL MIO GOVERNO”. VERONESE (UIL): “L’ITALIA HA IL PRIMATO EUROPEO DELLA DISOCCUPAZIONE FEMMINILE”. IL FACT CHECKING DEL FATTO. Un milione di posti di lavoro da quando si è insediato il governo meloni: la premier lo ha detto ieri (in un post su X) e ribadito oggi (in un’intervista al direttore dell’agenzia AdnKronos). Non solo, ci sarebbe pure “un record per l’occupazione femminile”, ha aggiunto la leader FdI. Le opposizioni e i sindacati si sono scatenati per smentire la propaganda della premier, anche il giorno dopo la festa dei lavoratori. Istat ha diffuso alcuni dati sull’occupazione: a marzo, rispetto ad un anno fa, è cresciuta di 450mila unità: sono aumentati i dipendenti a tempo indeterminato (+673mila) e gli autonomi (+47mila), a fronte del calo dei dipendenti a termine (-269mila). Rispetto al mese scorso invece c’è una lieve flessione dello 0,1% – pari a -16mila unità – con il tasso di disoccupazione che sale al 6,0%. Il calo riguarda le donne e le persone con meno di 35 anni di età, con il tasso di disoccupazione giovanile che sale al 19,0%, +1,6 punti. Sul lavoro femminile è insorta la segretaria confederale della Uil Ivana Veronese: “Abbiamo il tasso di occupazione femminile più basso d’Europa, tante donne inattive e scoraggiate. Donne costrette a lasciare il lavoro dopo la nascita del figlio per mancanza di asili nido, perché lavorano part-time e quel reddito non basta per pagare rette o babysitter”, ha dichiarato la sindacalista. Sul Fatto di domani troverete un fact checking per verificare la correttezza dei numeri diffusi da Meloni. Torneremo sulla sua intervista all’AdnKronos, durante la quale la premier ha alluso alla sua ricandidatura dopo la fine del mandato: “Voglio realizzare per intero il programma del centrodestra e potermi ripresentare agli elettori dicendo la cosa più banale su cui i politici andrebbero giudicati: ve lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto”.


CONCLAVE, IL CARDINALE PIZZABALLA: “IL CLIMA È BUONO”. LE FAZIONI SONO AL LAVORO PER PREVALERE CON IL PROPRIO CANDIDATO. SMENTITO IL MALORE DI PAROLIN. Al termine dell’ottava congregazione dei cardinali per l’elezione del nuovo Papa, Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme indica un clima di lavoro “sempre buono”. Di certo, le fazioni che si sono formate si stanno impegnando per far emergere il proprio candidato. Queste le previsioni del cardinale Chavez. Uno dei favoriti è Parolin, che come ha raccontato sul Fatto Francesco Grana, ha già un nutrito pacchetto di voti: l’ufficio stampa della Santa sede ha smentito che il cardinale abbia avuto un malore durante le recenti riunioni. A Roma mancano quattro elettori, che non sono ancora arrivati nella Capitale. Il numero dei votanti resta 133, in quanto le assenze confermate in via ufficiale restano quelle dei due cardinali con problemi di salute: lo spagnolo Antonio Canizares Llovera e John Njue del Kenya. Il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha confermato che “le congregazioni dei cardinali riprendono domani mattina, sabato 3 ottobre. Non ci sarà riunione domenica, mentre i cardinali si rivedranno lunedì e martedì, se necessario anche al pomeriggio”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sull’elezione del nuovo Papa – sulla Sistina è stato montato il comignolo che annuncerà la fumata bianca – e sugli schieramenti che si vanno formando nel conclave.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, DOPO L’ACCORDO SULLE TERRE RARE, TRUMP SBLOCCA AIUTI MILITARI PER KIEV DA 50 MILIONI. MA IL SUO VICE VANCE AMMETTE: “IL CONFLITTO NON FINIRÀ TANTO PRESTO”. Il Parlamento ucraino prevede di ratificare l’accordo sulle terre rare, firmato da Kiev e Washington, l’8 maggio. Grazie a questa novità, per la prima volta da quando è in carica, il presidente Trump ha dato il via libera a vendite commerciali dirette di prodotti per la difesa, per un valore di 50 milioni di dollari. Il punto sul conflitto lo hanno fatto i suoi principali collaboratori, intervistati da Fox News. Il vice presidente Vance si è detto convinto che la guerra “non finirà tanto presto”. Che Russia e Ucraina siano ancora distanti dal firmare un accordo lo ha confermato pure il segretario di Stato Marco Rubio, che nel frattempo assume ad interim anche l’incarico di responsabile per la sicurezza nazionale, dopo che Waltz è stato mandato all’Onu per via dello scandalo sui piani militari segreti inviati anche ai media. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sulla guerra tra Russia e Ucraina e sulle manovre del presidente Trump, che ha deciso di alzare il budget della difesa Usa a mille miliardi.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Parma, accoltella la moglie e fugge in auto ma perde la vita in un incidente. Il delitto è avvenuto a San Secondo. Secondo una prima ricostruzione, l’assassino ha colpito la moglie con un coltello, e nel tentativo di far perdere le tracce, si è schiantato sulla strada provinciale contro un furgone che arrivava in direzione opposta, provocando due feriti. La donna è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Parma. A dare l’allarme sono stati i due figli piccoli (6 e 8 anni) della coppia, che hanno chiamato una vicina di casa; gli altri due figli adolescenti si trovavano a scuola.

Milano, la Procura chiude le indagini sulla Biblioteca europea: gli architetti Boeri e Zucchi verso il processo. I magistrati hanno chiuso le indagini sul concorso per la realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura, che dovrebbe sorgere entro il 2026: nell’inchiesta sono coinvolte sei persone, tra cui gli architetti di fama internazionale Stefano Boeri e Cino Zucchi. I due docenti erano nella commissione aggiudicatrice che ha proclamato vincitrice una cordata di cui facevano parte alcuni loro allievi, o partner professionali. La vicenda riguarda un conflitto di interessi e i reati contestati sono turbativa d’asta e, solo per Boeri e Zucchi, anche false dichiarazioni.

Irlanda, multa a TikTok di 530 milioni di euro: i dati degli utenti europei inviati in Cina. La Commissione irlandese per la protezione dei dati (Dpc) ha confermato una multa di 530 milioni di euro a TikTok, accusata di aver inviato illegalmente i dati degli utenti europei in Cina. Si tratta della terza sanzione più alta di sempre, dopo quelle comminate ad Amazon (746 milioni) e Meta-Facebook (1,2 miliardi).

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