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GUERRA RUSSIA-UCRAINA E RIARMO UE: LA CORTE DEI CONTI SEGNALA I “RISCHI” PER L’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE PROPOSTO DA FITTO. DOMANI CI SARÀ IL VOTO AL PARLAMENTO DELL’UNIONE. A MOSCA PER LA PARATA CI SARANNO ANCHE TRUPPE CINESI. La Corte dei conti europea interviene, manifestando i suoi timori, sul piano per fortificare il settore della difesa con le modifiche proposte dalla Commissione per utilizzare i fondi di coesione 2021-2027; modifiche che lascerebbero la possibilità ai vari Paesi di scegliere se riassegnare quelle risorse al settore bellico. “La Corte dei conti riconosce l’urgente necessità di rispondere al rapido mutamento del contesto di sicurezza. Tuttavia, segnala alcuni rischi e aspetti poco chiari della proposta che ne influenzeranno le modalità di applicazione”, Tra le preoccupazioni sollevate dalla Corte vi è “il modo in cui gli obblighi di trasparenza e il principio del ‘non arrecare danno significativo’ – garantire che le iniziative siano in linea con gli obiettivi climatici e ambientali – possano applicarsi agli investimenti nella difesa”. Sul campo, il conflitto non si ferma. Kiev ha lanciato un raid di droni tanto da costringere alla chiusura diversi aeroporti nella regione di Mosca. Qualche ora prima, gli ucraini avevano lamentato quattro morti e sette feriti per le bombe russe: tre vittime nella regione di Sumy e una ad Odessa. Il Cremlino avvisa: se Kiev continuerà ad attaccare nei giorni del cessate il fuoco unilaterale (8-10 maggio) proclamato da Putin in coincidenza con l’80esimo anniversario della vittoria sul nazismo nella Seconda guerra mondiale, Mosca risponderà. A proposito della parata, sfileranno anche truppe cinesi, come segno del buon rapporto tra Russia e Cina. Sul Fatto di domani troverete maggiori notizie sia sulle dinamiche europee – il Parlamento Ue domani in seduta plenaria, voterà la procedura d’urgenza sull’utilizzo dei fondi di coesione – che sui movimenti al fronte: tra le poche notizie positive, lo scambio di 205 prigionieri per parte.

MEDIO ORIENTE, ISRAELE PUNTA SU TRUMP E IL SUO VIAGGIO IN QATAR PER CONVINCERE HAMAS AD ACCETTARE UN ACCORDO. INTANTO IL MINISTRO SMOTRICH (ULTRADESTRA) ESULTA: “CONQUISTEREMO GAZA”. Il giorno dopo l’annuncio del premier Netanyahu sull’espansione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, il ministro Smotrich (ultradestra) fa una previsione: “Penso che tra qualche mese potremo dichiarare chiaramente: abbiamo vinto”. E sui social scrive: “Per la prima volta si parla senza imbarazzo di conquista di Gaza”. La reazione al piano di Netanyahu di Francia, Cina e Regno Unito è negativa: “Inaccettabile”, dicono all’unisono i leader. In realtà, secondo gli analisti di Ynet, c’è ancora spazio per le trattative, e lo Stato ebraico spera negli incontri del presidente americano Donald Trump durante il suo viaggio imminente in Qatar: il capo della Casa Bianca potrebbe fare pressione sui vertici di Doha per convincere Muhammad Sinwar, leader di Hamas, ad accettare un accordo che preveda il rilascio degli ostaggi e lo scioglimento del gruppo islamista. Sul giornale di domani potrete leggere i pareri degli esperti e le testimonianze degli operatori umanitari che sono sul campo a Gaza. Inoltre, troverete gli aggiornamenti sugli altri fronti, dalla Cisgiordania allo Yemen, dove l’aviazione israeliana ha condotto raid sulle postazioni degli Houthi e sull’aeroporto della capitale Sana’a.

CONCLAVE, IL GIORNO DELLA VIGILIA: PIETRO PAROLIN È IN CIMA ALLA LISTA DEI PAPABILI SECONDO YOUTREND. LA PRIMA FUMATA SARÀ DOMANI INTORNO ALLA 19. Domani inizia il conclave per scegliere il successore di Papa Francesco, preceduto da un appello dei cardinali per la pace in Ucraina e Medio Oriente. Oggi, riuniti nel pre conclave, i porporati hanno lanciato un monito “a tutte le parti coinvolte affinché si giunga quanto prima ad un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata”. Intanto, il borsino degli addetti ai lavori vede Pietro Parolin in cima alla lista dei papabili al soglio di San Pietro: per essere eletti servono 89 voti, i due terzi dell’assemblea. L’istituto demoscopico Youtrend ha interpellato 12 giornalisti esperti di Chiesa e Santa Sede. In vetta alla classifica c’è il segretario di Stato con il 38% di probabilità. Seguono l’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana Matteo Zuppi (15%), il patriarca di Gerusalemme dei Latini Pierbattista Pizzaballa (14%) e il filippino Luis Antonio Tagle, Pro-prefetto della sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari (13%). Il nuovo Papa sarà il 267esimo nelle storia della Chiesa. Oggi si è svolta l’ultima Congregazione dei cardinali, la 12esima. Domani alle 16.15, nella Cappella Paolina partirà la processione presieduta dal cardinale Pietro Parolin, il più anziano di nomina, che presiederà il conclave. Il voto cardinalizio è segreto, una stufa brucia le schede dopo ogni scrutinio. Per conoscere il verdetto gli occhi del mondo saranno puntati sul comignolo della Cappella Sistina. La prima fumata di domani è prevista in serata, intorno alle 19. Se il Papa non sarà eletto, nei giorni successivi ci saranno due fumate al giorno: una a metà mattina (verso le 12) e una nel tardo pomeriggio (indicativamente le 17.30).
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Germania, Merz eletto cancelliere alla seconda votazione. Friedrich Merz ha ottenuto 325 voti favorevoli al Bundestag: per raggiungere la maggioranza e diventare cancelliere ne servivano 316. Il leader dell’Unione Cristiano-Democratica nella prima votazione era stato “impallinato” da 18 franchi tiratori, tanto da far intervenire l’AfD, il partito di estrema destra, con la richiesta di nuove votazioni. Ma oggi pomeriggio Merz ha ottenuto i voti per vestire la carica.
Milano, altri due morti bianche: un operaio di 24 anni e un pensionato di 60. Dopo i tre morti di ieri, altri due sono stati registrati oggi in Lombardia. In un cantiere di Lambrate ha perso la vita un operaio di 24 anni. Secondo le prime ricostruzioni, l’edile sarebbe precipitato da un ponteggio durante interventi di ristrutturazione. Il secondo incidente è avvenuto in un deposito Dhl di Carpiano; la vittima, 60 anni e già in pensione, si occupava dello scarico della merce: è stata investita da una motrice.
Veneto, l’Asl nega il suicidio assistito ad una donna di 76 anni. Affetta da una patologia neurodegenerativa, dopo 5 mesi ha ricevuto il rifiuto al suicidio medicalmente assistito, “nonostante rientri nei requisiti previsti dalla Corte Costituzionale”: lo denuncia l’Associazione Luca Coscioni. Il 6 settembre 2024 la donna aveva chiesto all’Asl la verifica dei requisiti – espressi dalla sentenza “Cappato-Dj Fabo” – per accedere alle procedure destinate a condurla alla morte. Dopo una diffida legale, l’azienda sanitaria ha fornito la risposta negativa. Malgrado – commenta l’avvocata Filomena Gallo – la donna “dipenda totalmente dai propri caregiver per lo svolgimento di ogni sua funzione: senza la loro assistenza non potrebbe prendere i medicinali, alimentarsi e bere dell’acqua, ma sarebbe abbandonata a sé stessa e morirebbe tra atroci sofferenze”.
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