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il Fatto Quotidiano
27 Giugno 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

LA POLITICA DEL RIARMO E LA LISTA DELLA SPESA PER L’ITALIA: TANK, DRONI, BLINDATI. DOMANI A ROMA E IN SICILIA INIZIATIVE PER LA PACE. Droni d’attacco e difesa. Carri armati, circa 300, e poi dotazioni per le truppe – almeno 1.000 mezzi per il trasporto – e incremento di quest’ultime. La lista della spesa per l’Italia è lunga. In questo scenario, emergono i patti industriali delle grandi aziende. Leonardo con la tedesca Rheinmetall (che in Germania resta una delle fabbriche più attive, non senza ombre), oppure il nuovo consorzio con l’azienda turca specializzata in droni, la Baykar (uno degli esponenti di primo piano è Ozdemir Bayraktar, genero del presidente Erdogan). Dopo il via libera alle spese destinate a giungere al 5% del Pil concordato al summit della Nato, e a cui l’Italia ha aderito, il tema delle spese belliche resta quanto mai attuale. Sul Fatto di domani potrete approfondire questo tema: quale sarà il costo sociale di questa politica? Sul Fatto di oggi l’intervista a Carlo Cottarelli ha già messo le cose in chiaro: serviranno 350 miliardi e più tasse. Vedremo anche come le associazioni che dicono stop al riarmo si stanno organizzando. Domani diverse iniziative sono in programma, da Roma, dove si terrà una manifestazione dal titolo “Non in mio nome”, al raduno in Sicilia dinanzi alla base di Sigonella.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, PUTIN LODA TRUMP: “UOMO CORAGGIOSO, CERCA SOLUZIONE AL CONFLITTO”. E AGGIUNGE: “NOI UNA MINACCIA PER LA NATO? SCIOCCHEZZE”. L’UE CONFERMA IL 18° PACCHETTO DI SANZIONI, EMBARGO AL PETROLIO DI MOSCA RAFFINATO IN ALTRI PAESI. CONTRARIA SOLO LA SLOVACCHIA. Gli ambasciatori Ue hanno confermato ieri notte il 18° pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia; solo la Slovacchia si è detta contraria, spiegando che la sua posizione resterà tale in attesa di rassicurazioni sulla sua sicurezza energetica. Il diciottesimo pacchetto di sanzioni, come ha confermato il presidente francese Macron “conterrà un embargo all’importazione di greggio russo raffinato in Paesi terzi, che è un segnale forte”. Capitolo trattative: il presidente russo Putin dichiara che i memorandum di Mosca e Kiev sono “ai poli opposti” ma c’è spazio per organizzare un terzo incontro a Istanbul. Putin ha colto l’occasione per rinsaldare il rapporto di fiducia con il presidente americano Trump definendolo: “Uomo coraggioso che cerca seriamente la soluzione del conflitto”. Inoltre, il capo del Cremlino ha definito come “sciocchezza” che la Russia sia una minaccia per la Nato. La guerra sul terreno prosegue: Kiev denuncia che ci sono stati cinque morti e 23 feriti, quattro dei quali in gravi condizioni, in seguito ad un attacco missilistico russo su Samar, nella regione di Dnipropetrovsk. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità sulla guerra nell’Est, e sulle dimissioni del viceministro Chernyshov che era finito nel mirino dell’anticorruzione.


MEDIO ORIENTE: TRUMP OFFRE 30 MILIARDI ALL’IRAN PER IL NUCLEARE CIVILE. GAZA, TUTTI CONTRO TUTTI: IDF SPARA SU HAMAS CHE ATTACCA I DISSIDENTI. L’amministrazione Trump vuole spingere l’Iran a riaprire il dialogo sul nucleare civile. Per questo ha discusso la possibilità di aiutare il regime sciita con 30 miliardi di dollari, al fine di sviluppare un programma per la produzione di energia, allentando le sanzioni e sbloccando i fondi soggetti a restrizioni. Si tratta di una esclusiva della Cnn, che ha sentito quattro fonti su questo argomento. Intanto, nella Striscia di Gaza la guerra non si ferma. Diversi media e social di Gaza hanno raccontato uno scontro tra l’unità Sahm di Hamas e membri armati della famiglia Barbakh; ad uno di loro Mohammed Abu Saaed, raggiunto da 12 colpi, è stata amputata una gamba. Mohammed aveva guidato le manifestazioni contro Hamas del mese scorso, ed era tra coloro che si occupavano della distribuzione degli aiuti. La Bbc ha registrato che in questo scontro si è inserito l’esercito israeliano, sparando con droni contro un’unità di polizia di Hamas che cercava di assumere il controllo del mercato di Deir al-Balah: i morti sono 18. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sulla crisi del Medio Oriente e su come il premier israeliano Netanyahu ha cercato un accordo per chiudere il processo che lo vede imputato di diversi reati, senza riuscirvi.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Taranto, il ministro Urso ai sindacati paventa la chiusura dell’Ilva. Cgil, Cisl e Uil non ci stanno. Se entro luglio non si arriverà all’accordo di programma e all’Autorizzazione integrata ambientale per l’ex Ilva, i 4.000 lavoratori perderanno la cassa integrazione e le acciaierie saranno chiuse, a causa della sentenza del Tribunale di Milano. Lo ha comunicato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, alla riunione in videoconferenza con i sindacati metalmeccanici. Per la Fiom le dichiarazioni del ministro sono “gravissime”. La sigla rincara la dose: “Non accetteremo soluzioni che prevedano la chiusura dell’azienda con ripercussioni pesanti sulle lavoratrici e i lavoratori e su tutta l’occupazione. Con le altre organizzazioni valuteremo le iniziative da intraprendere”.

Firenze, la figlia di Totò Riina e il marito indagati per estorsione. Estorsione aggravata dal metodo mafioso e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso: queste le accuse nei confronti di Maria Concetta Riina e Antonino Ciavarello, figlia e genero del defunto capo di Cosa Nostra, Salvatore Riina. Il tribunale del Riesame ha disposto la misura cautelare in carcere per la coppia. La procura di Firenze aveva chiesto l’arresto, che il giudice delle indagini preliminari aveva negato: da qui il ricorso al Riesame.

Mafia, operazione Cerbero contro i Cursoti: 21 ordinanze, ricostruiti la faida e le estorsioni del clan catanese. L’operazione è stata coordinata dalla Dda ed eseguita dai carabinieri: 21 persone, ritenute appartenenti al clan mafioso dei Cursoti Milanesi – così chiamati per la loro espansione in Lombardia tra gli anni ’70 e ’80 – sono state accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da sparo in concorso, aggravati del metodo mafioso. Arresti e perquisizioni in Piemonte, Calabria, Puglia e Campania. L’inchiesta ha ricostruita una faida interna tra due gruppi che si contendevano la leadership, e l’estorsione al titolare di una discoteca di Catania.

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