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ISRAELE UCCIDE UNO SCIENZIATO IRANIANO DEL PROGRAMMA NUCLEARE, IL REGIME BOMBARDA LO STATO EBRAICO E SUL FRONTE INTERNO ARRESTA 206 PERSONE TRA CUI UN EUROPEO: “È UNA SPIA”. GINEVRA, TEHERAN PRONTA A TRATTARE MA RIFIUTA LA SOLUZIONE “ZERO ARRICCHIMENTO”. Scambi di bombe e prove di dialogo. La guerra Israele-Iran oggi ha visto due fasi: quella militare, con lo Stato ebraico che ha continuato a colpire il regime uccidendo nella capitale uno scienziato impegnato nel settore nucleare, e gli sciiti che hanno preso di mira Tel Aviv, Gerusalemme, Haifa: in questa città si sono registrati 20 feriti, di cui due gravi. Qui le notizie in tempo reale. Il premier israeliano Netanyahu ribadisce: “Fermeremo il nucleare dell’Iran con o senza Trump”, facendo riferimento alla decisione del capo della Casa Bianca di attendere ancora due settimane per decidere se entrare in gioco bombardando i siti di arricchimento nucleare degli ayatollah. Sul fronte interno, il regime sciita ha arrestato 206 persone, tra cui un cittadino europeo, definendolo una “spia”. Sul piano diplomatico, prima che iniziasse a Ginevra il confronto tra la delegazione iraniana e quelle di Francia, Germania e Regno Unito, Teheran ha fatto sapere alla Reuters che è pronta a negoziare “limitazioni” ai suoi programmi nucleari “a uso civile”, ma respinge ogni proposta “di arricchimento zero”. Il presidente francese Macron ha chiesto ad Israele di non prendere di mira strutture civili e di dare spazio al negoziato. Sul Fatto di domani troverete le ultime notizie sul conflitto in Medio Oriente, altri approfondimenti sul regime iraniano ed alcune interviste.

ROMA, DOMANI LA MANIFESTAZIONE CONTRO IL PIANO DI RIARMO IN EUROPA: “BASTA ALLE POLITICHE BELLICISTE”. Si chiama #StopRearmEU ed è in programma domani nella Capitale, con un corteo che partirà alle 14 da Porta San Paolo per dirigersi al Colosseo. Lo slogan recita: “Contro guerra, riarmo, genocidio e autoritarismo”. I promotori sono Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia: “Vogliamo costruire una società fondata sul ripudio della guerra, sulla pace, giustizia sociale e ambientale, e non sulle politiche bellicistiche che portano lutti e devastazione”. La data non è casuale: anticipa di poco il vertice della Nato a l’Aja. Nei giorni scorsi, il segretario generale dell’Alleanza, Rutte, ha confermato che l’obiettivo di spesa è il 2% nel 2025, per giungere fino al 5% tra dieci anni. L’adesione al corteo è arrivata dal Movimento 5 Stelle e da Avs, il Pd è frazionato: la segretaria Schlein non ci sarà, ufficialmente per un impegno precedente in agenda. La sua mancata presenza non ha evitato polemiche dentro i dem, con l’ala che sostiene l’impegno europeo. Per l’eurodeputata Picierno, quella di Roma è una “iniziativa strampalata”. Il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, nei giorni scorsi ha scritto una lettera aperta ai progressisti europei, per sviluppare una diversa “idea di Europa”. Sul giornale di domani potrete trovare tutti i particolari sulla manifestazione e sul programma della giornata: secondo gli organizzatori, sono già 480 le adesioni arrivate da sigle sociali, sindacali e politiche.

PROTESTA NAZIONALE DEI METALMECCANICI, A BOLOGNA IN 10.000 BLOCCANO LA TANGENZIALE. LA QUESTURA: “SARANNO DENUNCIATI”. Lo sciopero di 8 ore, a livello nazionale, è stato indetto da Cgil, Fim-Cisl e Uilm. Nel capoluogo emiliano, secondo la questura, il corteo non ha seguito il percorso cittadino concordato ma è entrato in tangenziale dall’ingresso 7, in direzione San Lazzaro di Savena. Una decisione che, ha detto la polizia, porterà alla denuncia penale di chi ha partecipato all’iniziativa, secondo la normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali. La protesta ha sottolineato il disagio degli operai: il contratto collettivo nazionale è scaduto da un anno e le trattative sono ferme. A Napoli, dove si sono registrate 5.000 presenze, il segretario generale della Cgil, Nicola Ricci, ha evidenziato: “La rigidità di Federmeccanica è legata solo agli atteggiamenti del governo, che ondeggia tra un’idea incomprensibile di industria e di manifattura per le quali non si investe e non si rilancia. e quella di un lavoro che diventa sempre più precario”. Sul Fatto di domani potrete leggere i dettagli della giornata e le prese di posizione di governo, opposizione e sindacati.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Guerra Russia-Ucraina, Putin: “Non vogliamo capitolazione Kiev, siamo un unico popolo: tutto il Paese è nostro. Potremo conquistare Sumy”. Il presidente russo Vladimir Putin, durante la sessione plenaria del Forum economico internazionale di San Pietroburgo, ha detto rispondendo alla domanda fino a dove si spingeranno le truppe di Mosca in Ucraina: “I russi e gli ucraini sono un unico popolo, e in questo senso tutta l’Ucraina è nostra”. Putin ha poi ripetuto: “”Non chiediamo la capitolazione dell’Ucraina. Insistiamo sul riconoscimento delle realtà che si sono sviluppate sul campo” riferendosi alla conquista militare di quattro regioni ed ipotizzando di prendere la città di Sumy.
Gran Bretagna, la Camera dei Comuni approva il disegno di legge sul suicidio assistito. Circa 314 parlamentari hanno votato a favore, 291 si sono detti contrari. La proposta di legge passerà all’esame della Camera dei Lord, che potrà emendare o ritardare l’approvazione del disegno di legge, ma non potrà bocciarlo. La norma consentirà ai maggiorenni di 18 anni, malati terminali in Inghilterra e Galles, di scegliere di porre fine alla propria vita assumendo autonomamente farmaci letali.
Tivoli, il compagno le infligge pugni per i “like” ricevuti ad un post sui social: arrestato dalla polizia. La Procura di Tivoli ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. A rintracciare l’uomo, 39 anni, è stata la polizia. Il soggetto è accusato di lesioni personali aggravate e atti persecutori, tentato omicidio/femminicidio, violenza privata e violazione di domicilio. La violenza risale al 13 giugno 2025: la donna era andata in ospedale per i dolori alla testa: dopo le prime reticenze, ha raccontato che il compagno era entrato in casa, e le aveva inferto un pugno per ogni “like” ricevuto dopo aver pubblicato sui social una foto con alcuni amici.
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