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“GUERRA IN UCRAINA, L’UE SI VUOLE RIARMARE E MOSCA PROMETTE “CONTROMISURE ADEGUATE”. TRUMP: “CREDO A PUTIN, PIÙ DIFFICILE TRATTARE CON KIEV”. BLOOMBERG: “IL CREMLINO PRONTO AD UNA TREGUA, MA A CERTE CONDIZIONI”. Il presidente Zelenzky ha rinnovato la richiesta di una tregua: “L’Ucraina è pronta a perseguire la strada della pace, ed è l’Ucraina che si batte per la pace fin dal primo secondo di questa guerra. Il compito è costringere la Russia a fermare la guerra”. Mosca preme, e all’ennesima ondata di missili e droni Kiev ha risposto utilizzando i Mirage francesi. Sul tema della tregua, secondo l’agenzia Bloomberg il presidente russo Vladimir Putin è disposto a discutere una tessate-il-fuoco temporaneo, a condizione che si facciano progressi verso un accordo di pace definitivo e che il Cremlino possa determinare i parametri di un’eventuale missione di peacekeeping, compreso l’accordo su quali Paesi vi prenderanno parte. In Francia, il ministro delle Forze armate, Sébastien Lecornu, riceverà mercoledì prossimo a Parigi gli omologhi di Germania, Italia, Polonia e Regno Unito per “coordinare la propria azione e il sostegno a Kiev”. Nella capitale francese si tratterà anche il tema delle spese militari, tracciato ieri a Bruxelles dal piano Rearm Europe indicato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per una spesa di 800 miliardi di euro. Secondo Mosca, questa operazione “sta avvenendo principalmente contro la Russia” e dunque prospetta “contromisure appropriate”. Negli Stati Uniti, il presidente Trump conferma la sua linea pro Cremlino, a dispetto dell’alleato di Kiev: “Credo a Putin. Trovo più difficile trattare con l’Ucraina che con la Russia, e l’Ucraina non ha le carte”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto nell’Est, sui piani europei e su come il governo di Giorgia Meloni intende rapportarsi a questa strategia, rispetto anche alle indicazioni del presidente Mattarella.

8 MARZO, L’ITALIA SI CONFERMA UN PAESE PER UOMINI. Nel giorno in cui il governo porta in Consiglio dei Ministri un disegno di legge per l’introduzione del delitto di femminicidio come aggravante punibile con l’ergastolo (che prevederebbe un aumento delle comunicazioni alle parti offese e il rafforzamento degli elementi di carattere repressivo), emergono dati sconfortanti sulla condizione femminile nel nostro Paese. A differenza di quanto sbandierato dall’esecutivo al momento del suo insediamento, sul fronte lavorativo – come vedremo sul giornale di domani – il gender gap è peggiorato: sono stati soprattutto gli uomini a beneficiare, negli ultimi anni, della crescita dell’occupazione. Così come sono preoccupanti i numeri che riguardano le molestie sui luoghi di lavoro: un rapporto della Fp Cgil evidenzia soprattutto che le donne non denunciano per paura di ritorsioni e che gli strumenti a disposizione per la prevenzione sono poco conosciuti e poco applicati. Non solo, anche da un punto di vista finanziario la situazione è pessima: alle donne va solo il 20% del credito bancario, 68 miliardi in meno rispetto agli uomini. A quantificarlo è stato il sindacato bancario Fabi, secondo cui pesano fattori come il minor tasso di occupazione, la concentrazione nelle attività con retribuzioni più basse, i minori patrimoni da presentare come garanzie. C’è poco da celebrare, l’8 marzo, men che meno con provvedimenti spot. Del “testo unico sulla violenza di genere” annunciato lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ancora non c’è traccia. Sul Fatto di domani troverete un approfondimento anche sui temi del ddl, che prevede un aumento del 50% delle condanne per maltrattamenti verso familiari o conviventi, al momento puniti con pene che variano dai tre ai sette anni di reclusione.

URBANISTICA, IL “SISTEMA” MILANO: SI DIMETTE L’ASSESSORE ALLA CASA, BARDELLI. LA PROCURA INDAGA SULLA TRASFORMAZIONE DEL CENTRO STORICO. L’assessore del Comune di Milano con delega alla Casa, Guido Bardelli, stamani ha rassegnato le dimissioni e lunedì prossimo spiegherà in Consiglio comunale i motivi della sua decisione. Bardelli non è indagato, ma è coinvolto nell’inchiesta sul Salva-Milano perchè intercettato durante colloqui con Giovanni Oggioni, l’ex direttore dello Sportello unico edilizia ed ex vicepresidente della Commissione paesaggio, finito ai domiciliari per corruzione, frode processuale e falso. I due nel 2023, prima ancora che Bardelli divenisse assessore, si scambiavano pareri sull’operato della Procura che aveva avviato l’inchiesta sull’urbanistica. A proposito di Oggioni, tramite il suo avvocato Giovanni Brambilla Pisoni, si è dichiarato “estraneo a certo discorsi così come configurati”. Secondo il legale, Oggioni “non sta per niente bene, è molto depresso, non è nelle migliori condizioni, in questo momento, per far fronte a questa situazione”. La Procura di Milano intanto prosegue il suo lavoro puntando l’attenzione su alcune zone del centro storico – tra via Anfiteatro, in zona Brera, e via Zecca Vecchia – con palazzi di pregio che prima appartenevano all’amministrazione comunale. Aree poi cedute ai privati e, infine, messe all’asta per nuovi interventi immobiliari; uno degli edifici è diventato un “albergo con 199 camere”, con aumento delle volumetrie in violazione delle normative, senza piani attuativi e con atti “falsi” grazie all’avallo – ritiene la Procura – della Commissione paesaggio. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità sull’inchiesta che fa tremare i palazzi degli enti locali lombardi.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Migranti, la Cassazione condanna il governo a risarcire i “sequestrati” della nave Diciotti. La Cassazione ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di migranti a cui, dal 16 al 25 agosto 2018, fu impedito di sbarcare dalla nave Diciotti della Guardia Costiera, che li aveva soccorsi in mare. La disposizione fu data dall’allora ministro dell’Interno, Salvini. Il governo dovrà risarcire i danni non patrimoniali determinati nei profughi dalla privazione della libertà. La premier Meloni commenta così: “La Cassazione afferma un principio risarcitorio opinabile. Abbiamo pochi soldi, è frustrante spenderne per i migranti illegali”. I giudici della Suprema corte non ci stanno ad essere ricoperti di insulti e reagiscono.
Vaticano, la salute del Papa: Francesco usa ancora l’ossigeno, la prognosi resta riservata. Papa Francesco continua ad alternare l’ossigeno ad alti flussi di giorno, e la maschera con l’ossigeno la notte per riposare meglio. Secondo i medici che hanno in cura il Pontefice, la situazione si mantiene “stabile in un quadro complesso per cui la prognosi rimane riservata”. Papa Francesco si è permesso anche venti minuti di lavoro e una preghiera nella cappella dell’ospedale.
Milano, pullman con scolaresca tampona un Tir: quattro feriti. Un gruppo di alunni della scuola primaria Fiorana di Ivrea (Torino) e gli insegnanti che li accompagnavano sono rimasti coinvolti in un incidente all’altezza di Cormano, nel Milanese, lungo l’autostrada A4. Su 44 bambini della terza elementare, due sono rimasti feriti, assieme a due insegnanti e l’autista del pullman. Due alunne sono state ricoverate all’ospedale San Raffaele di Milano in codice giallo. Il più grave è proprio l’autista, che è stato ricoverato al Niguarda.
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