Per visualizzare nel browser clicca qui
il Fatto Quotidiano
7 Febbraio 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

LO SPYWARE GRAPHITE DELLA PARAGON USATO PER INTERCETTARE GIORNALISTI E ATTIVISTI: SALVINI EVOCA SCONTRO NEI SERVIZI SEGRETI. L’OPPOSIZIONE: “SE HA ELEMENTI LI RIFERISCA IN PARLAMENTO”. “Quando la Lega parla di ‘regolamenti di conti all’interno dei servizi di intelligence’ si riferisce a ciò che leggiamo da giorni sui giornali, non ad altro. In modo particolare stupisce trovare in edicola carte altamente riservate che dalla Procura sarebbero state inviate a giornalisti, peraltro citati a giudizio. Costoro, in base alla legge, non avrebbero dovuto riceverle, ma al massimo prenderne visione. Totale è la nostra fiducia invece negli attuali vertici dell’Intelligence, finalmente all’altezza del compito loro assegnato”. La Lega firma questa nota, a metà mattina, dopo che il suo leader Matteo Salvini poco prima, a proposito del caso Paragon, aveva detto così: “Non so se ci fosse questo software, non so da chi fosse usato, per quali motivi, sicuramente è fondamentale un momento di chiarezza in quelli che paiono regolamenti di conti all’interno dei servizi di intelligence che svolgono un ruolo fondamentale per la stabilità, la sicurezza e la democrazia del Paese”. Frasi che sono state sottolineate dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, ospite a La7: “Il Governo non può, come quando ha liberato il torturatore libico Almasri, mettere la testa sotto la sabbia; la ‘presidente del coniglio’ deve venire a spiegare. Se Salvini ha degli elementi li venga a riferire in Parlamento”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità sul caso dello spyware usato per intercettare giornalisti e attivisti, e lo scontro politico che ne consegue. Lunedì 10 febbraio al Parlamento europeo di Strasburgo, due delle presunte vittime – Francesco Cancellato (Fanpage), e Luca Casarini (Mediterranea Saving Humans) – terranno una conferenza stampa.


IL LIBRO SULLE CHAT DI FRATELLI D’ITALIA CON IL DISPREZZO PER MATTEO SALVINI: LUI PROVA A SMORZARE LA POLEMICA MA MASTICA AMARO: “FRASI VECCHIE, CERTO SE FOSSERO DETTE OGGI AVREBBERO UN PESO DIVERSO”. ESPONENTI DI FDI VALUTANO CAUSE CIVILI E RICORSO AL GARANTE DELLA PRIVACY. Alcune fonti indicano Matteo Salvini furioso dopo l’uscita del libro “Fratelli di chat” di Giacomo Salvini, con prefazione di Marco Travaglio, edito da Paper First. Il leader della Lega ne esce malissimo negli scambi tra i vertici di Fratelli d’Italia, che di volta in volta lo definiscono con epiteti sprezzanti (“poveretto”, “bimbom…”). Stamane, a margine della presentazione alla Camera della proposta di rottamazione delle cartelle esattoriali, Salvini ha provato a usare l’ironia: “È il gonfio che mi dà fastidio….Sto provando a perdere 20 grammi da tempo senza particolare successo e quindi su questo tocca un punto dolente”. Se le rivelazioni del libro possano mettere in crisi il governo, Salvini lo nega decisamente, ma fa trapelare anche un certo fastidio: “Personalmente ho le spalle larghe, quando si critica invece un movimento unico, straordinario come la Lega, sicuramente mi infastidisco, il giudizio sull’onore non lo lascio decidere a nessun altro, abbiamo qualche decennio di storia, abbiamo 501 sindaci, abbiamo i governatori più apprezzati d’Italia e fra i più apprezzati d’Europa, quindi lascio giudicare ai cittadini chi mantiene le promesse o meno”. Ed ancora: “Sicuramente questi sgradevoli epiteti risalenti ad anni fa quando Lega e Fratelli d’Italia non erano insieme hanno un peso, se fossero fatti domani avrebbe un peso evidentemente diverso”. Sul giornale di domani troverete altri particolari sulla vicenda. Diversi esponenti di FdI avrebbero intenzione di rivolgersi al Garante della privacy e valuterebbero la possibilità di cause civili per danni.


GAZA, DOMANI HAMAS LIBERERÀ ALTRI TRE OSTAGGI ISRAELIANI. SUL PROSEGUO DELLA TREGUA PESA LA STRATEGIA DI TRUMP DI TRASFORMARE LA STRISCIA IN UNA “RIVIERA”. NETANYAHU: “UNO STATO PALESTINESE? LO CREINO IN ARABIA SAUDITA”. Hamas ha fornito i nomi dei tre ostaggi che dovrebbe rilasciare domani in base all’accordo con Israele, e intanto si guarda già ai colloqui per la seconda parte del cessate-il-fuoco. Lo Stato ebraico invierà a Doha una delegazione con funzionari del Mossad e dello Shin Bet per fare il punto su come è andata la prima fase. Ma su questo dialogo pesa la recente proposta del presidente americano Trump di trasformare la Striscia di Gaza in una “riviera”, chiedendo a Egitto e Giordania di accogliere i palestinesi. I commenti fatti da Netanyahu a Washington durante l’incontro con il capo della Casa Bianca hanno aperto il dibattito su come potrebbe andare la seconda fase della tregua. Un funzionario israeliano ha chiarito che “se Hamas non accetta di lasciare il controllo di Gaza, Israele non si ritirerà dal corridoio Filadelfia”. Ci sono, dunque, molti aspetti da chiarire: indicativo che il capo della direzione dell’intelligence militare dell’Idf, il maggiore generale Shlomi Binder, abbia espresso perplessità sul piano di Trump, evidenziando che potrebbe innescare ulteriore violenza in Cisgiordania. Sul giornale di domani troverete altri approfondimenti sulla crisi in Medio Oriente, tra cui gli scontri armati tra Israele e Libano che proseguono nonostante gli accordi e l’intervista del premier Netanyahu a Channel 14: “I sauditi possono creare uno Stato palestinese, hanno molta terra laggiù”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Reggio Emilia, inchiesta per frode fiscale da 100 milioni delle Fiamme gialle si allarga a tutta Italia: coinvolte 400 aziende. L’indagine “Ombromanto” della Guardia di Finanza è partita da una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate di Reggio Emilia e si è poi allargata in ambito nazionale. Sono oltre 400 le aziende coinvolte, per una frode allo Stato del valore di 100 milioni di euro. L’organizzazione, secondo gli investigatori, sarebbe stata gestita da due coniugi di Reggio Emilia.

Roma, spara ai rapinatori ed uno resta ucciso: guardia giurata indagata per omicidio. Si è aggravata la posizione della guardia giurata che ha ucciso un rapinatore di 24 anni, di origini romene, nel tardo pomeriggio di ieri a Roma. La guardia giurata era rientrata a casa dal turno di servizio: sulla Cassia ha notato alcuni malviventi che stavano entrando in casa di una donna, al primo piano ed ha esploso alcuni colpi di pistola con l’arma d’ordinanza. Un proiettile ha centrato uno dei rapinatori alla testa.

Milano, il caso della donna scomparsa: indagato il compagno per omicidio. È indagato per omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere Pablo Gonzalez, 48 anni, compagno di Johanna Nataly Quintanilla Valle, 40 anni, scomparsa tra il 24-25 gennaio. Gonzalez aveva sporto denuncia il 31 dello stesso mese, sostenendo di non aver più notizie dalla compagna che si era allontanata volontariamente.

Scopri l'offerta
Per disiscriverti da questa newsletter clicca qui