Per visualizzare nel browser clicca qui
il Fatto Quotidiano
6 Marzo 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

L’EUROPA E LA GUERRA RUSSIA-UCRAINA. VON DER LEYEN: “L’UNIONE DEVE ESSERE IN GRADO DI PROTEGGERSI”, E CONFERMA FINO A 800 MILIARDI DI INVESTIMENTI. PUTIN: “NON RINUNCEREMO A CIO CHE È NOSTRO”. Come allestire la difesa europea dinanzi alla nuova emergenza rappresentata dal conflitto tra Russia e Ucraina. Al Consiglio straordinario, tenuto a Bruxelles, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha ribadito che, a suo modo di vedere, questo “è un momento di svolta per l’Europa e l’Ucraina come parte della nostra famiglia europea. È anche un momento spartiacque per l’Ucraina. L’Europa si trova di fronte a un pericolo chiaro e attuale, quindi deve essere in grado di proteggersi, di difendersi, così come dobbiamo mettere l’Ucraina nella posizione di proteggersi e di spingere per una pace duratura e giusta”. Accogliendo all’Europa Building il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, insieme con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, la presidente ha confermato la presentazione del piano ReArmEu, che prevede fino a 800 miliardi di euro per investimenti nella difesa. Un piano che “offre agli Stati membri uno spazio fiscale per investire nella difesa, la possibilità di investire nell’industria della difesa ucraina o di acquisire capacità militari che vanno direttamente all’Ucraina”. Sul fronte opposto la Russia si è fatta sentire con le dichiarazioni del presidente Putin e del ministro degli Esteri, Lavrov. Quest’ultimo ha paragonato il presidente francese Emmanuel Macron a Napoleone e Hitler sostenendo che “loro affermavano apertamente” di voler “conquistare e sconfiggere” la Russia. Il presidente Putin ha confermato che ritiene i territori ucraini parte della Russia: “Non rinunceremo a ciò che è nostro, l’errore dei nostri nemici è sempre stato quello di sottovalutare il carattere del popolo russo”. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca della giornata e altri approfondimenti su come l’Europa intende affrontare le spese militari future e il rapporto con l’amministrazione Trump, che ha confermato dal 2 aprile l’avvio dei dazi.


CONFLITTO NELL’EST, TRUMP VUOLE ELEZIONI RAPIDE PER SOSTITUIRE ZELENSKY. LUI ANNUNCIA INCONTRO TRA I DUE TEAM “LA PROSSIMA SETTIMANA”. Il media Politico ha rivelato che ci sono stati colloqui riservati fra quattro personalità dell’entourage del presidente americano Donald Trump ed esponenti dell’opposizione a Volodymir Zelensky – tra cui l’ex premier Yulia Tymoshenko, e rappresentanti del partito dell’ex presidente Petro Poroshenko, Solidarietà europea – per parlare della possibilità di organizzare elezioni presidenziali in Ucraina in tempi rapidi, subito dopo l’eventuale dichiarazione di un cessate il fuoco ma prima della conclusione dei negoziati di pace. Attualmente in Ucraina le elezioni sono bloccate dalla legge marziale. Dopo la lite nello Studio Ovale della Casa Bianca tra Trump e Zelensky, il presidente americano non nasconde la sua insofferenza verso l’alleato, tanto da aver bloccato gli aiuti militari e la condivisione di informazioni di intelligence. Trump è convinto che il presidente ucraino uscirebbe sconfitto dal voto, ma secondo un sondaggio di Survation, Zelensky ha ancora l’appoggio del 44% dei connazionali, rispetto alla metà del suo ipotetico avversario, l’ex capo di stato maggiore Valery Zaluzhny. Poroshenko riceverebbe solo il dieci per cento dei voti, Tymoshenko il 5,7. Sul giornale di domani leggerete gli aggiornamenti sul braccio di ferro tra il presidente americano e l’omologo ucraino, che a Bruxelles ha annunciato la ripresa del dialogo e un “incontro tra i due team la prossima settimana”. Secondo Axios, il confronto si terrà il 12 marzo in Arabia Saudita.


SALVA-MILANO, LA SLAVINA DOPO L’ARRESTO: IL PD FA MARCIA INDIETRO SULLA LEGGE E IL FUTURO DI SALA È IN BILICO. “L’arresto di ieri e i fatti emersi sono molto gravi. È evidente che non ci sono le condizioni per andare avanti”: la segretaria dem, Elly Schlein, lo ha ribadito questa mattina. Dopo aver detto convintamente sì alla legge che – stando alle accuse della Procura – era stata scritta dagli indagati con l’intento di fermare le inchieste sull’urbanistica, il Pd è stato costretto a una clamorosa frenata. Ciò che non avevano potuto le voci interne contrarie (poche, a dire il vero) e gli appelli firmati da illustri architetti e urbanisti, ha potuto ieri l’arresto dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni, il quale – scrivono i magistrati – avrebbe sfruttato “le fitte relazioni e il potere di influenza di cui gode, che continua imperterrito ad esercitare ed affinare su dirigenti e funzionari degli uffici del comune, politici, legali che curano interessi di immobiliaristi”, tra cui l’assessore alla Casa Guido Bardelli. Alcune chat denotano la “compenetrazione” tra gli “interessi di Oggioni, quelli dell’assessore Bardelli e quelli degli imprenditori immobiliaristi”. Costretto a dire stop alla legge, quando fino a pochi giorni fa insisteva sulla sua necessità e tirava per la giacchetta gli amici del Pd affinché ne velocizzassero l’approvazione, adesso il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, è finito all’angolo. Come vedremo sul giornale di domani, la sua parabola sembra volgere al termine. Nelle carte dell’inchiesta, si legge anche che Sala ha nominato appena a dicembre scorso il nuovo presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni, quando era già stato perquisito dalla Guardia di Finanza e indagato dalla Procura di Milano.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Bce, nuovo taglio dei tassi. Inflazione rivista al rialzo per i prezzi dell’energia. La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di 25 punti base per la sesta volta da giugno scorso e porta il tasso sui depositi, quello di riferimento, da 2,75% a 2,50%. Sono state anche corrette al ribasso le proiezioni di crescita: allo 0,9% per il 2025 (era 1,1% nelle previsioni di dicembre scorso), all’1,2% per il 2026 (dall’1,4%) e all’1,3% per il 2027. Cresce, invece, l’inflazione complessiva, che si collocherebbe in media al 2,3% nel 2025, all’1,9% nel 2026 e al 2,0% nel 2027. La revisione per il 2025 “riflette la più vigorosa dinamica dei prezzi dell’energia”.

Romania, 6 arresti per tentato golpe. Georgescu guadagna ancora consensi. Sei persone sono state arrestate in Romania con l’accusa di “tradimento” e di aver costituito una “organizzazione paramilitare” con l’obiettivo di rovesciare il governo nel Paese all’indomani dell’espulsione di due diplomatici russi. I loro presunti obiettivi sarebbero stati prendere il potere, cambiare il nome, la bandiera e l’inno del Paese e farlo uscire dalla Nato. Intanto, secondo un sondaggio diffuso da Europe Elects, il sostegno al candidato filorusso dell’ultradestra Georgescu sarebbe cresciuto ancora dopo l’arresto: adesso sarebbe al 45%.

Imbrattato il cantiere del Museo della Shoah a Roma. Escrementi, una testa di maiale e scritte che ricordano i morti a Gaza oltre ad alcuni volantini pro Palestina sono comparsi davanti al cantiere per la costruzione del Museo della Shoah di via Alessandro Torlonia, a Roma. Condanna bipartisan da parte del mondo politico, indaga la Digos.

Scopri l'offerta
Per disiscriverti da questa newsletter clicca qui