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MAFIA, IL PROCURATORE NAZIONALE MELILLO SULLE RESTRIZIONI AI SEQUESTRI DI TELEFONI E PC DURANTE LE INDAGINI: “ALLARME PER LE SOLUZIONI APPROVATE IN SENATO”. Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, ascoltato in commissione Giustizia, è tornato sul disegno di legge approvato in aprile dal Senato, che ha dato il via libera alla stretta sul sequestro di smartphone, pc e tablet nell’ambito delle inchieste, con 84 voti a favore, 18 contrari e 34 astenuti. “Il disegno di legge già approvato dal Senato in materia di sequestro di dispositivi e sistemi informatici costituisce una preoccupazione che riguarda anche la sorte delle indagini in materia di criminalità mafiosa, perché alcune soluzioni prefigurate nel testo approvato al Senato destano davvero allarme” ha detto Melillo, aggiungendo: “C’è un pericolo concreto di arretramento dell’azione di contrasto della criminalità mafiosa”. L’allarme di Melillo arriva nel giorno in cui la Direzione investigativa antimafia (Dia) ha evidenziato le attività della ndrangheta e delle sue capacità di infiltrazione nelle grandi opere, come sulla presenza “di cellulari all’interno delle carceri italiane. Si stima che in ogni istituto penitenziario sia attivo un numero piuttosto elevato di dispositivi, grazie al ricorso di vari stratagemmi per eludere i controlli”. Sul Fatto di domani leggerete i dettagli sull’audizione di Melillo e sul dossier della Dia.

GAZA, LA FOLLA STRARIPA IN UN CENTRO DI DISTRIBUZIONE DI AIUTI DELLA GHF, HAMAS MINACCIA GLI STESSI GAZAWI DI NON USUFRUIRNE. IL CARDINALE PAROLIN: “ISRAELE FERMI I BOMBARDAMENTI, MA I FONDAMENTALISTI CONSEGNINO GLI OSTAGGI E I CORPI DELLE VITTIME DEL 7 OTTOBRE”. Hamas anche oggi ha minacciato gli stessi palestinesi di non usufruire degli aiuti umanitari ed ha avviato una sua distribuzione. Tuttavia, molti residenti della Striscia hanno ritirato pacchi alimentari nel sito a ovest di Rafah gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf). Hamas ha definito la distribuzione degli aiuti da parte di Ghf “un’iniziativa pericolosa, finalizzata a servire obiettivi di sicurezza israeliani”. Nel pomeriggio, diverse fonti hanno raccontato che la sede della Ghf è stata assaltata dalla folla e il personale è fuggito. Diversa la versione della compagnia americana che ha comunque ammesso di aver sparato in aria: “Le forze americane hanno permesso alla folla di prendere i resti delle scorte giornaliere nel centro per evitare perdite di vite umane”. Sul conflitto è tornato il Vaticano. Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, in un’intervista ha detto: “Chiediamo che si fermino i bombardamenti e che arrivino gli aiuti necessari per la popolazione. Allo stesso tempo ribadiamo con forza la richiesta ad Hamas di rilasciare subito tutti gli ostaggi che ancora tiene prigionieri, e di restituire i corpi di quelli che sono stati uccisi dopo il barbaro attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele”. Secondo l’Onu, in dieci giorni ci sono stati 180 mila sfollati. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sulla guerra nella Striscia e sulle iniziative in programma in Italia. Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Senato, Stefano Patuanelli ha confermato una mobilitazione con Avs e Pd: probabile data, il 7 giugno.

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, IL CREMLINO SULLA PACE PRENDE TEMPO E INTANTO MINACCIA LA GERMANIA: “SPROFONDERÀ NELLA FOSSA”. TRUMP: “PUTIN STA GIOCANDO CON IL FUOCO”. KELLOGG (USA): “KIEV CI HA DATO IL SUO MEMORANDUM, ASPETTIAMO QUELLO DI MOSCA”. Se da un lato il Cremlino apre alla possibilità che i nuovi colloqui con la controparte ucraina possano tenersi ancora in Turchia, dall’altra ripete un concetto già espresso: giungere ad una tregua non sarà una cosa rapida. “ll processo di pace in Ucraina è complesso e, naturalmente, c’è bisogno di tempo” ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il presidente americano Trump reagisce: “Ciò che Vladimir Putin non capisce è che se non fosse stato per me, alla Russia sarebbero già successe un sacco di cose brutte, e intendo davvero brutte. Sta giocando col fuoco!”. Keith Kellogg, l’inviato speciale della Casa Bianca, in una intervista a Fox ha confermato che gli Usa Stati hanno ricevuto da Kiev un elenco di condizioni per porre fine alla guerra, e ora attendono una lista simile dalla Russia. Una volta ricevuti i due documenti, gli Stati Uniti “li combineranno” per preparare il secondo incontro, forse a Ginevra. Nel frattempo Mosca alza i toni con la Germania. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova sostiene che se la Germania fornirà all’Ucraina missili a lungo raggio Taurus, “bruceranno come fiammiferi” e Berlino “sprofonderà ulteriormente nella fossa in cui si trova da tempo il regime di Kiev che sostiene”. Sul giornale di domani leggerete le novità sul conflitto in Ucraina e le posizioni assunte dalla Nato e dall’Unione europea.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Strage di Viareggio, confermata in appello la condanna per Moretti, ex amministratore delegato di Fs. Al processo d’appello ter per la strage alla stazione di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009, è stata confermata la condanna a 5 anni per l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti. Quest’ultimo era tra i 12 imputati per i quali i giudici di secondo grado di Firenze, dopo il rinvio della Cassazione, erano chiamati a quantificare le condanne limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta per le circostanze attenuanti generiche. La difesa di Moretti ha già annunciato ricorso.
Milano, la faida degli ultrà: Ferdico (curva nord interista) confessa la responsabilità sull’omicidio Boiocchi. Ferdico è uno degli ex capi del direttivo della Curva Nord interista, già in carcere da fine settembre nella maxi inchiesta sulle curve di San Siro. Vittorio Boiocchi, a sua volta storico capo degli ultrà nerazzurri, fu ammazzato a colpi di pistola il 29 ottobre del 2022 sotto casa, a Milano. Le ammissioni di Ferdico sono arrivate nei giorni scorsi, sempre davanti al pm della Dda milanese Paolo Storari e prima della confessione di ieri di Pietro Andrea Simoncini, uno dei due presunti esecutori materiali del delitto. Ferdico era nel direttivo della Nord assieme ad Andrea Beretta, ora collaboratore di giustizia, e ad Antonio Bellocco, rampollo della famiglia di ‘ndrangheta, ucciso il 4 settembre scorso proprio da Beretta.
Roma, ucciso a coltellate gestore di un distributore di carburanti. La vittima si chiamava Miah Nahid, aveva 36 anni ed era bengalese. È stato accoltellato intorno a mezzogiorno durante la rapina al distributore di benzina che gestiva ad Ardea, in via delle Pinete. Gli assassini sono fuggiti con una moto.
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