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GUERRA RUSSIA-UCRAINA, KIEV TEME CHE GLI USA NON MANDINO PIÙ ARMI (TRA CUI I PATRIOT), MOSCA PLAUDE: “COSÌ LA FINE DEL CONFLITTO SI AVVICINA”. Una comunicazione ufficiale del Pentagono ancora non c’è ma, in base alle indiscrezioni dei media che indicano la volontà della Casa Bianca di interrompere i rifornimenti, tra cui i missili intercettori Patriot, Kiev si preoccupa; tanto che l’incaricato d’affari americano è stato convocato al ministero degli Esteri. Secondo le autorità ucraine “qualsiasi ritardo o rinvio” nelle consegne di armi americane “incoraggerebbe” la Russia a portare avanti la sua invasione. Mosca la vede così: meno armi vengono fornite a Kiev, più è vicina la fine del conflitto. Il commento è del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Da quello che capiamo, la ragione di questa decisione sono i magazzini vuoti. Ad ogni modo, meno armi vengono fornite all’Ucraina, più vicina è la fine della guerra”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità sul conflitto nell’Est: la Nord Corea ha confermato che invierà altri 30.000 soldati in prima linea al fianco dei russi.

GAZA: TRUMP SPINGE PER LA TREGUA, I FONDAMENTALISTI PRENDONO TEMPO. IL PREMIER NETANYAHU: “PER HAMAS È FINITA”. In attesa di ricevere il 7 luglio a Washington il premier israeliano Netanyahu, il presidente Trump cerca di anticipare i tempi (qui gli aggiornamenti): “Israele ha detto sì alla tregua di 60 giorni, spero che Hamas accetti perchè la situazione non migliorerà”. Ma l’organizzazione palestinese prende tempo. Secondo fonti di Tel Aviv, l’accordo sui 60 giorni includerebbe un ritiro parziale dell’Idf da Gaza e un aumento degli aiuti umanitari da far pervenire nella Striscia. I nodi restano: non è chiaro quanti ostaggi verrebbero liberati – le proposte precedenti prevedevano il rilascio di circa 10 persone sui 50 ostaggi ancora nelle mani di Hamas (solo 20 sono vivi) – e se Israele voglia prendere l’impegno di interrompere il conflitto. Netanyahu oggi ha ribadito: “Hamas non esisterà più. Non ci sarà un ‘Hamastan’. Non si torna indietro. È finita. Libereremo tutti i nostri ostaggi”. Nel frattempo la guerra prosegue: Marwan al-Sultan, il direttore dell’ospedale indonesiano è stato ucciso insieme con i suoi familiari in un raid israeliano su Gaza City. Sul giornale di domani leggerete altri aspetti delle tensioni in Medio Oriente: da un lato gli estremisti nel governo di Netanyahu gridano all’annessione della Cisgiordania, dall’altro cresce nella Striscia la rabbia verso Hamas: a scatenarla è stato un videomessaggio di propaganda, con il quale la fazione armata parlava di “sacrificio condiviso” tra i cittadini e il gruppo.

BOLLETTA DEL GAS ANCORA IN AUMENTO A GIUGNO, CONSUMATORI SUL PIEDE DI GUERRA. Più 1,7 per cento rispetto a maggio: questo l’aumento comunicato oggi da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per il nuovo “cliente tipo” del Servizio di tutela della vulnerabilità gas. La percentuale è pari a 109,85 centesimi di euro per metro cubo; il prezzo della sola materia prima gas è pari a 39,14 euro a megawattora. Dati che hanno fatto alzare i toni alle associazioni dei consumatori. “Con le nuove tariffe del gas per gli utenti vulnerabili la bolletta media, considerato un consumo pari a 1.100 metri cubi annui a famiglia, si attesta a 1.208 euro, circa 20 euro annui in più ad utenza rispetto alle tariffe di maggio – denuncia il Codacons –. Rispetto allo stesso periodo del 2021, prima dello scoppio dell’emergenza energia, i prezzi del gas risultano a giugno più elevati del 49,6%, pari ad una maggiore spesa da +401 euro a nucleo”. “Rialzo inaccettabile! Urge una seria riforma a livello europeo che impedisca di speculare allegramente sul gas, facendo salire il prezzo nonostante il crollo della domanda dovuto alla fine della stagione termica”, ha affermato Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Ma, come vedremo sul giornale di domani, ci sono numeri ancora più gravi da denunciare.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Milano, uccise per un paio di cuffiette: condannato a 27 anni di carcere. Questa la pena inflitta a Daniele Rezza, 20 anni, ritenuto colpevole dell’omicidio Manuel Mastrapasqua, 31 anni. Il delitto è avvenuto a Rozzano, in provincia di Milano, la notte dell’11 ottobre 2024: l’assassino rubò alla vittima un paio di cuffiette da pochi euro. L’accusa aveva chiesto 20 anni di detenzione per Rezza, la corte ha deciso per una condanna superiore.
Ferrara, bimba di un anno mangia una brioche e viene colpita da shock anafilattico. Una bambina di un anno e mezzo è stata portata d’urgenza al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Sant’Anna di Cona (Ferrara) in shock anafilattico. La piccola si è sentita male subito dopo aver addentato una brioche con la crema di pistacchio, mentre si trovava con i genitori in un bar a Lido Estense.
Glovo pagherà i rider cinque centesimi a consegna in più se lavoreranno con alte temperature. La Cgil: “Incentivi a scapito della salute”. Glovo ha introdotto bonus economici legati alle temperature. La Nidil Cgil ritiene però che questo incentivo possa andare a scapito della salute del lavoratore. I bonus sono del 2% tra i 32 e i 36 gradi, del 4% tra i 36 e i 40, dell’8% per temperature superiori ai 40 gradi. A 35 gradi, il bonus si aggira sui 5 centesimi a consegna. Il sindacato ha scritto a Glovo sottolineando che “nessun compenso può giustificare il lavoro in condizioni di rischio estremo”.
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