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UCRAINA, TRUMP ESCLUDE L’EUROPA E MACRON RIUNISCE I VERTICI UE A PARIGI. VON DER LEYEN: “SICUREZZA A UNA SVOLTA”. LAVROV: “VOGLIONO LA GUERRA, FUORI DAI NEGOZIATI”. Mentre il presidente Trump accelera sul negoziato con Putin in Arabia Saudita per porre fine alla guerra in Ucraina – escludendo il Vecchio continente – l’Europa si riunisce a Parigi per dare una risposta al presidente americano e a Kiev. Macron nei giorni scorsi aveva provato a scuotere l’Ue schiaffeggiata anche dal vicepresidente Vance e dal capo del Pentagono Hegseth. Il presidente francese oggi ha accolto i capi di governo di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, con il presidente del Consiglio Ue, Antonio Costa, la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Giunta a Parigi, von Der Leyen ha messo in chiaro il punto in agenda: “La sicurezza dell’Europa è a una svolta, abbiamo bisogno di un senso di urgenza”. Dunque, comprare o produrre armi. Dalla Russia, il ministro degli Esteri Lavrov conferma il ruolo marginale del Vecchio continente: “Non c’è spazio”, nei negoziati per l’Ucraina, “per gli europei che vogliono prolungare la guerra”. Oggi, a Riad, è atterrato il segretario di Stato Marco Rubio: domani inizieranno i colloqui con il ministero degli esteri russo, mercoledì arriverà anche Zelensky. Con Rubio ci sono il consigliere per la sicurezza Michael Waltz e l’inviato speciale Steve Witkoff. Intanto, il Regno Unitosi è detto “pronto e disposto” a inviare truppe britanniche per il mantenimento della pace. Lo ha affermato il primo ministro Keir Starmer in un articolo sul quotidiano Telegraph. Gli Stati Uniti preferirebbero Cina o Brasile – Paesi del fronte Brics più vicini a Mosca – per conservare la pace dopo l’eventuale tregua. Mentre la Russia, con il portavoce Peskov, ha già fatto sapere che “il possibile dispiegamento di militari di Paesi della Nato in Ucraina presenterebbe complicazioni significative”. Sul Fatto di domani la cronaca e l’approfondimento delle trattative sull’Ucraina.

CONTE: “IN PIAZZA CONTRO IL GOVERNO, SOLO MENZOGNE SULL’ECONOMIA”. SCHLEIN: “SUI TEMI SOCIALI CI SIAMO SEMPRE”. Mentre il governo Meloni segue Trump sulla linea del negoziato (dopo aver sposato la linea opposta di Joe Biden) Pd e 5stelle provano a dialogare per costruire l’unità delle opposizioni. Conte e Schlein, in passato, hanno espresso opinioni divergenti sul sostegno all’Ucraina: il primo ha sempre detto No all’invio di armi; la seconda ha mostrato più di un’ambiguità, sostenendo la via diplomatica senza rinnegare gli aiuti bellici. I leader dem oggi hanno chiesto a Meloni “di abbandonare le sirene trumpiane e di collocare l’Italia nel campo europeista”: così, in una nota, Chiara Braga e Francesco Boccia (capigruppi Pd in Parlamento) e Nicola Zingaretti, capo delegazione Pd al Parlamento Europeo. Il leader 5stelle ha attaccato Meloni per il servilismo verso gli Usa: “farà la gregaria a vita, ieri di Biden che la baciava in fronte, oggi di Trump e Musk di cui fa la cheerleader. Altro che ‘schiena dritta’ o “sovranismo’”. In un’intervista alla Stampa, Giuseppe Conte ha lanciato l’ipotesi della piazza per sfidare il governo: “È ora di chiamare i cittadini a una grande mobilitazione contro il racconto menzognero, a reti unificate, secondo cui l’economia sta andando bene”. Conte però non ha invitato il Pd, perché “i nostri primi alleati sono i cittadini”. Gli ha risposto Schlein, a margine di un’incontro all’Aquila: “Per manifestare sulla questione sociale, sui salari bassi, le pensioni, le bollette, noi ci siamo, ci saremo sempre. Siamo disponibili anche a organizzarla insieme, contro la propaganda di questo governo”. Sul Fatto di domani sonderemo le opposizioni, anche per verificarne la coerenza sul tema della guerra.

SANITÀ, I SINDACATI: “PER FAR SOPRAVVIVERE IL SSN, GARANTIRE IL PERSONALE”. NUOVA AGGRESSIONE ALL’OSPEDALE GRASSI DI OSTIA. Le sigle sindacali tornano a sollecitare la politica sul Servizio sanitario nazionale, per garantire il “personale indispensabile ad assicurarne la sopravvivenza”. Lo dice in una nota l’intersindacale dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari, Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, Fvm, Uil Fpl Medici e Veterinari. I rappresentanti chiedono a gran voce il rinnovo del contratto collettivo, lamentando l’assenza di trattative in corso. Del resto, le “risorse economiche a disposizione, sono di gran lunga inferiori all’inflazione”. Poi invocano l’intervento del ministro della Salute: “Aveva promesso immediati provvedimenti correttivi già nella legge di bilancio ma questa è stata approvata immodificata lasciando scoperti i dirigenti sanitari”. Intanto, le aggressioni contro gli operatori sanitari non si fermano. FP Cgil ha un episodio di violenza avvenuta all’ospedale Grassi di Ostia, il 15 febbraio, da parte di “un parente di una paziente momentaneamente ricoverata presso il pronto soccorso”. L’uomo – 59 anni, già noto alle forze dell’ordine – avrebbe colpito a calci e pugni due medici e tre infermieri. Sul Fatto di domani, vi racconteremo dei privilegi e dei storture nel campo della sanità.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Peggiorano le condizioni di Papa Francesco: “Infezione polimicrobica”. “I risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia”. Lo riferisce il Vaticano aggiornando sulle condizioni di salute del Papa ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma. “Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata”.
Migranti, Meloni: “Governo determinato a portare avanti il protocollo Italia-Albania”. La premier tira dritta sul centro costruito oltre Tirreno per accogliere i richiedenti asilo, malgrado le bocciature ricevute dalla magistratura: “Troveremo soluzioni a ogni ostacolo”, ha dichiarato la presidente del Consiglio alla Conferenza dei prefetti e questori d’Italia.
Crescono i decessi in strada dei senza fissa dimora: “In aumento i casi dei giovani, anche a causa del Fentanyl”. 434 morti lo scorso anno, secondo il rapporto 2024 pubblicato dall’osservatorio della Federazione italiana organismi per le persone senza dimora. Dal 2020 – inizio di questo monitoraggio – si assiste ad una lenta e costante crescita del numero dei decessi delle persone che vivono per strada. Nel 2023 erano 415 e nel 2022 si registravano 399 persone morte.
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