“Ciò che non si nomina non esiste”. E questo vale per le donne (attraverso l’inserimento del femminile nella nostra lingua tutta declinata al maschile) e vale per tutte le “diversità”. Ne è convinta Francesca Vecchioni e ne siamo convinti anche noi, e perciò questa settimana A Parole Nostre partiamo da qui, dall’intervista che Angelo Molica Franco ha realizzato con lei, scrittrice, giornalista e presidente di “Diversity” e ideatrice dei “Diversity Media Awards”, premi che sono stati consegnati il 20 luglio.
C’è poi un caso su cui il mondo si sta interrogando, e non solo per voyeurismo. Due giorni fa Britney Spears ha pubblicato su Instagram un post in cui ha sparato a zero contro il padre tutore: “Non mi esibirò su nessun palco fino a quando mio padre deciderà ciò che devo indossare, dire, fare, pensare”. Sono 13 anni che questa “tutela” va avanti, nonostante dilaghi il movimento #FreeBritney. Riccardo Antoniucci ha ricostruito la storia di una popstar che è entrata 13 volte nel Guinness dei primati, è caduta molto in basso e ora si sta convertendo in un’icona dei diritti.
Elisabetta Ambrosi ha letto, invece, un interessante saggio sulle madri acrobate, quelle che camminano su un filo destreggiandosi tra la vita privata e il lavoro. Attualità? No, Medioevo. Letteralmente. Massimo Novelli ha riscoperto la figura di Virginia Hall, la spia americana con una gamba di legno che, nonostante in pochi prendessero sul serio, giocò un ruolo fondamentale nella lotta al nazifascismo.
Infine una storia quanto meno bizzarra: c’è una donna italiana, Anita Richeldi, che si appresta a prendere la seconda laurea ma che anni fa, cercando la felicità, ha lasciato lavori stabili e ben remunerati per diventare una sex coach. Nell’intervista ad Alice Scolamacchia ci racconta quanto la sua vita sia migliorata.
Buona lettura.
A cura di Silvia D’Onghia
L’Eredità delle Donne
Dal 22 al 24 ottobre torna a Firenze il festival sulle competenze femminili. La “Next Generation Women” al centro di questa quarta edizione, che vedrà tra le ospiti la giornalista femminista americana Gloria Steinem, la fotografa Donna Ferrato, la più giovane manager nella storia del Financial Times, Virginia Stagni, e la presidente del Geena Davis Institute on Gender in Media, Madeline Di Nonno. Qui tutte le info.
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