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il Fatto Quotidiano
4 Agosto 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

MILANO, LA PROCURA PENSA DI FARE APPELLO AL RIESAME SUGLI EPISODI CONTESTATI AL SINDACO SALA: PIRELLINO E INDUZIONE INDEBITA. La Procura di Milano potrebbe chiedere il parere del Riesame riguardo alle contestazioni al sindaco Sala nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica, che il gip, pur valutando solido l’impianto accusatorio dell’indagine, non ha confermato. I magistrati avevano avanzato l’ipotesi di reato di induzione indebita a dare e percepire utilità sul progetto dell’ex Pirellino. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari per imprenditori e architetti, il gip Mattia Fiorentini ha riconosciuto la ricostruzione di una serie di pressioni a partire dal 2023 da Manfredi Catella, Stefano Boeri e l’ex assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, per far votare alla commissione paesaggio il progetto P39. La vicenda, a cascata, riguarda anche l’ex presidente della commissione, Marinoni; il giudice non ha ravvisato una “utilità” diretta per il funzionario, che avrebbe votato per “sudditanza” ai vertici del Comune e per il “debito di riconoscenza” con Tancredi che lo aveva nominato. Diversa la ricostruzione della Procura, secondo cui proprio il vantaggio per Marinoni sarebbe stato evidente. Da qui l’intenzione di andare al Riesame; per farlo i magistrati hanno tempo sino al 9 agosto. Sul Fatto di domani troverete altri particolari sull’inchiesta che mette in difficoltà il sindaco Sala, deciso comunque a proseguire nel suo incarico.


GUERRA ISRAELE-HAMAS, LA CROCE ROSSA CHIEDE AGLI ISLAMISTI “L’IMMEDIATO RILASCIO DI TUTTI GLI OSTAGGI”. 600 EX FUNZIONARI DELL’INTELLIGENCE SOLLECITANO TRUMP A INTERVENIRE SU NETANYAHU PER FERMARE LE OPERAZIONI MILITARI NELLA STRISCIA. Nei giorni in cui i video diffusi da Hamas e Jihad islamica mostrano le condizioni drammatiche in cui versano Evyatar David e Rom Breslavski , due dei 20 ostaggi in mano agli islamisti – in tutto su più di 1.200 sequestrati il 7 ottobre ne sarebbero rimasti 50, ma la maggior parte senza vita – 600 ex funzionari israeliani della sicurezza hanno scritto al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per fare pressione sul premier Netanyahu affinché ponga immediatamente fine alla guerra a Gaza. Tra i 19 capi di stato maggiore dell’Idf ci sono l’ex capo di stato maggiore e primo ministro Ehud Barak, gli ex capi di stato maggiore Moshe Yàalon e Dan Halutz, e l’ex direttore dello Shin Bet Yoram Cohen. Netanyahu invece medita una ulteriore operazioni militare con la quale – lui sostiene – liberare gli ostaggi e fa sapere che in settimana ci saranno nuove disposizioni per l’Idf. Tornando ai video degli ostaggi, la Croce Rossa internazionale ha dichiarato di essere “sconvolta” dai filmati pubblicati da Hamas: “Chiediamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi a Gaza”. Sul giornale di domani leggerete di più sull’iniziativa degli ex 007 di Mossad e Shin Bet e altri particolari sul licenziamento di Gali Baharav Miara, la procuratrice che si oppone alla riforma della giustizia del premier.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, TRUMP IN RISPOSTA ALLE MINACCE DI MEDVEDEV CONFERMA: “SOMMERGIBILI NUCLEARI NELL’AREA”. MOSCA: “LE DECISIONI LE PRENDE SOLO PUTIN”. ZELENSKY: “A KHARKIV MERCENARI STRANIERI COMBATTONO CON I RUSSI”. Il botta e risposta, le minacce incrociate. Il presidente Donald Trump sembra dare peso alle dichiarazioni dell’ex presidente russo Medvedev, e conferma che due sottomarini nucleari Usa “sono nella regione”. Il Cremlino chiarisce: le decisioni in politica estera le prende solo il presidente Putin, quasi a voler ridimensionare le frasi sulla ritorsione nucleare di Medvedev. L’ultimatum imposto da Trump a Mosca scadrà l’8 agosto; se i russi non accetteranno di avviare le fasi di una tregua, gli Usa faranno scattare dazi secondari al 100% ai paesi terzi che fanno affari con la Russia. Al momento, la fase diplomatica è in stallo: tra pochi giorni l’inviato americano Witkoff dovrebbe arrivare a Mosca, mentre il Cremlino non scarta un incontro diretto Putin-Zelensky ma ribadisce che non potrà avvenire “senza un lavoro preparatorio che non è stato fatto”. I bombardamenti proseguono e si allunga la lista delle vittime civili in Ucraina, tanto da far scrivere a Zelensky: “La Russia ci sta uccidendo tutti”. Sul giornale di domani troverete altri particolari sulle fasi del conflitto nell’Est: il presidente ucraino ha visitato il fronte a Kharkiv denunciando la presenza di mercenari stranieri al fianco dei russi “provenienti da Cina, Tagikistan, Uzbekistan, Pakistan e da Paesi africani”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Autostrada A1, tir invade la corsia opposta: 3 morti e 15 feriti. Drammatico il bilancio dell’incidente avvenuto stamattina sull’A1 fra Arezzo e Valdarno, a seguito del salto di carreggiata di un camion. Le tre vittime erano a bordo di un’ambulanza, coinvolta dal camion nell’impatto, assieme a tre auto e un caravan. Tra i 15 feriti, uno è un codice rosso, 4 gialli, 10 verdi. Attivato il protocollo maxi-emergenza con l’invio di elicotteri: l’autostrada è rimasta chiusa per ore in entrambe i sensi di marcia.

Venezia, due operai perdono la vita dentro una cisterna. Avevano 20 e 30 anni gli operai che sono morti cadendo in una cisterna per la raccolta di residui biologici, a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. La coppia, secondo una prima ricostruzione, era impegnata nella pulizia di una fossa biologica. L’ipotesi è che i due operai siano stati sorpresi dalle esalazioni.

Perugia, ragazza straniera violentata: arrestato l’aggressore. Prima molestata e poi costretta ad avere più rapporti sessuali: è quanto avrebbe subito una giovane straniera dentro un locale abbandonato. Gli investigatori hanno arrestato un uomo di 45 anni accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali pluriaggravate. La vittima sarebbe riuscita ad attivare la telecamera del cellulare, e a registrare una fase dell’aggressione.

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