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il Fatto Quotidiano
25 Agosto 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

GUERRA ISRAELE-HAMAS, UCCISI ALTRI CINQUE GIORNALISTI NELLA STRISCIA. IL GENERALE ZAMIR (IDF): “C‘È UN ACCORDO PER GLI OSTAGGI SUL TAVOLO, DOBBIAMO ACCETTARLO”. L’attacco dell’esercito israeliano è avvenuto nella zona dell’ospedale Nasser a Khan Younis. Le vittime sono 20, tra cui 5 esponenti dei media: Hossam al-Masri,un fotoreporter che lavorava per Reuters, Moaz Abu Taha (la Nbc ha smentito che avesse una collaborazione con l’emittente) , Mohammed Salama e Mariam Abu Daqa, che fornivano servizi rispettivamente ad al Jazeera e Associated Press. L’Idf ha annunciato una inchiesta. Nella giornata, sempre secondo al Jazeera che cita le fonti di Hamas, i morti sono stati 58. Israele è sempre più divisa: da un lato il premier Netanyahu e il suo governo che vuole proseguire la guerra entrando con i soldati nella parte centrale di Gaza, dall’altro buona parte della società che chiede di fermare il conflitto e trovare una soluzione per salvare i 20 ostaggi ancora vivi nelle mani degli islamisti. Il generale Zamir, capo dell’Idf, ha ribadito: “C’è un accordo sugli ostaggi sul tavolo, dobbiamo accettarlo”, sottolineando che la questione è nelle mani del primo ministro Netanyahu. Sul Fatto di domani leggerete altri particolari sulla giornata e testimonianze dal Medio Oriente.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, CINA E POLONIA SMENTISCONO LA PARTECIPAZIONE A MISSIONE DI INTERDIZIONE. ZELENSKY: “DA MOSCA NON VEDO CONCESSIONI PER ARRIVARE ALLA PACE”. Il progetto di avere una forza di interdizione che si possa frapporre tra Ucraina e Russia, dopo la fine del conflitto, perde sostegni. La Cina ha escluso di partecipare, smentendo il giornale tedesco Die Welt. Il primo ministro polacco Donald Tusk, in conferenza stampa congiunta con l’omologo canadese Mark Carney, ha ribadito che “la Polonia non ha intenzione di inviare soldati in missione in Ucraina dopo la fine della guerra, ma saremo responsabili dell’organizzazione logistica degli aiuti e della difesa del confine europeo con Russia e Bielorussia” (qui le notizie in aggiornamento). Per quanto riguarda la fase diplomatica, sembra perdersi lo slancio auspicato dal presidente americano Trump dopo gli incontri in Alaska con l’omologo russo Putin e successivamente con il leader ucraino Zelensky e gli alleati europei. Zelensky ha confermato che incontrerà l’inviato americano Kellogg e poi nel fine settimana si confronteranno le delegazione ucraine e americane. Sulle dichiarazioni fatte da Mosca, Zelensky dice così: “Non credo che si possa dire concessione l’offerta di ritirarci da territori che la Russia non controlla”. Sul Fatto di domani potrete leggere le ultime notizie sul conflitto nell’Est Europa.


STELLANTIS, A TERMOLI 2.000 DIPENDENTI CON CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ. E IN SERBIA L’AZIENDA PENSA A OPERAI STRANIERI. A Piazza Affari non vanno bene le cose per Stellantis (-1,15%) e anche per i dipendenti del gruppo arrivano notizie poco confortanti, confermando i pessimi dati del primo semestre 2025: meno 33% nella produzione. Dal 1° settembre fino al 31 agosto 2026 i 2.000 lavoratori dello stabilimento di Termoli saranno con il contratto di solidarietà. La decisione è stata presa oggi durante l’incontro tra la direzione dell’impianto automobilistico e le organizzazioni sindacali. Per Francesco Guida (Uilm Molise) “il contratto di solidarietà è uno strumento difensivo che, in questo momento, ci permette di affrontare una fase molto difficile”. Sul giornale di domani leggerete le novità sullo stato di salute di Stellantis e sulla situazione degli impianti all’estero. Dalla Serbia i media rilanciano che gli stabilimenti potrebbero assumere lavoratori stranieri con paghe molto basse.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Mediterraneo e migranti, i volontari di Ocean Viking: “I libici ci hanno sparato per 20 minuti consecutivi”. La denuncia arriva dall’equipaggio della nave Ocean Viking della Sos Mediterranee, che ieri alle 15.03 è stata presa di mira dalla guardia costiera libica. “Sebbene nessuno sia rimasto ferito fisicamente, tutti a bordo hanno temuto per la propria vita” dice la Ong, secondo cui l’imbarcazione è entrata nel mirino delle motovedette libiche dopo aver soccorso in due diverse operazioni 87 persone.

Roma, donna rapinata e violentata in un parco. La vittima, 60 anni, ha denunciato di esser stata rapinata del cellulare e violentata in un parco di Tor Tre Teste, intorno alle 6. La donna stava passeggiando con il suo cane quando una persona l’ha sorpresa alle spalle; è stata portata in ospedale, dove è stato applicato il protocollo rosa per le vittime di abusi sessuali.

Trasporti, sciopero nazionale dei treni il 4 e 5 settembre. La protesta inizierà alle 21 di giovedì 4 settembre e si concluderà alle 18 di venerdì 5. Il trasporto pubblico sarà a messo a dura prova poichè saranno interessati sia i collegamenti regionali che a lunga percorrenza con regionali, Intercity e Frecce. Tre le sigle che hanno proclamato lo sciopero: Sgb (Sindacato generale di base), Usb Lavoro privato, Pdm/Pdb gruppo Fs.

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