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il Fatto Quotidiano
21 Giugno 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

A ROMA SFILANO LE PIAZZE CONTRO IL RIARMO, GLI ORGANIZZATORI: “SIAMO OLTRE 100 MILA”. ASSENTE SCHLEIN, IL PD DIVISO VA IN ORDINE SPARSO. CONTE: “OGNI PARTITO FA LA SINTESI AL SUO INTERNO”. Le piazze contro il riarmo si sono radunate a Roma, per dire No alla militarizzazione strisciante della politica europea sotto l’ombrello di Ursula von der Leyen. Il corteo nazionale contro le guerre e per la Palestina, promosso da Potere al Popolo, Usb, Cambiare Rotta e il movimento degli studenti palestinesi, è partito da Piazza Vittorio a Roma intorno alle 15. I manifestanti hanno sfilato con cartonati di Schlein e Von der Leyen soldatesse, intonando slogan contro “il genocidio” e cantando Bella ciao: la piazza dei “duri e puri” contro il governo di Israele. “Uno Stato coloniale, genocida e terrorista”, hanno ribadito i palestinesi in testa al corteo, lanciando cori anche contro il governo Meloni, silente su Netanyahu. L’altra piazza si è radunata a Porta San Paolo (Piazzale Ostiense), sempre contro il riarmo, sotto le insegne della piattaforma Stop Rearm Europe: Arci, Ferma il Riarmo (che riunisce Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia. Al corteo hanno aderito oltre 480 tra organizzazioni sociali, sindacali e politiche. C’erano Giuseppe Conte ed esponenti Pd a titolo personale, come Arturo Scotto e Marco Tarquinio. Assente Elly Schlein. Del resto, sul riamo il Partito democratico è diviso, con la minoranza riformista pronta ad azzannare la segretaria. “Ogni partito fa sintesi politica al proprio interno”, ha dichiarato Giuseppe Conte. Oggi M5s, Avs e Pd hanno annunciato una mozione parlamentare comune per chiedere al governo la revoca del memorandum d’intesa con Israele. Dalla piazza, gli organizzatori danno i loro numeri: “Siamo oltre 100mila”. Sul Fatto di domani vi racconteremo la piazza e i risvolti politici.


ISRAELE, LA GUERRA PERMANENTE E IL RISCHIO DELL’ARSENALE SCARICO. 2 BOMBARDIERI USA IN GRADI DI TRASPORTARE LA BOMBA BUNKER BUSTER IN VOLO VERSO IL PACIFICO. L’esercito di Israele ha illustrato i successi sul campo nella guerra contro l’Iran: distrutto oltre il 50% dei lanciatori di missili balistici; buona parte dell’altra metà sarebbe intrappolata nei tunnel colpiti tra le montagne iraniane. L’Aeronautica militare ha lanciato nella notte due potenti raid nell’Iran occidentale e centrale. Stamane 5 membri delle Guardie Rivoluzionarie iraniane sono stati uccisi durante un attacco a Khorramabad, nella provincia del Lorestan, 470 k a sud-ovest di Teheran. Israele ha anche rivendicato l’uccisione di due iraniani: il comandante della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie, Behanam Shahriari, e il comandante della divisione palestinese dei Guardiani della rivoluzione, Saeed Izadi. Shahriari avrebbe armato contro Israele Hezbollah, Hamas, Houthi. Izadi avrebbe finanziato e armato Hamas prima degli attacchi del 7 ottobre. “Abbiamo già ritardato la capacità dell’Iran di ottenere una bomba nucleare di almeno due o tre anni – ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar – Non ci fermeremo fino a che non avremo fatto il possibile per eliminare questa minaccia”. Eppure Israele ha più di un motivo per accelerare le operazioni e concludere la campagna militare il più in fretta possibile: in primis, il logoramento dei piloti e dei caccia, costretti a macinare ore di volo ogni giorno. Del resto, per mettere distruggere il sito iraniano di Fordow, con le turbine per l’arricchimento dell’uranio nel sottosuolo roccioso, serve l’aiuto Usa: l’unico Paese con la bomba bunker buster capace di scavare tanto in profondità. Oggi due bombardieri B-2 statunitensi sono decollati dalla base aerea americana di Whiteman (Missouri) verso la base Usa sull’isola di Guam, nel Pacifico, secondo il Times of Israel. Solo i bombardieri B-2 sarebbero capaci di trasportare l’arma letale per il programma atomico iraniano. Sul Fatto di domani vi racconteremo lo stato dell’arte dell’arsenale israeliano.


IRAN, NEW YORK TIMES:”KHAMENEI ACCELERA IL PASSAGGIO DI CONSEGNE CON I VERTICI MILITARI”. PUTIN: “TEHERAN HA DIRITTO AL NUCLEARE CIVILE”. Ali Khamanei accelera i tempi della successione alla guida dell’Iran, mentre Israele non accenna ad allentare la morsa dell’attacco. Lo riporta il New York Times, mentre il leader di Teheran è rifugiato in un bunker dall’inizio del conflitto, 9 giorni fa. I possibili eredi della guida suprema sarebbero tre. Dalla rosa è escluso il figlio Mojtaba, considerato fa tra i favoriti. Secondo la testata americana, il terzetto comprende le più alte cariche militari. Del resto, il cerchio si stringe intorno all’ayatollah, apertamente minacciato di morte da Netanyahu. Intanto, il sito nucleare iraniano di Isfahan è stato nuovamente preso di mira da Israele, all’alba, riporta l’agenzia iraniana Fars. Sul Fatto di oggi vi abbiamo raccontato i rischi anche per la centrale di Bushehr, controllata da Mosca in territorio iraniano. Non solo il pericolo delle radiazioni, in caso di attacco di Israele, ma anche il coinvolgimento russo nel conflitto. Putin prova a dissuadere Israele e preme per il negoziato con l’Iran sul programma nucleare: “Ha diritto al nucleare civile, pronti a fornire aiuto”, ha dichiarato il leader del Cremlino. Intanto il ministro degli esteri di Teheran, Abbas Araghchi, ha avvisato la Casa Bianca che l’Iran risponderà agli attacchi, nel caso gli Usa entrassero nel conflitto al fianco di Tel Aviv. Ma offre anche la sponda della trattativa, dopo l’incontro di ieri a Ginevra con Macron, Starmer e MErz: “Assolutamente pronto per una soluzione negoziata al nostro programma nucleare – ha riferito Araghchi alla Bbc – ma per tornare alla diplomazia, l’aggressione deve cessare”. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca del cronaca del conflitto e i possibili scenari in Iran.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Metalmeccanici al ministero dopo lo sciopero: muro sugli aumenti salariali. Il tavolo convocato dalla ministra del Lavoro Marina Calderone – dopo sciopero di venerdì e l’occupazione della tangenziale di Bologna – si è risolto in un nulla di fatto. Federmeccanica e Assistal sono tornate a ribadire il loro “no” a una ripartenza della discussione sul rinnovo del contratto collettivo, ferma da novembre.

Studio Confartigianato, con le guerre in corso a rischio il 10% dell’export italiano. “I conflitti in Medio Oriente, tra Russia e Ucraina e le tensioni tra India e Pakistan mettono a rischio 61,4 miliardi di esportazioni italiane (su un valore complessivo di circa 620 miliardi, ndr) e il 40,7% del nostro import energetico”. Sono le stime di Confartigianato che ha calcolato i rischi delle crisi geopolitiche internazionali evidenziando che le vendite di prodotti made in Italy verso 25 paesi coinvolti in guerre o in aree a rischio assorbono poco meno del 10% delle nostre esportazioni.

Sfugge a genitori e cade in piscina, grave bambino di 4 anni. Un bambino di quattro anni è ricoverato all’ospedale di Bergano in gravi condizioni dopo essere caduto nella piscina di un parco acquatico. È accaduto a Castrezzato in provincia di Brescia. Secondo quanto ricostruito il bambino è sfuggito al controllo dei genitori ed è caduto in piscina senza sapere nuotare.

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