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il Fatto Quotidiano
17 Ottobre 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

INTIMIDAZIONE AL GIORNALISTA RANUCCI: BOMBA ESPLODE DINANZI ALL’ABITAZIONE, INDAGA L’ANTIMAFIA. Sigfrido Ranucci, conduttore di Report (RAI), ieri sera ha subito un attentato: una bomba è esplosa danneggiando l’auto del giornalista e quella della figlia. Le vetture erano parcheggiate fuori dall’abitazione di Ranucci a Campo Ascolano, frazione di Pomezia, alle porte di Roma. Secondo i primi accertamenti, l’ordigno era stato preparato con un chilo di polvere da sparo compressa, che non aveva un timer; si suppone, dunque, che sia stato attivato con una miccia. Le indagini sono seguite dalla Direzione distrettuale Antimafia: l’ipotesi di reato è danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso (qui gli aggiornamenti in tempo reale). Ranucci aveva presentato pochi giorni fa gli approfondimenti di Report nella nuova stagione; lui stesso ha parlato di “un salto di qualità preoccupante” rispetto alle minacce ricevute in passato. All’attentato è seguita una solidarietà totale nei confronti di Ranucci, a iniziare dal presidente della Repubblica, Mattarella. La Commissione Antimafia ascolterà il giornalista. Il Movimento 5 Stelle ha indetto una manifestazione a Roma, per martedì prossimo. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca e le reazioni a questa intimidazione: il ministro dell’Interno, Piantedosi, ha annunciato che a Ranucci sarà assicurata una maggiore tutela e un’auto blindata.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ZELENSKY ALLA CASA BIANCA. IL VERTICE TRUMP-PUTIN IN UNGHERIA TRA DUE SETTIMANE, BUDAPEST GARANTISCE AL CAPO DEL CREMLINO CHE NON SARÀ ARRESTATO. Il presidente americano Donald Trump ha accolto alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky; quest’ultimo prima dell’appuntamento con il tycoon ha avuto colloqui con diverse azienda americane del settore energetico. Punti focali, le prospettive congiunte su petrolio, gas, energia nucleare. L’Ucraina possiede riserve ricche, ma in gran parte inutilizzate, di minerali essenziali. Zelensky si è poi soffermato con Trump sul tema degli aiuti militari (qui gli aggiornamenti in tempo reale). The Donald però frena sui missili a lungo raggio perchè già guarda al nuovo vertice con il presidente russo Vladimir Putin che, come indicato dal Cremlino “potrebbe aver luogo entro due settimane o poco dopo”. L’Ungheria garantisce che Putin entrerà nel Paese senza conseguenze, nonostante il mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Dall’Unione europea la portavoce della Commissione, Anitta Hipper ribadisce che sul mandato di arresto ci sono “potenziali deroghe che gli Stati membri possono concedere, ma tali deroghe devono essere emesse dagli Stati membri individualmente”. Sul Fatto di domani troverete la cronaca della vista di Zelensky a Washington e le prospettive sul summit a Budapest.


GAZA, HAMAS PROVA A DARE RASSICURAZIONI AGLI USA E ISRAELE SULLA RESTITUZIONE DEGLI OSTAGGI MORTI. LA TURCHIA INVIA IL SUO TEAM PER LE RICERCHE DEI CORPI. BBC SANZIONATA PER UN DOCUMENTARIO “FUORVIANTE” A FAVORE DEGLI ISLAMISTI. Resta aperta la questione dei corpi degli ostaggi non restituiti ad Israele da Hamas, tanto che l’inviato speciale Witkoff auspica che questa operazione sia conclusa quanto prima e che il disarmo di Hamas avvenga in tempi brevi. Tramite intermediari, la fazione armata ha detto agli Stati Uniti che il recupero delle spoglie è ostacolato dall’entità della devastazione della Striscia e a causa della presenza di ordigni inesplosi. La Turchia ha inviato 80 funzionari per le ricerche (qui gli aggiornamenti). Nel frattempo, Hamas chiede a Egitto, Qatar e Turchia di fare entrare gli aiuti a Gaza nelle quantità richieste, l’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni e l’inizio della ricostruzione. Nell’ambito dei media, l’autorità britannica di regolamentazione ha sanzionato la Bbc per un documentario ritenuto “materialmente fuorviante” sulla vita dei bambini a Gaza, poiché non ha rivelato che il padre dell’adolescente narratore ricopriva una carica nell’amministrazione di Hamas. Sul giornale di domani troverete altri approfondimenti sul Medio Oriente e interviste a esperti.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Milano, processo alla ministra Santanchè per la presunta truffa all’Inps: procedimento “congelato” fino a febbraio. È stata sospesa l’udienza preliminare che vede imputata la ministra Daniela Santanchè e altri quattro, tra cui il compagno Dimitri Kunz e due società del gruppo Visibilia, per la vicenda della truffa aggravata all’Inps. La decisione è stata presa dal gup Tiziana Gueli che ha “congelato” il procedimento fino al 20 febbraio, in attesa della pronuncia della Consulta, sul conflitto di attribuzione con la Procura, sollevato dal Senato sull’inutilizzabilità di alcuni atti. La questione è stata posta dai legali della senatrice FdI, Salvatore Pino e Nicolò Pelanda, mentre i pm si sono opposti, affermando che “la complessiva valutazione degli elementi acquisiti nel corso delle indagini e sottoposti alla valutazione del gup” può “condurre al rinvio a giudizio degli imputati”.

Palermo, la figlia di Riina in carcere per estorsione dopo la conferma della Cassazione. Si è consegnata alla stazione dei carabinieri di Villagrazia, a Palermo, Maria Concetta Riina, la figlia del boss di Cosa nostra Totò, accusata di estorsione aggravata, assieme al marito, nell’ambito di una indagine della Dda di Firenze. Ieri sera la Corte di Cassazione aveva rigettato il ricorso, presentato dall’avvocato della donna, contro la decisione del tribunale del Riesame. L’inchiesta riguarda richieste di denaro, seguite da minacce di ritorsioni, avanzata dalla donna e dal marito, che è già detenuto per una truffa, a due imprenditori toscani.

Delitto di Garlasco, annullato il decreto di sequestro ai danni dell’ex procuratore Venditti. Il Tribunale del Riesame di Brescia ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Domenico Aiello, difensore dell’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, con cui chiedeva di annullare il sequestro disposto lo scorso 26 settembre. L’ex magistrato è indagato per corruzione in atti giudiziari perché accusato di aver favorito l’archiviazione nel 2017 di Andrea Sempio, nuovamente indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi. Al magistrato erano stati sequestrati il cellulare, tre computer e due hard disk. Agli inquirenti restano ora due agende.

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