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il Fatto Quotidiano
16 Giugno 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

MEDIO ORIENTE, NETANYAHU RIVENDICA IL CONTROLLO AEREO SUL CIELO DELL’IRAN, COLPITA LA TV DI STATO. IL REGIME: “IL NOSTRO PROGRAMMA NUCLEARE È VIVO”. WALL STREET JOURNAL E REUTERS: “TEHERAN PRONTA A NEGOZIARE”. Bombardamenti incrociati tra Israele e Iran anche oggi. Missili di Teheran hanno centrato la città di Haifa e altre zone residenziali, provocando otto morti e diversi feriti. L’aviazione israeliana martella la capitale iraniana, tanto che il primo ministro Netanyahu ha rivendicato: “Siamo sulla strada per raggiungere i nostri due obiettivi: eliminare la minaccia nucleare e quella missilistica”. Colpita anche la televisione di stato iraniana. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmaeil Baqaei replica a distanza: “Il programma nucleare dell’Iran è vivo”. Testimonianze riportate dall’agenzia Dpa parlano di “ingorghi lungo le strade che portano fuori da Teheran, con più di 15 milioni di abitanti. In molti portano via solo l’essenziale e fuggono nell’est della Repubblica Islamica”. Qui le notizie in tempo reale. Secondo Iran International, media critico con il regime di Teheran, anche l’ayatollah Khamenei e il suo staff avrebbe sondato la possibilità di essere accolto in Russia. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul fronte mediorientale. Per quanto riguarda la fase diplomatica, il Wall Street Journal scrive che l’Iran sarebbe pronto alla de-escalation e a riprendere i negoziati con gli Stati Uniti sul suo programma nucleare per ottenere una fine urgente delle ostilità. Reuters aggiunge che l’Iran ha chiesto al Qatar, all’Arabia Saudita e all’Oman di fare pressione sul presidente Trump per fermare Israele e riprendere il dialogo. In Europa, l‘Alto rappresentante dell’Ue, Kaya Kallas, ha convocato per domani una riunione dei ministri degli Esteri in videoconferenza.


IL RUOLO DEGLI USA: LE FORZE NELL’AREA E L’INIZIATIVA DEM PER LIMITARE LE DECISIONI DI TRUMP. LA NBC: IL VIA LIBERA A ISRAELE È STATO DATO l’8 GIUGNO A CAMP DAVID. Gli Stati Uniti da venerdì scorso hanno spostato navi da guerra nell’area mediorientale e il presidente Donald Trump ha convocato una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale per discutere la situazione. Sono circa 40.000 i soldati americani dislocati nella regione. Il picco era stato raggiunto nell’ottobre 2024 con 43.000 unità, a seguito delle tensioni tra Israele e Iran e degli attacchi Houthi nel Mar Rosso. In fase di allerta restano le portaerei Nimitz e George Washington. Nel timore che Trump possa agire con una delle sue decisioni d’imperio, il senatore democratico Tim Kaine ha presentato una proposta di legge per impedire al presidente di ricorrere alla forza militare contro l’Iran senza l’autorizzazione del Congresso. Le previsioni americane sono quelle di un conflitto che non sarà breve, come ha scritto sul New York Times Daniel B. Shapiro, fino allo scorso gennaio responsabile per il Medio Oriente al Pentagono e ora all’Atlantic Council. La Nbc racconta che il via libera di Trump a Netanyahu è stato dato l’8 giugno dopo il briefing a Camp David con il capo dello stato maggiore aggiunto Dan Caine. Sul giornale di domani potrete approfondire queste tematiche e se è concreta la possibilità che la guerra possa portare ad un cambio di regime in Iran con la caduta dell’ayatollah.


L’INCHIESTA DI PRATO METTE A RISCHIO L’ALLEANZA PD-M5S PER LE REGIONALI. IL PRESIDENTE GIANI: “VOGLIO LEGGERE GLI ATTI”. L’inchiesta sulla sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, potrebbe far saltare l’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle in vista delle prossime elezioni regionali. Il presidente della Toscana, Eugenio Giani rispondendo stamattina ai cronisti ha detto: “Voglio leggere gli atti, poi mi esprimerò con compiutezza”. Sull’alleanza a rischio con i 5 Stelle si è limitato ad affermare di non avere “elementi” per giungere a questa conclusione. Bugetti è finita ai domiciliari: i magistrati ipotizzano che nel 2020, quando era consigliere regionale, abbia avuto l’appoggio da una loggia massonica, usufruendo di 4.000 voti. Secondo le indagini del Ros, Bugetti anche da sindaca avrebbe poi fatto in modo di favorire le attività dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci. Sul giornale di domani potrete leggere a che punto è l’inchiesta di Prato e se questa può compromettere il patto tra Pd e 5 Stelle.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Cassazione, in caso di violenza sessuale il ritardo nella reazione della vittima è “irrilevante”. “La manifestazione del dissenso è irrilevante” ai “fini della configurazione della violenza sessuale”. E su ciò “la giurisprudenza è netta”, perché la sorpresa di fronte all’abuso “può essere tale da superare la contraria volontà”, ponendo la vittima nella “impossibilità di difendersi”. Così scrive la Suprema Corte, dopo il ricorso del sostituto pg di Milano Angelo Renna, che ha disposto, l’11 febbraio, un processo d’appello bis per un ex sindacalista accusato di abusi su una hostess. Il sindacalista era stato assolto perché, dicevano i giudici, la donna in “30 secondi” avrebbe potuto opporsi.

Guerra Russia-Ucraina, l’Ue non è compatta sullo stop al gas russo: in 25 concordi, Ungheria e Slovacchia dicono no. I ministri europei dell’Energia riuniti al Consiglio Ue a Lussemburgo non sono riusciti a trovare un accordo per tagliare le forniture di gas e petrolio dalla Russia. A opporsi sono state Ungheria e Slovacchia. La presidenza di turno, guidata dalla Polonia, ha quindi adottato il testo con il sostegno di 25 Paesi. Domani la Commissione Ue presenterà la sua proposta legislativa.

Varese, omicidio-suicidio in ospedale: a 91 anni spara alla moglie ricoverata e si ammazza. La tragedia è avvenuta ad Angera. L’anziano ha raggiunto la moglie, 86 anni, ricoverata in ospedale e l’ha uccisa sparandogli con una pistola di piccolo calibro. Poi l’assassino ha usato la stessa arma per togliersi la vita. Tra le ipotesi, lo sconforto del novantenne per lo stato di salute della compagna.

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