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GAZA, IN VIGORE IL CESSATE-IL-FUOCO. L’IDF ARRETRA. NETANYAHU: “HAMAS HA ACCETTATO DI LIBERARE GLI OSTAGGI PERCHE AVEVA LA SPADA ALLA GOLA: IL SUO DISARMO DEVE AVVENIRE, CON LE BUONE O LE CATTIVE”. Tregua in vigore nella Striscia di Gaza. Gli Stati Uniti invieranno 200 soldati a garanzia del cessate-il-fuoco. Secondo il presidente americano Trump, entro martedì Hamas rilascerà i 20 ostaggi ancora vivi, su 48; dei morti, gli islamisti devono cercare i resti. In cambio Hamas otterrà 1.700 palestinesi detenuti in Israele (qui gli aggiornamenti in tempo reale). Il media Haaretz scrive che 11 operativi della fazione armata, giudicati colpevoli di omicidio, non saranno liberati: al loro posto ci saranno altrettanti detenuti di Fatah, la maggior parte dei quali non coinvolta in omicidi di israeliani. Il premier Netanyahu ha incontrato la stampa: “A tutti quelli che sostengono che questo accordo si poteva raggiungere prima dico che non è vero: Hamas non ha mai acconsentito a liberare tutti gli ostaggi con l’Idf così ancora profondamente dentro la Striscia. Ora ha accettato l’accordo solo quando ha sentito la spada alla gola. E la spada è ancora lì”. Il primo ministro ha insistito sul fatto che Hamas non dovrà avere più un ruolo nella Striscia: “Stiamo stringendo Hamas da ogni lato in vista delle prossime fasi del piano, che prevede il suo disarmo completo e la smilitarizzazione di Gaza. Se ciò sarà raggiunto in modo pacifico, tanto meglio. Se no, sarà raggiunto con la forza”. Sul Fatto di domani potrete leggere altri approfondimenti su questa fase dello scontro della crisi in Medio Oriente, con cronache da Israele.

IL NOBEL DELLA PACE A MARIA MACHADO, LEADER DELL’OPPOSIZIONE VENEZUELANA. LA CASA BIANCA REPLICA: “IL COMITATO ANTEPONE LA POLITICA”. Il riconoscimento è andato al simbolo dell’opposizione al regime venezuelano di Maduro. Jorgen Watne Frydnes, presidente del Comitato del Nobel per la Pace, ha detto che la figura di Machado “soddisfa tutti e tre i criteri” sulla base delle volontà di Alfred Nobel: “Ha unito l’opposizione del suo Paese. Non ha mai ceduto nel resistere alla militarizzazione della società venezuelana ed è stata risoluta nel suo sostegno per una transizione pacifica alla democrazia. Gli strumenti della democrazia sono anche gli strumenti della pace”. Insomma, Machado “incarna la speranza di un futuro diverso, in cui sono protetti i diritti fondamentali dei cittadini e ascoltate le loro voci, in questo futuro, le persone saranno finalmente libere di vivere in pace”. Sul giornale di domani potrete trovare un ampio servizio su questa scelta e le piccate reazioni di chi invece sosteneva il presidente americano Trump dopo la tregua a Gaza: “Il Comitato ha dimostrato di anteporre la politica alla pace”, ha commentato la Casa Bianca.

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, MOSCA BOMBARDA ANCORA LE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE. KIEV: “DISTRUTTO IL 60% DELLA PRODUZIONE DI GAS”. Un attacco massiccio alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina “che garantivano il funzionamento delle imprese del complesso militare-industriale”. L’operazione, secondo la versione del ministero della Difesa russo, è stata condotta con l’impiego di missili a lungo raggio da terra e dall’aria, compresi gli ipersonici Kinzhal, ed è stata una risposta “agli attacchi terroristici del regime di Kiev contro obiettivi civili sul territorio della Russia”. Secondo fonti citate da Bloomberg, Kiev ha comunicato ai suoi alleati all’inizio di questa settimana che un raid russo nelle regioni di Kharkiv e Poltava, il 3 ottobre, ha distrutto circa il 60% della produzione di gas del Paese. Al momento non sembra ci sia spazio per la diplomazia. Il presidente Putin però ha detto che restano validi “i principi fondamentali discussi in Alaska” nel vertice di Ferragosto, con il presidente americano Donald Trump. Una affermazione che contraddice quella rilasciata appena due giorni fa dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, titolare del dossier Usa, secondo cui “il forte slancio” seguito all’incontro di Anchorage si è “in gran parte esaurito”, per le “azioni distruttive” dei Paesi europei. Sul Fatto di domani potrete leggere le ultime notizie sulla guerra nell’Europa dell’Est.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Trapani, aveva denunciato il ritardo dei referti medici: morta di cancro Maria Cristina Gallo. 19 indagati nell’inchiesta. La vittima, che abitava a Mazara del vallo, aveva 56 anni. Il suo esame istologico fu richiesto nel dicembre 2023 dopo un intervento. L’esito arrivò nell’agosto 2024, quando ormai il quadro clinico era compromesso. Sono diciannove gli indagati nello scandalo dei ritardi nella consegna degli esami istologi all’Asp di Trapani. Otto medici, tre infermieri e sette tecnici di laboratorio a cui la procura contesta i reati in concorso di omissione di atti d’ufficio, morte a seguito di colpa medica e lesioni.
Strage di Fidene, i giudici: “Il Poligono non aveva controlli sui soci e le armi nolleggiate”. “Non vi era alcuna prescrizione o cautela volta a scongiurare che un socio del Poligono, noleggiata la pistola, attraversando il parcheggio, salisse in macchina e andasse via invece di raggiungere le linee di tiro, né erano presenti sul posto metal detector, sbarre, controlli o telecamere”. Lo scrivono i giudici della prima Corte d’Assise di Roma nelle motivazioni della sentenza con cui il 16 aprile scorso hanno condannato all’ergastolo Claudio Campiti, autore della strage di Fidene dell’11 dicembre 2022: furono uccise quattro donne, nel corso di una riunione di condominio.
Bologna, il marito morì di Covid: la moglie costretta a restituire all’assicurazione il risarcimento di 200mila euro. Ribaltando la sentenza di primo grado, la Corte di appello di Bologna ha deciso che una donna, madre di due figli minori e vedova di un uomo morto per Covid nel marzo 2020, dovrà restituire 200mila euro all’assicurazione, che era stata chiamata a pagare il premio. L’uomo lavorava in una concessionaria di automobili. Il tribunale di Parma aveva accolto le tesi del legale della famiglia.
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