Per visualizzare nel browser clicca qui
il Fatto Quotidiano
27 Agosto 2020
Giustizia di fatto

Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto. Lucio Musolino continua a raccontarci il processo ’Ndrangheta stragista che il mese scorso si è concluso a Reggio Calabria con la condanna all’ergastolo di Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone per l’omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo. Questa settimana ci parlerà del ruolo dei servizi deviati nel condizionare la “Falange Armata” che rivendicò gli attentati della stagione delle stragi.
Maria Cristina Fraddosio continua a occuparsi di giustizia e ambiente. In questa puntata le intercettazioni tra l’ex sindaco di destra di Falconara e l’amministratore dell’Api.
Infine l’Insider di Antonella Mascali sulla Corte Costituzionale con il possibile ticket alla presidenza: dopo un anno e mezzo arriverà, Giuliano Amato.

Buona lettura a tutti.

A cura di Antonio Massari

Stato parallelo

’Ndrangheta stragista, il ruolo dei servizi deviati nella “Falange armata” e i “suggeritori” di Gladio

La prima comparsa della “Falange” risale a prima della stagioni delle strage: all’omicidio dell’educatore carcerario Umberto Mormile, delitto consumato vicino Milano, nell’aprile del 1990, per mano di sicari della potentissima cosca calabro-lombarda dei Papalia. Questi avrebbero agito su richiesta di non identificati esponenti dei servizi segreti. E questo per far sì che “per l’opinione pubblica la responsabilità degli attentati fosse di fantomatiche organizzazioni terroristiche. Mentre lo Stato avrebbe capito chi, realmente, era dietro le stragi”.

di Lucio Musolino

I danni dell’uomo

Fumi neri a Falconara, l’ex sindaco e l’Amministratore di Api: “I cittadini sono teste di cazzo”

Le intercettazioni tra amministratori e vertici della raffineria Api dimostrano un disprezzo per le denunce dei cittadini e per le norme. L’azienda avrebbe risparmiato 7 milioni di euro non attuando il piano di contenimento delle emissioni. Tumori oltre ssoglia e inchieste della magistratura di Ancona.

di Maria Cristina Fraddosio

Insider

Presidenza della Corte Costituzionale, il “ticket” tra Coraggio e Giuliano Amato

Il giudice più anziano a prendere le redini della Consulta dovrebbe essere un uomo del Consiglio di Stato. Ma potrà restare in carica solo per un anno e mezzo, poi subentrerebbe l'ex presidente del Consiglio.

di Antonella Mascali

Scopri l'offerta
Per disiscriverti da questa newsletter clicca qui