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4 Novembre 2020
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Torna l’appuntamento con la newsletter A parole nostre, nella quale tentiamo di rompere molti specchi deformanti e di sfatare i pregiudizi sull’universo femminile. Questa settimana vi raccontiamo che esiste un luogo sulla Terra in cui la pandemia diventa un’opportunità per le donne: le Hawaii. Andiamo poi anche in Mozambico, dove attraverso uno sport duro come il rugby le ragazze possono uscire di casa e scoprire la parità di genere.
La nostra rubrica sul marketing sessista questa settimana si trasforma in “Pubblicità progresso”, perché dà conto del divertente spot degli assorbenti Nuvenia “Viva la vulva”, incredibilmente criticato proprio dalle donne.
Attraverso la letteratura, raccontiamo l’orrore del lager croato sull’isolotto di Goli Otok, in cui la nostra protagonista-scrittrice si reca per ritrovare la memoria di suo padre. Tornano, infine, le “Prime donne”: è il turno di Jamie Brewer, l’attrice e modella con la Sindrome di Down che ha conquistato Hollywood.
Buona lettura!
A cura di Silvia D’Onghia
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Mascherine e fiori rossi
L'arcipelago, dove gli effetti della pandemia sono minimi dal punto di vista sanitario ma devastanti per l'occupazione, è stato il primo posto al mondo a varare un “piano di ripresa economico femminista”: assistenza all'infanzia gratuita per le madri lavoratrici, salario minimo di 25 dollari l'ora, creazione di fondi pubblici per gruppi ad alto rischio e 20% dei fondi statali da destinare ai nativi hawaiani
di Michela A.G. Iaccarino
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Sport e diritti
La squadra Rugbio Magoanine B, creata da un'italiana, è frequentata da ragazze (e pochi ragazzi) del quartieri poveri, che hanno così l'opportunità di dedicarsi ad altro rispetto alla cucina, alla cura della casa e dei fratelli. Giocando, imparano le ragioni della parità tra i sessi e iniziano a immaginare un futuro diverso
di Uski Audino
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Pubblicità progresso
Bella e provocatoria la campagna di assorbenti e salvaslip. Eppure i commenti peggiori vengono dall'universo femminile, scandalizzato dalle immagini di conchiglie, marionette e assorbenti macchiati. In Italia esistono oltre cinquanta modi regionali per definire la vagina. L'importante è non chiamarla col suo nome. Figuriamoci rappresentarla con le sue vere sembianze
di Silvia D’Onghia
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Il romanzo
La storia di Esref – padre dell’autrice – spedito nel lager croato di Goli Otok, un isolotto triangolare di roccia calcarea, frustato da bora, salsedine e sole. La colpa? Il rifiuto di abiurare la fede internazionalista, quando la Jugoslavia di Tito si stacca dall’Unione Sovietica di Stalin
di Giuseppe Cesaro
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Prime donne
Aveva il sogno della recitazione, e a 26 anni ha sfruttato l'occasione della vita: un provino per un film di Ryan Murphy. Oggi è un'attrice affermata e anche una modella: nel 2015 ha sfilato sulla passerella della New York Fashion Week
di Angelo Molica Franco
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