Lo stiamo raccontando da tempo: con l’avvento al potere delle destre (ma, per la verità, prima non eravamo messi molto meglio), abortire in Italia è sempre più difficile. Mercoledì scorso vi abbiamo parlato dell’organizzazione internazionale che consente pure alle italiane di ricorrere all’aborto farmaceutico in casa, assistite dalla telemedicina. Oggi torniamo sulla rete creata dalla psicoterapeuta Federica di Martino. Sulla sua pagina Instagram, “Ivg, ho abortito e sto benissimo”, raccoglie le testimonianze e soprattutto aiuta le donne cui non viene garantito facile accesso al Servizio sanitario nazionale. Non solo: come ci illustra nell’articolo che ha scritto per noi, lei stessa si offre di accompagnare fisicamente le donne, persino fuori regione. Perché non restino sole e non vengano annientate dallo stigma della narrazione di governo.
Narrazione che, come abbiamo visto a marzo, ha tolto alle coppie omogenitoriali il diritto di registrare all’anagrafe i propri figli, come figli di entrambi. Federica Crovella ha intervistato la sindaca di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, che – ai limiti della disobbedienza civile – ha deciso di non tener conto della circolare ministeriale. Non solo: è pronta a ricorrere alla Consulta qualora la Procura dovesse impugnare gli atti anagrafici.
Che si sia d’accordo o meno, la maternità surrogata è una realtà. Anche nel nostro Paese. Michela Murgia ha parlato, giustamente, di “utero in affido”. A spiegarci come funziona davvero e qual è il filo rosso che lega Grecia, Inghilterra e Italia, arriva adesso un documentario di Rossella Antinori e Darel Iaffaldano di Gregorio. Sarà presentato a Roma nei prossimi giorni, Maddalena Lai lo ha visto in anteprima per noi.
GUARDA – Maternità surrogata: la distanza tra UK e Grecia, dove è legale
Con Elisabetta Ambrosi ci occupiamo, invece, di diritti e inclusione femminile: l’ultimo report della organizzazione WeWorld scatta una fotografia impietosa della realtà nazionale. La condizione delle donne e dei bambini, sotto numerosi aspetti, è addirittura peggiorata: dalle opportunità economiche alla partecipazione politica, è allarme rosso (pure al Nord).
Per la pagina letteraria, pubblichiamo uno stralcio del nuovo romanzo di Sabina Guzzanti, ANonniMus, da ieri in libreria per HarperCollins: un’opera ambientata in un futuro prossimo, in cui la tecnologia rischia di prendere il sopravvento e in cui lo scontro generazionale si chiude con un divertente ribaltamento dei ruoli.
Torna, infine, la satira pungente di Amalia Caratozzolo. Vi ricordate quando avevate 20 anni e ogni cotta era amore eterno? Bene, sarebbe meglio svegliarsi presto da quell’incubo…
Buona lettura.
A cura di Silvia D’Onghia
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