Pulizia

Vietato dissentire, Erdogan caccia anche il premier

Davatoglu aveva gestito con troppa autonomia le trattative con Berlino (è in buoni rapporti) sui rifugiati

Di Marco Barbonaglia
6 Maggio 2016

Questa è una vostra vittoria. Possa Allah renderci sempre orgogliosi e non farci mai sentire imbarazzati di fronte alla nostra gente”. Così parlava Ahmet Davutoglu, la sera del 1 novembre, nella sua città, Konya, davanti ad un mare di persone sopra le quali sventolavano bandiere con la lampadina gialla, vessillo dell’Akp. Sono passati 6 mesi […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.