Una milanese a Roma per dire a scuola le “parole proibite”

26 Febbraio 2018

Il viso da educanda, quello c’è ancora. Inconfondibile. Lo stesso con cui mi si sedette davanti per l’esame tanto tempo fa, correva l’anno 2009. Sapeva praticamente tutto. Un’espressione buona e disarmante, i libri ordinati e gonfi di segni e di colori. Ci siamo persi di vista e riincontrati, grazie al comune interesse per la criminalità […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.