Un altro classico di Berlusconi: va a processo per corruzione

A Siena c’è un pezzo del Ruby Ter. L’accusa: ha pagato un testimone del “Bunga Bunga”

1 Dicembre 2017

Un’altra ombra sulla condotta di Silvio Berlusconi: sarà processato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari anche a Siena. L’inchiesta è quella sulle testimonianze al processo Ruby che, secondo la procura di Milano, sono state comprate con stipendi e regali lussuosi a favore delle giovani “Olgettine” e di altri frequentatori del Bunga Bunga.

Il troncone principale del processo è rimasto a Milano ma sono stati decisi alcuni stralci per competenza territoriale: come a Torino, dove per Berlusconi è stato chiesto il rinvio a giudizio perché avrebbe pagato la testimonianza di Roberta Bonasia, e a Siena, dove ieri è stato rinviato a giudizio dalla giudice Roberta Malavasi perché nella città toscana si sarebbe consumato il reato per quanto riguarda Danilo Mariani. Si tratta del pianista che accompagnava il menestrello personale di Berlusconi, Mariano Apicella durante le feste. Berlusconi avrebbe pagato Mariani, rinviato a giudizio per falsa testimonianza, così da addomesticare la sua deposizione davanti ai giudici del processo Ruby, a Milano nell’ottobre 2012. Per far dire anche a lui, come ad altre 23 persone coinvolte nell’indagine sulle testimonianze false, che nelle residenze dell’ex premier si svolgevano “cene eleganti”. Sul conto di Mariani sono stati rintracciati bonifici mensili da 3 mila euro effettuati da Berlusconi con una causale, per l’accusa, fittizia: “Rimborsi spesa”. Per Mariani, durante i Bunga Bunga a Berlusconi non è scappato neppure un abbraccio paterno: “Non c’erano contatti fisici con le sue ospiti, solo strette di mano”, disse ai giudici, anche se alcune delle giovani ospiti ballavano “in modo sexy, provocante”.

Il leader di Forza Italia col pianista è stato generoso: nel gennaio 2012 comprò da lui pure una modesta casa a Sarteano, 5 mila anime vicino Siena. C’è pure un video in cui Mariani spiega che Berlusconi ha pagato la casa a un prezzo giusto (non dice quanto), che gli ha fatto senza dubbio un favore, ma non ha comprato così il suo silenzio sulle notti di Arcore (“ci sono state anche mia moglie, mia figlia e mia suocera”).

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