Tra Roma e Bruxelles

Padoan cede all’Ue sui conti Ora deve spiegarlo a Renzi

Il ministro, in cambio di 14 miliardi di flessibilità sul deficit 2016 (già usati), ha promesso manovre pesanti fino al 2019. Il premier, però, non vuole farle

18 Maggio 2016

Jean Claude Juncker, alla fine, ha rispettato i patti. L’Italia ha ottenuto “flessibilità” sul deficit dello Stato pari allo 0,85% del Prodotto interno lordo (in soldi fa circa 14 miliardi). La decisione formale dovrebbe arrivare oggi, ma è un fatto ormai scontato. Il disavanzo italiano, a fine 2016, dovrà dunque attestarsi al 2,3% del Pil […]

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