Peculato d’uso

L’auto blu la usava la moglie: l’indagato resta alla Corte

La Consulta respinge all’unanimità le dimissioni del giurista Nicolò Zanon, inquisito a Roma perché la consorte girava nella vettura con autista quando lui non c’era

Di Antonella Mascali e Valeria Pacelli
14 Marzo 2018

Respinte all’unanimità. La Corte Costituzionale non accetta le dimissioni di Nicolò Zanon – il giudice nominato nel 2014 da Giorgio Napolitano – che ha chiesto di lasciare l’incarico dopo che era circolata, nei giornali, la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per peculato d’uso. Resta in Consulta, quindi, anche se lui stesso ha […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione