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Attentato a Ranucci, l’esplosivo non aveva il timer. Il conduttore ascoltato dai pm: “Cinque tracce per le indagini”

Un ordigno rudimentale ha fatto saltare in aria la vettura del giornalista fuori dalla sua abitazione a Pomezia (Roma). Mattarella: "Severa condanna per l'intimidazione"
Attentato a Ranucci, l’esplosivo non aveva il timer. Il conduttore ascoltato dai pm: “Cinque tracce per le indagini”
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Ranucci: “Quattro o cinque tracce per le indagini”

“Abbiamo delineato con i magistrati un contesto. Ci sono quattro-cinque tracce importanti che però per coincidenza alla fine riconducono sempre agli stessi ambiti. Sono cose molto complesse da provare. Io sto presentando denunce su minacce ricevute dal 2021, quattro in particolare quelle più pesanti. Da quello che so al momento sono tutti fascicoli contro ignoti”. Lo afferma il giornalista Sigfrido Ranucci al termine dell’audizione svolta in Procura a Roma.
Ranucci ha sottolineato di aver “sentito in queste ore la vicinanza dei colleghi e degli amministratori” della Rai: “Credo che sia dai tempi dell’attentato a Maurizio Costanzo che non accadeva una cosa del genere”, ha sottolineato. 

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      Crosetto: “Gesto vile e inaccettabile”

      “Un gesto gravissimo, vile, inaccettabile. Un ordigno ha fatto esplodere l’auto di Sigfrido Ranucci, davanti alla sua abitazione. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma resta la gravità estrema di un atto che colpisce non solo un giornalista, ma la libertà stessa di informare e di esprimersi. A lui e alla sua famiglia la mia piena solidarietà e vicinanza”. Così il ministro Guido Crosetto sul profilo X del ministero della Difesa.

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      Salvini: “Gravità inaudita”

      “Quanto successo a Pomezia è di una gravità inaudita e inaccettabile. Totale solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia”. Lo scrive sui social il vicepremier Matteo Salvini.

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