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Attentato a Ranucci, l’esplosivo non aveva il timer. Il conduttore ascoltato dai pm: “Cinque tracce per le indagini”

Un ordigno rudimentale ha fatto saltare in aria la vettura del giornalista fuori dalla sua abitazione a Pomezia (Roma). Mattarella: "Severa condanna per l'intimidazione"
Attentato a Ranucci, l’esplosivo non aveva il timer. Il conduttore ascoltato dai pm: “Cinque tracce per le indagini”
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Ranucci: “Quattro o cinque tracce per le indagini”

“Abbiamo delineato con i magistrati un contesto. Ci sono quattro-cinque tracce importanti che però per coincidenza alla fine riconducono sempre agli stessi ambiti. Sono cose molto complesse da provare. Io sto presentando denunce su minacce ricevute dal 2021, quattro in particolare quelle più pesanti. Da quello che so al momento sono tutti fascicoli contro ignoti”. Lo afferma il giornalista Sigfrido Ranucci al termine dell’audizione svolta in Procura a Roma.
Ranucci ha sottolineato di aver “sentito in queste ore la vicinanza dei colleghi e degli amministratori” della Rai: “Credo che sia dai tempi dell’attentato a Maurizio Costanzo che non accadeva una cosa del genere”, ha sottolineato. 

Momenti chiave

    • 13:37

      Procuratore Lo Voi: “Indagheremo a fondo, non si torni ai tempi bui”

      “È un atto gravissimo su cui indagheremo a fondo insieme alle forze dell’ordine. Spero si tratti di un episodio isolato che non ci faccia tornare ai tempi bui degli attacchi ai rappresentanti della stampa”. Lo afferma il Procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, commentando l’attentato subito la notte scorsa dal giornalista Sigfrido Ranucci.

    • 13:35

      I figli: “Non abbiamo paura, siamo orgogliosi di papà”

      “Non abbiamo paura. Come si dice, ci sono oneri e onori. Siamo orgogliosi di papà”. Lo dicono i figli di Sigfrido Ranucci, rientrando nell’abitazione a Campo Ascolano, commentando l’esplosione avvenuta ieri sera.

    • 13:34
    • 13:32
    • 13:23

      Conte a casa di Ranucci: “Attentato ci riporta a tempi bui”

      “È un attentato che sconvolge l’opinione pubblica, sconvolge noi e tutti coloro che hanno a cuore la democrazia, il giornalismo d’inchiesta, la libertà di stampa. È un attentato terrificante, che ci riporta ai periodi più bui della nostra storia, che riguarda uno dei giornalisti più esposti, scomodo anche per il potere, vero è che è stato delegittimato a più riprese”. Lo dice Giuseppe Conte, leader del M5s davanti all’abitazione di Sigfrido Ranucci, giornalista di Report, dopo l’esplosione che nella tarda serata di ieri ha distrutto due auto di famiglia. “Oggi siamo qui, con lui – aggiunge – perché questo attentato avrebbe potuto avere esiti tragici. Dobbiamo chiederci se è possibile che chi fa il giornalista d’inchiesta debba essere abbandonato addirittura da chi rappresenta le istituzioni e dovrebbe proteggerlo”.

    • 13:03

      Ue: “Non c’è posto per intimidazioni a giornalisti”

      “Intimidazioni e molestie contro i giornalisti non hanno posto in Europa. Abbiamo letto i resoconti e condanniamo tali attacchi contro i giornalisti e le loro famiglie. Sappiamo che è in corso un’indagine: i giornalisti devono poter svolgere il loro fondamentale lavoro in sicurezza, liberi da minacce e attacchi”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Markus Lammert, interpellato nel corso dell’incontro quotidiano con la stampa sull’ordigno esploso fuori la casa di Sigfrido Ranucci.

    • 12:55

      M5s chiede informativa urgente di Piantedosi

      “Abbiamo appena inviato due lettere ai presidenti del Senato e della Camera per chiedere la convocazione immediata delle conferenze dei presidenti dei gruppi parlamentari, al fine di calendarizzare un’informativa urgente del ministro dell’Interno, in merito al gravissimo attentato subito dal giornalista Sigfrido Ranucci”. Lo affermano i capigruppo M5S Stefano Patuanelli e Riccardo Ricciardi.

    • 12:54

      Le indagini: ordigno artigianale con polvere da sparo compressa

      A provocare l’esplosione che nella tarda serata di ieri ha distrutto la macchina del giornalista Sigfrido Ranucci e quella della figlia davanti alla loro abitazione a Capo Ascolano, sarebbe stato, secondo le prime indagini, un ordigno artigianale caricato con polvere da sparo compressa. La Opel Adam e la Ford Ka parcheggiate di fronte al cancello della casa, anche quello danneggiato, sono state sequestrate. Le indagini dei carabinieri, sul posto insieme ai vigili del fuoco, sono in corso anche con l’analisi dei filmati delle telecamere di zona.

    • 12:53

      I vicini: “Abbiamo sentito le mura tremare”

      “È stata veramente una deflagrazione troppo forte, perché noi abitiamo a due vie di distanza e abbiamo sentito le pareti che tremavano. Poi siamo corsi qua perché mia sorella abita qua”, ha commentato così una vicina di casa del giornalista d’inchiesta Rai, Sigfrido Ranucci, raccontando il boato provocato ieri notte dall’esplosione di un ordigno che era stato posizionato davanti all’abitazione del giornalista. “Qui la sera i ragazzi fanno i fuochi d’artificio, ma questo era proprio forte. Hanno tremato i quadri, le finestre. Ha fatto paura, inizialmente pensavo alle macchine elettriche che vanno a fuoco, ma a una bomba proprio no”, ha aggiunto un’altra vicina.

    • 12:52

      Gasparri: “Totale condanna, si scoprano artefici”

      “Totale condanna dell’attentato e ferma volontà che si scoprano presto gli artefici di questa vicenda”. Lo ha detto il capogruppo di Fi al Senato, Maurizio Gasparri nel corso della trasmissione Restart, su Rai 3 parlando dell’attentato subito ieri notte da Sigfrido Ranucci.