Tel Aviv, deturpato striscione dei famigliari degli ostaggi
Uno striscione appeso su un ponte di Tel Aviv che chiedeva il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza è stato deturpato da graffiti che denunciano gli “assassini di sinistra degli ebrei”, lo riporta l’emittente pubblica Kan. Lo striscione, appeso su un ponte che domina il fiume Yarkon, invitava all’attivismo “finché non verrà liberato l’ultimo ostaggio”. “Le famiglie degli ostaggi hanno accolto la notizia con profondo shock. Gli ostaggi non sono uno strumento politico”, ha affermato l’Hostages and Missing Families Forum, che rappresenta i parenti della maggior parte degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas a Gaza.
Gaza, l’esercito israeliano approva il piano per la nuova offensiva
Il capo di stato maggiore dell’Idf, tenente generale Eyal Zamir, ha approvato le linee generali della prossima offensiva militare per conquistare Gaza City. Lo affermano le stesse forze armate israeliane spiegando che il “concetto principale del piano offensivo dell’Idf a Gaza” è stato discusso durante un incontro che Zamir ha tenuto questa mattina con il General Staff Forum, insieme ad altri ufficiali e rappresentanti dello Shin Bet. Inoltre – viene spiegato ancora – “è stato presentato e approvato il concetto principale del piano per i prossimi passi nella Striscia di Gaza, in conformità con le direttive della leadership politica“.
Il riferimento è all’offensiva ordinata dal governo contro Hamas a Gaza City, che non dovrebbe però iniziare immediatamente. L’Idf ha fatto sapere che Zamir, durante l’incontro, “ha sottolineato l’importanza di migliorare la prontezza delle forze e la preparazione per la chiamata alle armi della riserva, svolgendo al contempo corsi di aggiornamento e fornendo un pò di respiro ai soldati in vista delle prossime missioni”.
Al Jazeera: “Dall’alba uccisi almeno 24 palestinesi”
Dall’alba di oggi le forze israeliane hanno ucciso almeno 24 palestinesi a Gaza, tra cui cinque bambini e cinque richiedenti aiuti: è quanto scrive l’emittente qatarina Al Jazeera, che cita fonti mediche palestinesi e della Mezzaluna Rossa. Fra le vittime, scrive Al Jazeera, 12 persone hanno perso la vita in un attacco aereo israeliano su una casa nel quartiere Zeitoun di Gaza City, secondo una fonte dell’ospedale al-Ahli Arab.
Israele: “320 camion di aiuti umanitari entrati ieri a Gaza”
Circa 320 camion carichi di aiuti umanitari sono entrati ieri nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom e Zikim. Lo ha dichiarato il Coordinatore delle attività governative di Israele. Secondo il Cogat inoltre, tre autocisterne di “carburante Onu destinato al funzionamento di sistemi umanitari essenziali” sono entrate a Gaza. L’Onu ha affermato che ogni giorno devono essere distribuiti almeno 600 camion di aiuti per sfamare i circa due milioni di abitanti della Striscia.
Gaza, il premier neozelandese Luxon: “Netanyahu ha perso la bussola”
Per il primo ministro della Nuova Zelanza, Christopher Luxon, il leader israeliano Benjamin Netanyahu ha “perso la bussola”. Lo riposta Al Jazeera. “Penso che quello che sta succedendo a Gaza sia assolutamente spaventoso. Penso che Netanyahu abbia esagerato. Penso che abbia perso la bussola”, ha detto il primo ministro ai giornalisti. Il premier neozelandese ha definito gli attacchi israeliani a Gaza durante la notte “totalmente, totalmente inaccettabili” e ha affermato che lo sfollamento forzato di persone e l’annessione di Gaza costituirebbero una violazione del diritto internazionale. “Abbiamo denunciato queste cose ripetutamente… e lui semplicemente non ci ascolta”, ha aggiunto il leader.
Luxon ha dichiarato all’inizio di questa settimana che la Nuova Zelanda sta valutando se riconoscere o meno uno Stato palestinese. Lunedì, l’Australia, suo stretto alleato, si è unita a Canada, Regno Unito e Francia nell’annunciare che lo avrebbe fatto in una conferenza delle Nazioni Unite a settembre.