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Trump: “Kiev o Mosca? Non sto dalla parte di nessuno”. Kallas: “La Russia intensifica l’uso di armi chimiche”

Incontro a Pechino tra Lavrov e Xi. Il presidente Usa: “Sono deluso da Putin, ma non ho chiuso con lui”. Washington potrebbe inviare missili Tomahawk a Kiev
Trump: “Kiev o Mosca? Non sto dalla parte di nessuno”. Kallas: “La Russia intensifica l’uso di armi chimiche”
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Ultimatum del presidente Usa a Putin, Medvedev: “Non ci importa”

Solo un “ultimatum teatrale” del quale alla Russia “non è importato niente”. Così il vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, Dmitry Medvedev, ha commentato le parole del presidente Usa Donald Trump, che ha minacciato dazi del 100% alla Russia e ai suoi partner commerciali (tra cui Cina e India) se entro 50 giorni non verrà trovato un accordo di pace per l’Ucraina. Allo stesso tempo Trump ha affermato che Washington continuerà inviare armi a Kiev, ma a spese dei Paesi europei. “Trump ha lanciato un ultimatum teatrale al Cremlino, il mondo è rabbrividito aspettando le conseguenze, la bellicosa Europa è rimata delusa, alla Russia non è importato niente”. ha scritto l’ex presidente russo sul suo account X. 

  • 15:45

    Tajani: “D’accordo con Trump, servono messaggi forti a Putin”

    In Ucraina “vogliamo raggiungere la pace, ma dobbiamo convincere Putin. Ora l’unica soluzione è inviare messaggi forti alla Russia” come “sanzioni e dazi. Dobbiamo inviare armi (a Kiev, ndr). Italia ed Europa stanno inviando armi con l’America”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista a Fox Business. “Abbiamo bisogno di un’unica strategia per la protezione dell’Ucraina e per raggiungere la pace. Ma senza un messaggio forte è difficile avviare i negoziati tra Putin e Zelensky. Questo è il nostro obiettivo. La pace è l’obiettivo finale”, ha aggiunto Tajani, che si è detto “totalmente d’accordo con il presidente Trump. Dobbiamo essere forti in questo momento”.

  • 13:54

    Bannon critica l’invio di armi a Kiev: “E’ una guerra europea”

    Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, ha criticato la decisione del presidente Usa di continuare a inviare armi all’Ucraina e di minacciare la Russia con ulteriori dazi se non verrà raggiunto un accordo per porre fine alla guerra entro 50 giorni. L’Ucraina è una “guerra europea”, ha detto Bannon nel suo podcast War Room, di cui riferisce la Bbc. “L’Ucraina sta diventando molto pericolosa”, ha dichiarato Bannon, “è una guerra europea. Lasciamo che se ne occupi l’Europa, “hanno le risorse. Hanno la manodopera”. “Stiamo per armare persone su cui non abbiamo letteralmente alcun controllo”, ha detto ancora Bannon riferendosi all’Ucraina. “Si tratta di una guerra datata e sanguinosa nelle terre insanguinate dell’Europa, e noi ci stiamo facendo trascinare dentro”, ha affermato ancora.

    La Bbc sottolinea che anche la parlamentare repubblicana Marjorie Taylor Greene, alleata chiave di Trump, ha criticato la decisione del presidente sull’Ucraina: in un’intervista al New York Times, Greene ha affermato che la mossa è in contrasto con quanto promesso agli elettori durante la campagna elettorale. “Non si tratta solo dell’Ucraina, ma di tutte le guerre all’estero in generale e di molti aiuti esteri” ha affermato, “questo è ciò per cui abbiamo fatto campagna elettorale. Questo è ciò che ho promesso anche al mio collegio elettorale. Questo è ciò per cui tutti hanno votato. E credo che dobbiamo mantenere la rotta”.

  • 13:52

    Peskov: “Da Trump parole molto serie su Putin, prendiamo nota”

    Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto “dichiarazioni molto serie che riguardano personalmente il presidente Putin” e la Russia “ne prende nota”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di un briefing, affermando che Mosca si “prende tempo per analizzare attentamente la retorica” di Trump. “Le ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti sono molto serie. C’è qualcosa che riguarda personalmente il presidente Putin”, ha detto Peskov. “Avremo sicuramente bisogno di tempo per analizzare la retorica di Washington”, ha aggiunto.

  • 13:17

    Vice ministro russo: “Nato vuole prolungare guerra e indebolirci”

    Il vice ministro degli Esteri russo, Aleksandr Grushko, ha accusato i paesi della Nato di essere “interessati a prolungare il più possibile” la guerra in Ucraina “per indebolire la Russia” e di non aver esortato il governo ucraino a riprendere i negoziati con Mosca: lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass, secondo cui Grushko ha anche dichiarato che “le forniture di armi” all’esercito ucraino “non sono un contributo alla pace, ma un contributo alla continuazione del conflitto”.

  • 12:35

    Vice ministro russo: “Ultimatum sull’Ucraina inaccettabili”

    La Russia giudica “inaccettabile” qualsiasi ultimatum. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov dopo che ieri il presidente Usa ha dato a Mosca 50 giorni di tempo per trovare una soluzione negoziata del conflitto in Ucraina. Lo riferisce la Tass, la principale agenzia di stampa russa. “Qualsiasi tentativo di presentare richieste, specialmente ultimatum, è inaccettabile per noi”, ha sottolineato Ryabkov.

  • 12:34

    Commissione dell’Europarlamento: “Accelerare ingresso dell’Ucraina in Ue”

    La Commissione Affari Esteri del Parlamento europeo ha approvato una relazione che valuta i preparativi dell’Ucraina per l’adesione all’Unione Europea, con 55 voti favorevoli, 12 contrari e 3 astensioni. Nel testo, gli eurodeputati confermano il loro incrollabile impegno a favore dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, e invitano l’Ue e i suoi Stati membri a lavorare attivamente per mantenere il più ampio sostegno internazionale a Kiev. La commissione dell’Eurocamera raccomanda inoltre alla Commissione europea di avviare i gruppi di negoziato al fine di far progredire il processo di adesione del Paese all’Ue nel modo più rapido possibile. 

  • 12:33

    Cremlino: “Noi pronti a continuare il dialogo con Kiev”

    La Russia è pronta “a continuare il dialogo” con l’Ucraina, un dialogo che Washington “vuole vedere”, mentre l’Europa sembra volere invece “un’escalation delle azioni militari”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che però “Kiev continua a tacere” su una possibile ripresa dei negoziati diretti dopo le due tornate svoltesi a Istanbul. Lo riferisce l’agenzia Interfax. 

  • 10:52

    Berlino: “Le sanzioni contro Mosca non hanno avuto l’effetto sperato”

    L’essere arrivati al diciottesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca “dimostra che gli altri diciassette non hanno avuto l’effetto che speravamo. Ecco perché è importante garantire con determinazione che la Russia venga messa sotto pressione”. Lo ha detto il ministro di Stato per l’Europa presso il ministero degli Esteri tedesco, Gunther Krichbaum arrivando al Consiglio Esteri a Bruxelles. Krichbaum ha poi sottolineato la necessità di avanzare con il percorso di adesione all’Ue dell’Ucraina, aprendo il primo cluster negoziale, quello sui fondamentali, e rimuovendo i veti che ci sono (il riferimento è all’Ungheria, ndr) e che “non sono giustificabili tecnicamente. Dobbiamo andare avanti”. 

  • 10:38

    Media, Trump a Zelensky: “Perché non avete colpito Mosca?”

    Durante una conversazione con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la scorsa settimana, il presidente statunitense Donald Trump gli avrebbe chiesto: “Perché non avete colpito Mosca?”. Al che Zelensky avrebbe risposto: “Possiamo farlo, se ci fornite le armi”. Lo riporta il Washington Post. Trump ha inoltre affermato che l’Ucraina deve esercitare maggiore pressione su Putin, non solo su Mosca ma anche su San Pietroburgo, aggiunge il giornale.  

  • 10:37

    Media, Trump potrebbe dare a Kiev i missili Tomahawk

    Donald Trump ha valutato l’invio a Kiev di missili Tomahawk, capaci di colpire Mosca e San Pietroburgo, secondo il Washington Post, che cita una fonte propria. I Tomahawk non sono inclusi negli attuali pacchetti di aiuti, ma potrebbero esservi in seguito, se Trump decidesse di aumentare la pressione su Putin. Il Wp riporta inoltre che Washington potrebbe autorizzare l’Uraina a usare i 18 missili ATACMS a lungo raggio attualmente nel Paese alla loro massima gittata di 300 km. Kiev potrebbe colpire così basi militari, aeroporti e depositi di rifornimenti nel cuore della Russia. Il pacchetto potrebbe anche includere altri ATACMS. 

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