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“A Gaza almeno 60 morti negli attacchi dell’Idf di oggi”. Londra sanziona i due ministri israeliani Ben Gvir e Smotrich

Secondo Al Jazeera 14 delle vittime di oggi sono state colpite vicino al centro aiuti a Rafah. Commissione d'inchiesta Onu: "Campagna di Israele per annientare la vita palestinese"
“A Gaza almeno 60 morti negli attacchi dell’Idf di oggi”. Londra sanziona i due ministri israeliani Ben Gvir e Smotrich
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Londra sanziona i due ministri israeliani dell’ultradestra, Ben Gvir e Smotrich

Il governo britannico di Keir Starmer ha deciso di sanzionare due ministri israeliani d’ultradestra del governo di Benymin Netanyahu, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, in relazione alla recente nuova escalation nella Striscia di Gaza palestinese e per i progetti di espansione delle colonie in Cisgiordania. Lo anticipano i media del Regno, precisando che le sanzioni sono condivise assieme a tre alleati: Canada, Australia e Nuova Zelanda. 

  • 15:48
  • 15:07

    Londra sanziona i due ministri israeliani dell’ultradestra, Ben Gvir e Smotrich

    Il governo britannico di Keir Starmer ha deciso di sanzionare due ministri israeliani d’ultradestra del governo di Benymin Netanyahu, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, in relazione alla recente nuova escalation nella Striscia di Gaza palestinese e per i progetti di espansione delle colonie in Cisgiordania. Lo anticipano i media del Regno, precisando che le sanzioni sono condivise assieme a tre alleati: Canada, Australia e Nuova Zelanda. 

  • 14:32

    Crosetto: “E’ inaccettabile che si ritardino gli aiuti per Gaza”

    “Una delle cose più assurde di questa guerra è che ci sono problemi anche negli aiuti. Questo non è accettabile. Finora siamo riusciti a portare sempre alla fine quello che volevamo. Quindi: o siamo stati fortunati o bravi”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della conclusione del tour mondiale Vespucci che si celebra in contemporanea con la giornata della Marina a Genova. 

  • 14:31

    Al Jazeera: “Almeno 60 morti oggi in raid Idf a Gaza”. Anche vicino a centro aiuti

    Almeno 60 palestinesi sono morti oggi nei raid dell’Idf a Gaza, tra cui 14 persone nei pressi del centro di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta dagli Stati Uniti, nella parte meridionale di Rafah. Lo riporta al Jazeera. 

  • 14:30

    Fronda di diplomatici inglesi su Gaza: “Governo complice d’Israele”

    Monta la bufera fra i ranghi della diplomazia britannica dopo l’ultima lettera inviata da centinaia di funzionari ai vertici del ministero degli Esteri per protestare contro la linea del governo di Keir Starmer rispetto al sanguinoso scenario della Striscia di Gaza: linea condannata come una forma di “complicità” di fatto con Israele, a dispetto di qualche dichiarazione recente dai toni più duri, a causa della scelta di continuare a fornire allo Stato ebraico armamenti britannici usati anche nei raid dell’Idf contro il territorio palestinese.

    La lettera di contestazione, la quarta del genere dal 2023, è stata sottoscritta questa volta da circa 300 diplomatici. Inviata al ministro David Lammy in persona, è stata seguita nelle ultime ore dalla risposta trasmessa a tutti i firmatari da due dei più alti dirigenti amministrativi del Foreign Office, sir Oliver Robbins e Nick Dyer. Risposta nel cui testo – visionato dalla Bbc che ne ha svelato i contenuti – si sfidano i dissidenti a “dimettersi“, come via d’uscita “onorevole”, in caso di ” disaccordo profondo con qualunque politica del governo”.

    Una replica accolta come “oltraggiosa” e arrogante da diversi diplomatici citati dalla stessa Bbc, stando ai quali il Regno Unito non può limitarsi a iniziative o dichiarazioni poco più che simboliche di critica al governo di Benyamin Netanyahu di fronte a un alleato come Israele che continua a mostrare “un estremo disprezzo del diritto internazionale”. Il Foreign Office, a livello ufficiale, sostiene da parte sua che il governo è impegnato a “rispettare rigorosamente” la legge interna e internazionale in relazione alle forniture di armi e agli altri rapporti con gli israeliani; anche se nei mesi scorsi sono filtrati sui media i dubbi sollevati al riguardo nell’ambito di pareri legali riservati consegnati all’esecutivo dagli uffici competenti.

  • 14:28

    L’Idf “invita” gli abitanti di Gaza nord a evacuare verso sud

    L’esercito israeliano ha invitato i residenti di diversi quartieri della Striscia di Gaza settentrionale a evacuare, dove i suoi soldati stanno operando “con grande forza” contro il movimento islamista palestinese Hamas. Le forze israeliane “risponderanno con fermezza a qualsiasi atto terroristico o attacco missilistico”, ha scritto il portavoce in lingua araba dell’esercito, Avichay Adree, sul suo account X. “Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente a sud, verso i rifugi di Gaza City”, ha aggiunto. 

  • 14:28

    Il Convoglio umanitario magrebino per Gaza entrato in Libia

    Il “Convoglio della Resistenza” (al-Soumoud), partito ieri da Tunisi, ha superato il valico con la Libia di Ras Jedir ed ha iniziato la seconda fase, ovvero la marcia in direzione di Tripoli. Lo ha annunciato il “Coordinamento congiunto per la Palestina” organizzatore dell’iniziativa che si propone di raggiungere la Striscia di Gaza via terra attraverso Libia ed Egitto, nel contesto della “Global March to Gaza“, una mobilitazione internazionale che coinvolge attivisti da oltre 30 paesi, tra cui l’Italia, per chiedere la fine dell’assedio israeliano e l’apertura di corridoi umanitari. La colonna è formata da circa 300 veicoli, tra cui nove pullman, mezzi leggeri e quindici camion carichi di aiuti umanitari – per un totale di circa 40 tonnellate di materiale medico, tende e generi alimentari. Vi prendono parte oltre 1.700 volontari e attivisti, provenienti principalmente dalla Tunisia, ma anche da Algeria, Libia e Mauritania. Resta in sospeso il nulla-osta da parte delle autorità egiziane per l’ingresso a Rafah, dove convergeranno anche altri convogli provenienti da Europa e Medio Oriente nell’ambito della “Global March to Gaza”. 

  • 14:27

    Onu: “Gli attacchi di Israele danneggerano le generazioni presenti e future”

    “Gli attacchi di Israele alla vita educativa, culturale e religiosa del popolo palestinese danneggeranno le generazioni presenti e future, ostacolando il loro diritto all’autodeterminazione”, afferma Pillay in un comunicato stampa.

    Secondo la Commissione indipendente, Israele ha annientato il sistema educativo e distrutto oltre la metà dei siti religiosi e culturali nella Striscia di Gaza, nell’ambito di “attacchi diffusi e incessanti contro il popolo palestinese”.

    La Commissione, istituita dal Consiglio Onu per i Diritti umanai nel 2021, sottolinea che Israele ha utilizzato attacchi aerei, bombardamenti, incendi e demolizioni controllate per danneggiare e distruggere oltre il 90% degli edifici scolastici e universitari di Gaza, creando condizioni tali da rendere impossibile l’istruzione. “Oltre 658.000 bambini a Gaza non hanno frequentato la scuola per 20 mesi” e “uccidendo civili che si rifugiavano in scuole e siti religiosi, le forze di sicurezza israeliane hanno commesso il crimine contro l’umanità di sterminio”, si legge nel comunicato. 

    La Commissione ritiene che tali atti siano indicativi dell’intenzione delle forze israeliane di distruggere queste strutture per limitare l’accesso dei palestinesi all’istruzione a lungo termine. La Commissione ha riscontrato un caso in cui anche l’ala militare di Hamas aveva utilizzato una scuola per scopi militari. Anche in Cisgiordania il sistema educativo ha sofferto e le forze israeliane hanno condotto attacchi contro siti culturali e religiosi, azioni che tendono a minare “l’identità collettiva dei palestinesi”, osserva Pillay. Il rapporto sarà presentato al Consiglio per i diritti umani il 17 giugno. 

  • 14:25

    Onu: “Campagna di Israele a Gaza per annientare la vita palestinese”

    Segnali sempre più numerosi indicano che “Israele sta conducendo una campagna concertata per annientare la vita palestinese a Gaza”: è la denuncia del presidente della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Navi Pillay. In nuovo rapporto pubblicato oggi a Ginevra, Pillay afferma che gli attacchi israeliani contro siti educativi, religiosi e culturali nei territori Palestinesi occupati costituiscono “crimini di guerra e il crimine di sterminio contro l’umanità”.

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