Trump a Davos: “L’Ucraina è pronta a un accordo. Vorrei incontrare presto Putin. Il Green Deal? Un bluff. In carbone è una buona risorsa”

Aggiornato: 21:42

  • 12:47

    Il primo viaggio da presidente a Riad, come nel 2017

    Lo ha chiamato congratulandosi, e probabilmente quella è stata la prima conversazione che ha avuto con un leader straniero da quando si è insediato alla Casa Bianca. E Donald Trump, in cambio del ritorno in Arabia Saudita ome suo primo viaggio all’estero, ha ottenuto dal principe ereditario Mohammed bin Salman la promessa di 600 miliardi di dollari di investimento negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni.

  • 12:11

    10 mila agenti al confine: il piano di Trump per blindare la frontiera col Messico

    Il piano del presidente, rivelato dal Washington Post, dopo che il ministro della Difesa ad interim, Robert Salesses, ha annunciato già il primo di una serie di dispiegamenti, parla di 10mila militari posizionati sul confine meridionale con l’obiettivo di sostenere gli agenti della Border Patrol a blindare la frontiere, negando ai migranti il diritto di chiedere asilo per un non specificato rischio sanitario, sostenendo che hanno attraversato Paesi dove vi sono malattie contagiose.

  • 11:50

    L’ambasciatore per l’Unione europea è un ex direttore generale di fast food

    Nel 2017 il presidente avrebbe voluto Puzder segretario del Lavoro, ma il candidato si era ritirato ancor prima del voto sulla nomina. Ora sarà ambasciatore in Ue

  • 11:38

    Zelensky: “Colloqui con Putin se Trump fornirà garanzie”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto all’agenzia Bloomberg che potrebbe avere colloqui con il presidente russo Vladimir Putin se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fornirà all’Ucraina garanzie di sicurezza. La dichiarazione è stata rilanciata dalla Tass

  • 11:37

    Inviato di Trump a Davos: “Ue al massacro se non aumenta la spesa Nato”

    L’Europa andrà “al massacro in America” se c’è un segretario generale della Nato che chiede di estendere l’ombrello militare della Nato all’Ucraina mentre molti membri dell’Alleanza non pagano “la loro parte”, con la conseguenza che gli americani sono i soli a pagare. Lo ha detto l’inviato speciale di Donald Trump, Richard Grenell, durante un panel del Forum economico mondiale di Davos con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Grenell ha lanciato una frecciatina proprio a Rutte, citando l’Olanda, Paese di provenienza del segretario generale, fra i Paesi che “non pagano abbastanza”. 

  • 11:02

    Cremlino: “Pronti a un dialogo rispettoso con gli Usa”

    La Russia rimane pronta a “un dialogo paritario e reciprocamente rispettoso” con gli Usa, come quello che “ha avuto luogo durante la prima presidenza di Trump“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Aspettiamo segnali, che ancora non sono stati ricevuti”, ha aggiunto il portavoce, citato dall’agenzia Ria Novosti.  

  • 10:53

    Trump: “Se non avessi vinto gli Usa sarebbero morti”

    “Sono davvero convinto che se non avessi vinto le elezioni gli Stati Uniti sarebbero stati persi per sempre”. Lo ha detto Donald Trump nella sua prima intervista da presidente su Fox News. “Tutti i problemi che ha l’America in questo momento sono risolvibili: con impegno, lavoro e soldi”, ha aggiunto il tycoon nello Studio ovale. 

  • 10:48

    La vescova Budde: “Non chiedo scusa a Trump”

    La vescova di Washington, Mariann Budde, che ha sfidato Donald Trump implorandolo di avere “misericordia” verso gay e migranti, non cede alle pressioni del presidente americano. “Non chiederò scusa per aver chiesto misericordia per gli altri”, ha detto la Budde in un’intervista alla rivista Time. “Non odio il presidente Trump. Mi sforzo di non odiare nessuno, e oserei dire che non appartengo nemmeno alla ‘sinistra radicale’, qualunque cosa ciò significhi. Non è quello che sono”, ha chiarito la vescova. 

  • 10:46

    Trump: “C’è chi vuole comprare TikTok negli Usa”

    TikTok resterà in circolazione, c’è gente negli Stati Uniti che la vuole comprare”, ha detto ancora a Fox News. Alla domanda sui timori che l’app sia utilizzata dal governo cinese per spiare i cittadini statunitensi, il presidente americano ha risposto minimizzando che “si può dire lo stesso di tutto ciò che è prodotto in Cina. I nostri telefoni – ha aggiunto Trump – sono fabbricati in Cina”.  

  • 10:45

    Cremlino: “Minacce di sanzioni da parte di Trump? Nulla di nuovo”

    Il Cremlino non vede nulla di nuovo nelle minacce di Donald Trump di imporre nuove sanzioni e dazi alla Russia se non metterà fine al conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, sottolineando che già durante il suo primo mandato Trump “è stato il presidente che più spesso ha fatto ricorso a metodi sanzionatori”. “Questi metodi gli piacciono, o almeno gli sono piaciuti durante la sua prima presidenza”, ha aggiunto Peskov, citato dall’agenzia Interfax.