Esplosione in un caffè a San Pietroburgo: morto il blogger nazionalista russo Tatarsky. L’ordigno nascosto in una statuetta regalo – diretta

Una bomba al tritolo (video) ha ucciso il noto blogger militare pro-Cremlino (chi era). Feriti in 25. Il ministero degli Esteri di Mosca lo omaggia: "L'Occidente si preoccupa per i giornalisti ma tace su di lui". Telefonata tra il segretario di Stato Usa Blinken e l'omologo russo Lavrov

Aggiornato: 16:49

  • 11:37

    Kiev: “I russi hanno lasciato alcune posizioni a Donetsk per un attacco più potente a Verkhnetoretsky”

    L’esercito russo è stato costretto a ritirarsi da alcune posizioni in direzione di Donetsk, dove le truppe ucraine stanno installando posizioni difensive: ha reso noto alla tv pubblica ucraina il capo del centro stampa delle forze militari di Kiev, Aleksey Dmitrashkovsky, citato dai media locali. “Il nemico si è ritirato da alcune posizioni in direzione di Donetsk,”, ha affermato, “sta subendo perdite significative”. Allo stesso tempo, l’intelligence ucraina indica un accumulo di attrezzature militari russe nell’area di Verkhnetoretsky: “Vuol dire che intendono lanciare operazioni militari più potenti in questa direzione”.

  • 10:26

    Autorità ucraine: “Colpi di mortaio sul camion del latte a Sumy, due vittime”

    Colpi di mortaio sparati dall’esercito russo hanno colpito questa mattina la regione di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale, uccidendo due civili. Lo riferisce l’amministrazione militare regionale citata dai media ucraini. “Alle 5 del mattino, colpi di mortaio russi hanno colpito un camion del latte in uno degli insediamenti della comunità di Novoslobodskaya. Due persone sono state uccise, l’autista del camion del latte e lo spedizioniere”, rende noto l’amministrazione aggiungendo che anche la comunità di Krasnopol è finita sotto il fuoco russo.

  • 10:19

    Esplosioni a Melitopol (occupata dai russi). Colpito un deposito

    Esplosioni a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, occupata dall’esercito russo: lo rende noto il sindaco della città in esilio Ivan Fedorov, citato da Unian. “Domenica esplosiva per gli occupanti a Melitopol. Ci sono deflagrazioni in città”, ha scritto su Telegram, aggiungendo che al momento è da chiarire che cosa esattamente “stia bruciando”. Secondo il sito di notizie locali Ria-Melitopol l’esplosione ha colpito un deposito nell’area della stazione ferroviaria. “Per la terza volta in una settimana, qualcosa è esploso in quella zona”, ha commentato Fedorov.

  • 10:17

    Presidenza russa all’Onu, Borrell: “L’Ue si opporrà a qualsiasi abuso”

    L’Unione Europea “si opporrà a qualsiasi abuso” da parte della Russia da ieri alla presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha dichiarato su Twitter il capo della diplomazia Ue Josep Borrell. “L’arrivo della Russia alla presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è degno di un pesce d’aprile”, ha commentato. “Nonostante sia un membro permanente del Consiglio di Sicurezza, la Russia continua a violare l’essenza stessa del quadro giuridico delle Nazioni Unite”, ha aggiunto. La prima riunione del Consiglio di Sicurezza sotto la presidenza russa si terrà lunedì mattina, ma si tratterà solo delle consuete discussioni a porte chiuse sul programma di lavoro del mese. Seguirà, come di consueto, una conferenza stampa del nuovo presidente dell’organismo, l’ambasciatore russo Vasily Nebenzia.

  • 10:06

    Report dei Servizi inglesi: “L’abuso di alcol causa di una parte delle perdite russe in guerra”

    La Russia ha avuto fino a 200mila tra soldati morti e feriti nell’invasione dell’Ucraina: una percentuale minore ma significativa di queste perdite è dovuta all’abuso di alcol da parte delle truppe e non a cause legate al combattimento. Lo afferma l’ultimo report dell’intelligence del ministero della Difesa britannico pubblicato su Twitter. Il 27 marzo scorso un canale di notizie russo su Telegram ha riportato un numero “estremamente elevato” di incidenti, crimini e morti legati al consumo di alcol tra le forze russe in Ucraina. I comandanti russi ritengono che l’abuso di alcol sia particolarmente dannoso nei combattimenti.

  • 09:26

    Medvedev: “Zelensky punito da Dio per azioni contro il clero”

    Secondo il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affronterà non solo il giudizio umano ma anche quello di Dio per le azioni contro il clero filorusso del monastero delle Grotte di Kiev. Lo riporta la Tass. “Sono sicuro che si troveranno non solo davanti a un tribunale umano, ma soprattutto davanti al suo (di Dio) tribunale. E saranno puniti per tutto ciò che hanno fatto”, ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram il giorno dopo che le autorità giudiziarie ucraine hanno posto agli arresti domiciliari il metropolita filorusso Pavel del monastero delle Grotte di Kiev.

  • 09:26

    Kiev: “La guerra ha provocato la morte di 262 atleti ucraini”

    La guerra della Russia ha causato la morte di 262 atleti ucraini e distrutto 363 impianti sportivi, ha dichiarato il ministro dello sport di Kiev Vadym Huttsait, come riporta il Guardian. Incontrando il presidente della Federazione internazionale di ginnastica Morinari Watanabe, Huttsait ha affermato che nessun atleta russo dovrebbe essere ammesso alle Olimpiadi o ad altre competizioni sportive: “Sostengono questa guerra e partecipano a eventi organizzati a sostegno di questa guerra”, ha detto Huttsait, le cui affermazioni sono state pubblicate sul sito web del presidente Volodymyr Zelenskiy. Il Comitato Olimpico Internazionale ha raccomandato il graduale ritorno degli atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali come neutrali. 

  • 09:25

    Putin: “Nonostante le sanzioni, successo dei nostri programmi”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato al leader bielorusso Alexander Lukashenko le congratulazioni per il Giorno dell’Unità dei Popoli della Russia e della Bielorussia, osservando che, nonostante le sanzioni, la Russia e la Bielorussia stanno coordinando efficacemente i loro sforzi sulla scena internazionale. Il messaggio è stato pubblicato sul sito del Cremlino e citato dalle agenzie russe. “Caro Alexander Grigoryevich, ti prego di accettare le mie più calorose congratulazioni per il Giorno dell’Unità dei Popoli di Russia e Bielorussia. Nonostante una pressione senza precedenti di sanzioni dall’esterno, coordiniamo efficacemente i nostri sforzi nell’arena internazionale, nella difesa e nella sicurezza, attuiamo con successo programmi volti a rafforzare la sovranità finanziaria ed economica, scientifica e tecnologica”, si legge nel messaggio di Putin. Il leader russo ha inoltre sottolineato che la Russia e la Bielorussia stanno espandendo costantemente la cooperazione reciprocamente vantaggiosa, migliorando vigorosamente i meccanismi dello Stato dell’Unione. Putin si è detto fiducioso di rafforzare ulteriormente i legami tra i popoli fratelli.

  • 09:24

    Kiev: “Piano per liberare Crimea, abbattere ponte di Kerch”

    Il piano dell’Ucraina per liberare la Crimea occupata dai russi prevede in particolare due passaggi: rimuovere il ponte di Kerch (simbolo dell’annessione, crollato in parte a ottobre per l’esplosione di un camion-bomba) e limitare i diritto dei filorussi e collaborazionisti. Lo riferisce Rbc-Ucraina citando il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza di Kiev Oleksiy Danilov. Secondo il segretario, sono 12 i passi importanti nel piano ucraino per riprendere la Crimea.

  • 09:23

    Il nazionalista russo Girkin: “Mosca vicina alla sconfitta”

    In un video pubblicato su Telegram, il nazionalista russo Igor ‘Strelkov’ Girkin, insieme con il fautore della guerra in Ucraina Maksym Kalashnikov e il separatista Pavlo Gubarev, ha avvertito che la Russia è sull’orlo della sconfitta militare. Lo riporta l’agenzia di stampa Unian. I tre hanno affermato che avrebbero “impedito la resa” anche dando vita al “Club of Angry Patriots” (il Club dei patrioti arrabbiati) e hanno pubblicato il loro manifesto. “Non ho paura di dire che ci stiamo avvicinando alla sconfitta militare”, ha detto Girkin nel video. Girkin è l’ex ministro della Difesa dell’autoproclamata repubblica del Donetsk, soprannominato Strelkov, il fuciliere o “sparatutto”.