Camera, la diretta – Meloni: “Lo spazio per il cessate il fuoco in Ucraina è limitato”. Conte: “Italia sovrana? Così è acquiescente agli Usa”

Via libera di Montecitorio alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio europeo. La premier contro Bruxelles sull'energia: "Tarda ad affrontare una situazione per noi epocale"

Aggiornato: 17:58

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    14:07

    Meloni in Aula alla Camera: “Ue abbia un ruolo più incisivo”

    L’Europa deve avere “un ruolo più incisivo” nella crisi ucraina. Sul fronte energetico deve ricalibrare la risposta contro la speculazione, “insoddisfacente e inattuabile”. E sul dossier immigrazione deve “passare dal dibattito sulla redistribuzione a quello sulla difesa comune dei confini esterni dell’Ue”. Giorgia Meloni indica i tre nodi principali da affrontare a Bruxelles, intervenendo alla Camera in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì, con un intervento incentrato sull’approccio del suo governo, che punta ad “avere più Europa in Italia, piuttosto che più Italia in Europa”.

    Qualche scintilla all’inizio delle comunicazioni (cominciate con 20 minuti di ritardo rispetto al programma) quando alle lamentele di Roberto Giachetti (“Siamo trattati da camerieri”), Meloni si è giustificata: “È per il traffico. Non ho detto che è colpa di Gualtieri, poi ognuno trarrà le sue conclusioni”. E poi in coda alla replica, quando ha definito “solo propaganda” le tesi di chi dice che “la soluzione per la pace è fermarsi”. “Lo spazio di manovra per il cessate il fuoco appare oggi assai limitato ma l’Italia appoggerà in ogni caso gli sforzi in proposto” ha spiegato la premier, secondo cui due sono le vie per arrivare alla pace: la resa dell’Ucraina, “ma quella sarebbe una invasione”; o lo “stallo” sul campo, che potrebbe spingere Mosca a “venire a più miti consigli”. Come fatto ieri nel G7, Meloni ha difeso il sostegno militare a Kiev e le sanzioni a Mosca: “Non dobbiamo consentire che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l’Europa, come già sta facendo con il gas e il petrolio”.

    Sulla crisi energetica, “siamo pronti a fare tutto quello che c’è da fare per fermare la speculazioni”, la promessa di Meloni, convinta però che “gli unici interventi davvero efficaci e risolutivi debbano arrivare dall’Ue“, che “è in ritardo su una situazione epocale”. A guidare la trattativa ora “sono i Paesi considerati non sovranisti”, ha notato Meloni, secondo cui “andare in ordine sparso, pensando che chi è più forte economicamente possa salvarsi, se necessario a scapito degli altri”, non è solo “un’illusione”. “Tradirebbe” l’idea di Europa “decantata in questi anni”, ha sottolineato la premier, aggiungendo che “la maggioranza” dei 27, Italia inclusa, chiede “un tetto dinamico al prezzo del gas e dell’energia”.

    Sul fronte interno Meloni ha rivendicato di aver messo in sicurezza la raffineria siciliana Isab-Lukoil, “uno dei tanti dossier finora irrisolti”. Da Bruxelles, Roma si aspetta “uno sforzo per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese“. Mentre sono potenzialmente “distorsivi e discriminatori” verso le aziende europee gli effetti del piano anti-inflazione varato dagli Stati Uniti. L’Italia punta anche a inserire nelle conclusioni del Consiglio europeo un segnale di condanna per le sentenze capitali in Iran: “L’uso della forza contro dimostranti pacifici, contro le donne è ingiustificabile e soprattutto inaccettabile”, ha detto la presidente del Consiglio, applaudita da tutta la Camera.

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  • 20:02

    Armi Ucraina: approvate risoluzioni maggioranza, Pd e Azione-Iv

    Via libera dell’Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza e a quelle del Pd e di Azione-Italia viva – su cui c’era il parere favorevole del governo – sulla prosecuzione dell’invio di aiuti militari in Ucraina. Respinte invece le risoluzioni di M5s e Alleanza Verdi-Sinistra. 

  • 18:48

    Crosetto: “Non è facile essere definito guerrafondaio”

    “L’invio di armi è “una scelta difficile, anche per chi la prende. Non è facile per chi verrà accusato di essere guerrafondaio, venditore di armi. Sapete con che sofferenza o fastidio uno legge sui giornali queste cose. Che non tengono conto di quello che sono stati i 59 anni della sua vita”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto durante le comunicazioni in Aula alla Camera sulla proroga dell’invio di armi all’Ucraina.

  • 18:46

    Evi (Avs): “No all’invio delle armi all’Ucraina”

    “L’invio di armi all’Ucraina dopo 10 mesi guerra non ha portato alla fine del conflitto ma ad una guerra di logoramento, mentre nessun percorso negoziale è stato individuato dall’Europa che abdica al proprio ruolo diplomatico. Ad aprile l’Europarlamento votò a favore di un embargo totale sui combustibili fossili provenienti dalla Russia, ma i Governi hanno poi disatteso questa indicazione. Per queste ragioni noi oggi votiamo contro la mozione del governo Meloni che insiste nella via della guerra e della negazione della trasparenza. Infatti, contrariamente a quanto avviene in Germania, ad esempio, l’opinione pubblica italiana non sa quali armi noi stiamo inviando, un atto che di fatto ci schiera nel conflitto. Per noi la via è quella non delle armi ma della diplomazia e dello stop totale all’importazione di tutte le fonti energetiche fossili”. Lo ha detto Eleonora Evi, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, co-portavoce di Europa Verde.

  • 18:44

    Crosetto: “L’obiettivo italiano è arrivare a un tavolo di pace”

    “Che cos’è l’approccio italiano alla guerra? Non è certo fare l’elogio della guerra o perseguire la guerra. L’obiettivo finale, lo spirito di ogni governo italiano, del nostro come di quelli passati, è di arrivare a un tavolo di pace, fare finire la guerra e la violenza. In buona sostanza, l’approccio italiano è di fare quello che ci obbliga e ci invita a fare, anche se non volessimo farlo, la nostra Costituzione perché le nostre forze armate non nascono per essere utilizzate come strumento per imporre qualcosa ad altre nazioni”. Lo ha detto il ministro alla Difesa Guido Crosetto in sede di replica nel dibattito sull’Ucraina al Senato spiegando in cosa consiste “lo spirito italiano” davanti a una guerra. “Le nostre forze armate nascono per difendere l’Italia e il suo suolo, per aiutare le popolazioni in caso di calamità naturale e per contribuire alle operazioni internazionali di pace, come abbiamo sempre fatto negli ultimi vent’anni”, ha continuato.

  • 18:43

    Crosetto alla Camera: “Non è vero che la diplomazia è ferma”

    “Non è vero che in merito alla guerra in Ucraina la diplomazia sia ferma“. Lo ha detto nell’Aula della Camera il ministro della Difesa Guido Crosetto replicando al dibattito sull’Ucraina. “E’ sottintesa l’attenzione di questo Parlamento, di ognuno di noi, rispetto alle conseguenze della guerra. Nel lavoro quotidiano c’è il tentativo di fermare questa crisi. Non è vero che la diplomazia è ferma, che esiste un solo canale. Ogni giorno ci sono nazioni che si impegnano. Se abbiamo ottenuto risultati, pensate al grano e ai fertilizzanti“, è perchè c’è stato questo sforzo, ha concluso.

  • 17:32
  • 15:01

    Meloni: “Sull’energia l’Ue tarda ad affrontare una situazione per noi epocale”

    Sull’energia l’Ue “tarda a affrontare una situazione che per noi è epocale, strategica, non per l’Italia, ma per l’Europa, nella sua capacità di dar risposte e muoversi come attore politico globale. Oggi abbiamo difficoltà, perché la difesa degli interessi di alcuni stati nazionali, segnatamente non quelli sovranisti, manda avanti la trattaiva”. Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nelle repliche alla Camera alle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

  • 14:55

    Premier in ritardo, scontro in Aula Giachetti-Meloni

  • 14:49

    Meloni in Senato per consegnare il testo delle comunicazioni

    La premier Giorgia Meloni è arrivata in Senato per la consegna del testo delle Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2022. La presidente interverrà domattina nell’Aula di palazzo Madama.