Ucraina, la diretta – Putin: “Accordo inevitabile, operazione speciale da avviare prima”. La minaccia di tagliare la produzione di petrolio

Incontro tra diplomatici russi e americani a Istanbul. Per il presidente russo possibili altri scambi di prigionieri. Kiev: "Si rammarica di non aver avviato prima il genocidio". Condannato a 8 anni e mezzo Yashin, oppositore russo che denunciò il massacro di Bucha

Aggiornato: 13:01

  • 17:44

    Putin: “Inaspettate e deludenti le parole dell’ex cancelliera tedesca Merkel su accordi Minsk”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha definito inaspettate e deludenti le parole dell’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, secondo cui gli accordi di Minsk del 2014 per porre alla guerra nell’Ucraina orientale sono stati firmati per dare a Kiev il tempo di prepararsi a uno scontro militare con la Russia. “Francamente parlando, non mi aspettavo di sentirlo dall’ex cancelliera federale”, ha dichiarato Putin citato da Tass, “mi è sembrato che la leadership tedesca si sia sempre sinceramente adoperata per un accordo sui principi su cui abbiamo concordato, che sono stati raggiunti anche all’interno del quadro del processo di Minsk”. 

  • 17:43

    L’Ue: “La Russia rilasci condizioni Ilya Yashin e tutti gli altri prigionieri politici”

    Un tribunale di Mosca ha condannato oggi il politico russo Ilya Yashin a 8,5 anni di carcere per aver denunciato le atrocità commesse dalle forze armate russe contro i civili ucraini a Bucha. La cosiddetta legge russa sulle “fake news”, utilizzata nel caso di Yashin, mira a censurare e a mettere a tacere le voci indipendenti, impedendo loro di mettere in discussione, criticare e riportare i fatti sulla guerra di aggressione non provocata, ingiustificata e illegale della Russia contro l’Ucraina. La decisione odierna del tribunale è politicamente motivata e inaccettabile. L’Ue invita le autorità russe a rilasciare immediatamente e senza condizioni Ilya Yashin e tutti gli altri prigionieri politici in Russia. 

  • 17:41

    Ucraina, l’Ue: “Anche corte ibrida per giudicare i i presunti crimini di guerra”

    Il tribunale speciale è un’opzione per giudicare un giorno i presunti crimini di guerra commessi dai russi in Ucraina ma non è l’unica, ci sarebbe anche una soluzione ibrida, ovvero un mix di giudici ucraini e di stati membri dell’Ue con il sostegno dell’Onu e l’input della Corte Penale Internazionale. Lo ha detto Didier Reynders, Commissario europeo per la Giustizia, al termine del Consiglio Ue. “La Commissione è ad ogni modo determinata a far sì che i responsabili siano assicurati alla giustizia”. 

  • 17:31

    La Russia minaccia di tagliare la produzione di petrolio in caso di imposizione del price cap

    La Russia minaccia di tagliare la produzione di petrolio in caso di imposizione del price cap e di non venderlo a quei Paesi che lo adotteranno. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, riporta la Tass. 

  • 17:30

    Putin: “Possibili nuovi scambi di prigionieri”

    “Sono possibili” nuovi scambi di prigionieri tra Russia e Stati Uniti dopo quello di ieri che ha portato al rilascio della cestista americana Britney Griner e del trafficante di armi Viktor Bout. Lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin, citato dall’agenzia Tass. “Sono possibili altri scambi – tutto è possibile”, ha detto Putin, secondo cui l’accordo di ieri è stato il risultato di “negoziati” e “compromessi”. “Non ci rifiutiamo di continuare questo lavoro in futuro”, ha affermato il presidente russo.

  • 17:22

    Incontro a Istanbul fra rappresentati russi e americani

    L’incontro di oggi a Istanbul fra rappresentanti russi e americani non significa la ripresa del dialogo bilaterale sulle principali questioni. Lo ha detto alla Tass il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, sottolineando che i rapporti bilaterali sono “in uno stato deplorevole”. L’incontro in Turchia “non è un segnale politico che stiamo riprendendo le conversazioni con gli Stati Uniti sulle questioni principali. Si tratta solo di questioni di lavoro”, ha affermato. “Naturalmente, è per tutti ovvio che i rapporti russo-americani siano in uno stato estremamente grave e deplorevole. La linea conflittuale anti russa perseguita da Washington sta diventando più ampia e più acuta”, ha detto ancora Ryabkov, notando come sia impossibile mantenere comunicazioni normali con gli americani “che si sono posti l’obiettivo di infliggere una sconfitta strategica alla Russia”. La Tass aveva reso noto in precedenza, citando una fonte diplomatica, che era in corso a Istanbul un incontro fra diplomatici russi e americani su questioni “irritanti”, come l’emissione di visti, scambi diplomatici e il modo in cui le missioni diplomatiche devono o non devono funzionare”.

    L’incontro, precisava la fonte, non porta nulla in più alla comunicazione politica, dato che gli americani sono riluttanti a discutere “ogni questione significativa”. “Oggi è difficile parlare di linee dirette di comunicazione con l’amministrazione Usa… bisogna creare condizioni per la prosecuzione di un dialogo costruttivo e i possibili incontri devono avere senso. Per ora non abbia sentito idee costruttive in tal senso da parte americana”, ha detto ancora Ryabkov, intervenendo al panel “Russia-Usa, quali i limiti del Confronto?” sulla piattaforma del club Valdai. “Gli americani e i loro alleati continuano a dire di non voler discutere di Ucraina senza l’Ucraina. Ma prima di tutto la Nato discute l’Ucraina senza l’Ucraina quando non l’invita. Secondo è assolutamente chiaro a tutti che è impossibile parlare oggi di stabilità strategica ignorando quanto avviene in Ucraina”, ha affermato il diplomatico. “L’Occidente ha dichiarato l’obiettivo di sconfiggere strategicamente la Russia. Pensano davvero che questa posizione, per cui vogliono letteralmente mettere in ginocchio uno dei protagonisti nella sfera della stabilità strategica, non abbia importanza per la stabilità strategica? Ci dicono che l’Ucraina va discussa con gli ucraini quando lo vorranno, e intanto discuteremo di armi nucleari e, forse, ad un certo momento in futuro, di stabilità strategica. È un modo molto ingenuo di pensare”, ha commentato Ryabkov. Secondo il diplomatico, tutti sanno che gli Stati Uniti considerano la Russia un avversario e continueranno ad usare nei suo confronti in politica estera “l’intero arsenale di mezzi economici, militari e politici, tecnologici e campagne di propaganda”.

  • 17:16

    L’oppositore Yashin condannato: “Questo processo un megafono contro la guerra”

    “Non abbiamo motivo di essere tristi, perché, amici, abbiamo vinto questo processo. È stato concepito come un processo farsa contro un ‘nemico del popolo’ (da me incarnato), ma si è trasformato in un megafono contro la guerra”. Lo ha scritto l’oppositore russo Ilia Yashin su Telegram dopo essere stato condannato a otto anni e mezzo per aver denunciato l’invasione dell’Ucraina. Lo riporta la testata online Meduza. “Abbiamo detto la verità sui crimini di guerra e abbiamo chiesto la fine dello spargimento di sangue. In risposta, tutto ciò che abbiamo sentito è stato un miscuglio di slogan dell’era della Guerra Fredda”, ha scritto Yashin.

  • 17:15

    Kiev: “Putin si rammarica di non aver iniziato prima il genocidio”

    “Putin non si pente di aver iniziato il genocidio in Ucraina, ma si rammarica di non averlo fatto prima. Promemoria per coloro che sostengono compromessi con il Diavolo, su chi hanno a che fare. La Federazione russa imparerà a rispettare il diritto internazionale e ad accettare le realtà “sul terreno” che corrispondono ai suoi confini nel 1991″. Lo ha dichiarato su Twitter il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak.

  • 17:13

    Putin riconosce: “Persistono problemi logistici”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto che “persistono problemi logistici” nell’operazione militare in Ucraina che sono “lontani dall’essere risolti”. Lo riporta Inferfax. Putin ha aggiunto che in ogni caso “i problemi più acuti” sono stati risolti. Secondo quanto riferito dal Guardian, nella conferenza stampa di oggi il leader russo ha fatto riferimento in particolare alla fornitura di attrezzature e vestiti ai 300.000 uomini arruolati per combattere in Ucraina negli ultimi mesi, ammettendo le difficoltà e aggiungendo che alcuni di questi problemi si stanno ora attenuando. Putin ha assicurato che i problemi più acuti con la fornitura all’esercito di tutto ciò di cui ha bisogno durante l’operazione militare speciale del paese sono stati risolti, riferisce la Tass. “Lavoriamo regolarmente con il ministero della Difesa, discutiamo di questi problemi con loro quasi ogni giorno”, ha detto il presidente russo, che ha riconosciuto che “ci sono stati effettivamente problemi” e non ha escluso che alcuni ci siano ancora. “Anche se sono certo che stanno diventando sempre meno frequenti, che non sono più così acuti come lo erano all’inizio di questo processo legato alla mobilitazione“, ha detto Putin. “I problemi sono lungi dall’essere risolti del tutto, ma è una questione di tempo, quelli più acuti, credo, sono già stati risolti”, ha detto Putin, aggiungendo che “il ministero dell’Industria è ora attivamente impegnato in questo”. 

  • 17:11

    Onu: “L’Ucraina è una emergenza per i diritti umanitari”

    L’Ucraina è una “emergenza per i diritti umani”, ha detto venerdì il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Turk. “Ci sono 17,7 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria; 9,3 milioni che richiedono assistenza alimentare e di sostentamento“, ha detto Turk in una conferenza stampa a Ginevra, secondo quanto riportato dalla Cnn. “Ci sono circa 7,4 milioni di rifugiati, 6,5 milioni di sfollati interni”. Turk ha affermato che il Paese “soffre” non solo per i continui attacchi missilistici, ma anche per le infrastrutture civili distrutte. “Il settore energetico è pesantemente colpito, il sistema di riscaldamento, la rete elettrica, ci sono persone che vivono a temperature sotto lo zero senza riscaldamento e senza elettricità”, ha affermato. “Ci sono questi blackout, quindi potete immaginare che siano milioni le persone che ne soffrono ogni giorno”.