Ucraina, la diretta – Ucraina, città al buio. Un missile cade in Moldavia. Esplosioni in due aeroporti russi: “Attacco con droni”

Continuano i bombardamenti della Federazione, mentre nell'aeroporto di Ryazan, a sud-est di Mosca, e in quello di Engels si registrano delle esplosioni che hanno causato delle vittime. Zelensky 'persona dell'anno' per il Financial Times

Aggiornato: 13:00

  • 15:22

    Missili russi su gran parte dell’Ucraina: è allerta aerea

    Un allarme aereo è scattato oggi nella maggior parte delle regioni ucraine, inclusa Kiev, dove si registrano attacchi missilistici russi. Lo riporta la Ukrainska Pravda, che cita varie autorità locali. “I missili sono già stati lanciati”, ha detto il portavoce dell’Aeronautica delle Forze Armate ucraine, Yurii Ihnat, secondo quanto riporta il Guardian. Non ci sono per il momento notizie di danni o vittime. Secondo il quotidiano britannico, sono stati lanciati oltre 100 missili da bombardieri russi, inclusi molto probabilmente missili Kalibr lanciati dal mare. Da parte sua, il Kyiv Independent riporta che esplosioni sono state udite nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Poltava. Il capo dell’amministrazione militare di Odessa, Maksym Marchenko, ha riferito – citato dalla Ukrainska Pravda – del lancio di missili russi: “Chiedo ai residenti della regione di non ignorare l’allarme e di mettersi subito al riparo”. Vitaliy Kim, il capo dell’amministrazione militare di Mykolayiv, ha riferito che sono stati avvistati i missili da crociera russi, mentre il sindaco della città industriale di Kremenchuk (nella regione di Poltava), Maletskyi, ha affermato che sono possibili attacchi alle strutture energetiche ed ha esortato i cittadini a chiudere le finestre e mantenere il più possibile il calore nei locali. Dmytro Lunin, il capo dell’amministrazione militare di Poltava , ha affermato che la difesa aerea sta lavorando nella regione.

  • 13:21

    Scholz: “Dobbiamo evitare di dividere il mondo in blocchi”

    Il mondo si trova di fronte a una ‘Zeitenwendè, un punto di svolta e uno “spostamento tettonico epocale”. Per questo l’Occidente deve evitare di creare una nuova Guerra fredda, dividendo il mondo in due blocchi”. Lo scrive il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’articolo su Foreing Affairs. “I periodi di relativa pace e prosperità nella storia umana, come quello vissuto dalla maggior parte del mondo nel primo periodo successivo alla Guerra fredda, non devono essere rari intermezzi o semplici deviazioni da una norma storica in cui la forza bruta detta le regole. E sebbene non possiamo tornare indietro nel tempo, possiamo ancora tornare indietro nella marea dell’aggressione e dell’imperialismo”, scrive Scholz, aggiungendo che “il mondo complesso e multipolare di oggi rende questo compito più impegnativo”. “Per realizzarlo, la Germania e i suoi partner nell’Ue, gli Stati Uniti, nel G7 e nella Nato devono proteggere le nostre società aperte, difendere i nostri valori democratici e rafforzare le nostre alleanze e partenariati. Ma dobbiamo anche evitare la tentazione di dividere ancora una volta il mondo in blocchi”, afferma Scholz, “questo significa fare ogni sforzo per costruire nuove partnership, pragmaticamente e senza paraocchi ideologici. Nel mondo odierno, densamente interconnesso, l’obiettivo di promuovere la pace, la prosperità e la libertà umana richiede una mentalità diversa e strumenti diversi. Sviluppare quella mentalità e quegli strumenti è in definitiva ciò che rappresenta lo ‘Zeitenwendè”

  • 12:30

    Kiev: “Siamo sulla buona strada per la vittoria”

    “Cari politici, esperti, media e mondo accademico all’estero. So che alcuni di voi fanno fatica a immaginare una vittoria ucraina, ma siamo sulla buona strada. È meglio prepararsi già ora a una sconfitta russa, invece di cercare di spiegare perché l’Ucraina non può o non deve vincere”: lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

  • 11:45

    Medvedev: “Con il price cap il prezzo del petrolio aumenterà”

    La decisione dei Paesi dell’Unione europea di introdurre un tetto al prezzo del petrolio russo non farà che ridurre la sua disponibilità e provocherà un aumento dei prezzi del greggio. Ne è convinto il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, che su Telegram ha scritto che “è semplicemente incredibile come all’umanità piaccia calpestare costantemente lo stesso rastrello, cercando di regolare i prezzi per compiacere la situazione politica. Questi tentativi finiscono sempre con la scomparsa del prodotto o con l’aumento dei suoi prezzi”. La decisione di imporre un massimale di 60 dollari al barile per il petrolio russo, secondo Medvedev “non porterà nulla di buono per il consumatore, questo è certo. Quindi lasciate che facciano scorta di grappa, trapunte e scaldabagni. Andiamo avanti, l’inverno è appena iniziato”.

  • 11:40

    Cremlino: “Il price cap al petrolio non influenzerà l’operazione speciale in Ucraina”

    Misure come il price cap sul petrolio “non influenzeranno” l’andamento dell’operazione militare russa in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

  • 11:14

    Cremlino: “Non riconosciamo il price cap sul petrolio. Prepariamo una risposta”

    “Non riconosceremo alcun tetto” ai prezzi del petrolio. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che una risposta russa al price cap europeo è in fase di “preparazione”. Lo riferisce Ria Novosti.

  • 11:13

    Filorussi: “Un raid ucraino nel Luhansk ha ucciso 9 persone”

    Almeno nove persone sono rimaste uccise stamane in un bombardamento delle forze ucraine su edifici residenziali ad Alchevsk, località nella ‘Repubblica di Lugansk’. Lo riferisce una fonte delle milizie dell’entità separatista filorussa citata dall’agenzia russa Ria Novosti. Il bombardamento è stato compiuto poco prima delle sei del mattino ora locale con sei razzi che hanno colpito tre edifici dove vivono rifugiati e lavoratori impegnati nei lavori di ricostruzione della regione. Uno degli edifici è crollato dal sesto al nono piano, precisa la fonte.

  • 10:31

    Raid russo a Kharkiv: uccisa una donna

    Una donna è morta questa mattina in seguito ad un attacco missilistico russo sulla città di Kupiansk, nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleh Syniehubov, come riporta Ukrinform. “Dopo le 4:00, i russi hanno sparato missili S-300 contro le infrastrutture civili di Kupiansk. Secondo i dati preliminari delle forze dell’ordine, una donna è stata uccisa. Ulteriori dettagli sono ancora da verificare”, ha scritto Syniehubov sottolineando inoltre che un’autofficina ha preso fuoco causando danni a un veicolo. Le truppe russe hanno anche sparato colpi d’artiglieria su alcuni distretti, tra cui quelli di Kharkiv, Chuhuiv e Izium.

  • 10:29

    Il portavoce dell’esercito ucraino conferma i danni a due bombardieri russi

    Il portavoce dell’Aeronautica delle Forze Armate ucraine, Yurii Ihnat, ha confermato su Facebook che due bombardieri strategici sono stati danneggiati da un’esplosione avvenuta oggi nella base aerea russa di Engels, nella regione di Saratov: lo riporta Ukrinform. “Un’esplosione si è verificata nella base aerea di Engels”, ha scritto Ihnat: “Due bombardieri strategici russi sono stati danneggiati. Sono state segnalate vittime”, ha aggiunto senza menzionare l’attacco con un drone riferito dai media ucraini.

  • 10:02

    Russia: “Combattiamo con la Cina contro le pressioni esterne”

    Le posizioni della Russia e della Cina “coincidono su numerosi problemi”, i due Paesi favoriscono le iniziative per “realizzare un’architettura multipolare delle relazioni internazionali” e sono pronti a “combattere insieme contro le sfide emergenti e l’intensificarsi delle pressioni esterne”. Lo ha detto il primo ministro russo Mikhail Mishustin in un colloquio in videoconferenza con il suo omologo cinese, Li Keqiang. Lo riferisce l’agenzia Tass.