Migranti, crisi Italia-Francia. Meloni: “Colpita dall’aggressività dell’Eliseo”. Verso un vertice europeo a dicembre – la diretta

Sbarco della nave Ocean Viking nel porto di Tolone, mentre lo scontro Parigi-Roma coinvolge anche Berlino. La Spagna: "Portare i naufraghi nel primo porto sicuro". La sottosegretaria francese agli Affari europei, Laurence Boone: "Rotta la fiducia con l'Italia". Lunedì il dossier migranti al Consiglio Affari esteri dell'Ue

Aggiornato: 15:44

  • 20:18

    Fonti Ue, si lavora ad un vertice ad hoc sui migranti

    L’Ue pensa di convocare una riunione ad hoc sui migranti dopo lo scontro tra Italia e Francia. Lo si apprende a Bruxelles da fonti che seguono il dossier. L’incontro per fare il punto sulla nuova crisi e portare avanti un’iniziativa europea potrebbe essere anche solo a livello tecnico, ma non si esclude che al tavolo ci siano i ministri dell’Interno. Secondo le stesse fonti, la riunione si dovrebbe tenere prima del Consiglio Affari Interni previsto nella prima settimana di dicembre

  • 19:22

    Calenda: “Non giustificata la reazione della Francia”

    “Non si possono tenere le persone sulle navi, farne scendere un pezzo, poi farle scendere tutte e parlare di carico residuo: sono cose dell’altro mondo”. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda oggi a Siracusa. “Bisogna distinguere il modo in cui il ministro Piantedosi ha gestito la questione delle navi delle Ong che portano dal 5 al 10 per cento del totale dei migranti, ed è davvero scellerato. – ha aggiunto – Detto questo la questione francese è molto diversa. Le dichiarazioni della Francia hanno a che fare con la politica interna, perché il governo italiano non ha fatto cose che giustificano questa reazione ed allora anche dall’opposizione bisogna dire stiamo con l’Italia. Che sulla questione migranti ha le sue buone ragioni in quanto posto di prima accoglienza”.

  • 19:21

    Francia: “Respinti una decina di migranti al confine con l’Italia”

    “A metà giornata una decina di migranti, a cui è stata notificata la mancata ammissione, hanno riattraversato il confine a piedi, diretti in Italia” mentre un 14enne della Guinea è stato fatto scendere da un treno nella stazione di Mentone Garavan, la prima dopo Ventimiglia, “dove ogni convoglio viene perquisito 24 ore al giorno, 7 giorni su 7”. Lo ha riferito la Direzione Generale della Polizia Nazionale francese (Dgpn) dopo il rafforzamento dei controlli al confine franco-italiano. I controlli riguardano “stazioni, assi secondari in particolare vicino Mentone, le Alpi Marittime e le autostrade (soprattutto l’A8)”. “Più siamo, più il confine sarà sigillato”, ha detto il commissario Emmanuelle Joubert che dirige la polizia di frontiera, segnalando che dall’inizio dell’anno ad oggi sono già state notificate più di 28.000 mancate ammissioni (o respingimenti) a stranieri in situazione di irregolarità nelle Alpi-Marittime. La maggior parte degli assi di ingresso dei migranti in Francia si trovano nelle Alpi Marittime, “che concentrano i due terzi delle non ammissioni nel 2022”, ha aggiunto la polizia francese, ricordando che il rafforzamento dei controlli “si estende a diversi dipartimenti con zone di montagna e i vari grandi assi internazionali”.

  • 18:14

    Fonti Eliseo: “Per adesso nessun bilaterale Macron-Meloni in programma al G20”

    Un bilaterale Emmanuel Macron-Giorgia Meloni al G20 non è previsto per il momento. Così fonti dell’Eliseo rispondono alla domanda se un incontro tra la premier italiana e il presidente francese nel quadro del vertice in Indonesia il 15 e 16 novembre sia da escludere. “Abbiamo evocato alcuni primi colloqui bilaterali che risultano formalizzati a questo punto. Naturalmente se ve ne fossero altri vi terremmo informati”, spiegano le fonti, illustrando il programma dell’inquilino dell’Eliseo al prossimo summit di Bali.

  • 17:24

    Lussemburgo: “Non sospendiamo i ricollocamenti”

    “Non intendiamo sospendere la nostra partecipazione” al Meccanismo di Solidarietà per la redistribuzione dei migranti e “continueremo a mostrare solidarietà. Inoltre, speriamo che Francia e Italia riusciranno a risolvere molto presto la controversia in modo tale che come europei possiamo continuare a cercare una risposta europea”. Lo ha detto all’ANSA Dejvid Adrovic, portavoce del ministero degli Esteri lussemburghese responsabile per l’immigrazione, rispondendo ad una domanda sulla possibilità che il Lussemburgo segua l’appello di Parigi a non rispettare gli impegni europei sulla solidarietà.

  • 15:22

    Le Pen: “L’Italia non ha colpe, avrei fatto come Meloni”

    Marine Le Pen ha esortato oggi a rispedire verso il Paese di origine i migranti che attraversano clandestinamente il Mediterraneo, definendo la Libia “porto sicuro” e criticando l’accoglienza da parte della Francia di 230 migranti a bordo dell’Ocean Viking. “Oggi il nostro paese, attraverso la voce del suo presidente, ha ceduto – ha detto la leader del Rassemblement National parlando in una cerimonia per la celebrazione dell’Armistizio del 1918, nel suo feudo elettorale di Henin-Beaumont (Nord) -. E’ quindi l’inizio, penso, di una serie di navi di Ong”. Per Le Pen, le Ong sono “complici dei passeur”: “Queste navi che mettono in sicurezza i migranti salvati in mare devono riportarli nel loro porto di origine”. Nella fattispecie, l’Ocean Viking – secondo la Le Pen – avrebbe dovuto accostare a Tripoli o eventualmente in Tunisia: la Libia “dovrebbe essere un porto sicuro, poiché ci abbiamo fatto la guerra, la Tunisia è sicura, l’Algeria è sicura”. “Non è assolutamente colpa dell’Italia”, ha sottolineato, precisando che al posto di Giorgia Meloni avrebbe preso la stessa decisione di rifiutare l’accoglienza della nave.

  • 14:18

    Sos Mediterranee: “Presto Ocean Viking di nuovo in mare”

    “Dopo uno stallo senza precedenti alle porte d’Europa, la Ocean Viking ha iniziato questa mattina le operazioni di sbarco di 230 naufraghi, tra cui oltre 55 minori, nel porto di Tolone, in Francia, e si prepara a tornare in mare molto presto”. Lo comunica Sos Mediterranee in una nota. L’ong si appella alla solidarietà degli Stati e dei cittadini europei per un’applicazione rigorosa del diritto marittimo nel Mar Mediterraneo. “Prevediamo di tornare in mare molto presto, entro poche settimane”, ha annunciato Alessndro Porro, presidente di Sos Mediterranee Italia, “niente ci farà rinunciare all’imperativo del soccorso in mare. È criminale lasciare questo spazio marittimo senza mezzi e risorse dedicate al soccorso”.

  • 14:17

    Francia: “A noi solidarietà da molti Paesi europei”

    “Molti Paesi europei hanno espresso subito la loro solidarietà alla Francia per aiutarci a rispondere a questa emergenza umanitaria e proteggere le vite delle persone sulla Ocean Viking”. Lo ha scritto su Twitter la segretaria di Stato francese, Laurence Boone. “Grazie a Germania, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo e Romania per il vostro sostegno”, ha aggiunto Boone.

  • 14:16

    Berlino conferma l’accoglienza di 3.500 migranti in ambito Ue

    “Per fare progressi sostenibili abbiamo bisogno di procedere con determinazione in Europa nel contesto della riforma del sistema comune di asilo. Il meccanismo di solidarietà concordato nel giugno 2022, con il quale i diversi Stati si impegnano in diversa misura ad alleggerire il carico dei Paesi di frontiera del Sud, è in questo senso un primo passo molto importante. La Germania accoglie in questo contesto 3.500 migranti”. È quello che ha risposto all’ANSA il portavoce del ministero dell’Interno tedesco alla domanda se Berlino intenda seguire l’appello di Parigi a non attenersi più al meccanismo di solidarietà.

  • 13:28

    Berlino: “Continueremo col meccanismo di solidarietà fino a quando lo farà anche Roma”

    “Continueremo ad attenerci al Meccanismo di Solidarietà nei confronti del Paesi che permettono l’approdo di migranti salvati in mare. Questo vale espressamente anche per l’Italia, che ha permesso lo sbarco di tre navi. Andremo avanti nel nostro sostegno fino a quando l’Italia terrà fede alla sua responsabilità per l’accoglienza dei migranti salvati dal mare”. Lo ha detto un portavoce del ministero dell’Interno tedesco all’ANSA rispondendo a una domanda su se Berlino intenda seguire l’appello di Parigi a non rispettare gli impegni europei sulla solidarietà.