Ucraina, la diretta – Kiev: “Lo stop all’accordo sul grano ha bloccato 218 navi”. Peskov: “Se gli Usa ci ascoltano c’è spazio per colloqui”

Secondo quanto riferito dal governo di Zelensky, 40mila tonnellate di grano non potranno partire per l'Etiopia. Kiev: "Questi prodotti erano destinati a un popolo che è sull'orlo della fame". Mosca: "L'Ucraina ha usato la via del grano per sferrare l'attacco a Sebastopoli"

Aggiornato: 18:31

  • 18:30

    Russia: “Kiev ha usato i corridoi del grano per sferrare l’attacco a Sebastopoli”

    Il ministero russo della Difesa accusa Kiev di aver usato i “corridoi del grano”, e forse anche una nave per il trasporto di prodotti alimentari, per l’attacco con i droni contro la base della flotta del Mar Nero a Sebastopoli. Lo riferisce la Tass, dopo che Mosca ha sospeso ieri l’accordo sull’export del grano ucraino nel mar Nero come risposta all’attacco. “È stato stabilito che i droni aerei sono stati lanciati dalla costa vicino Odessa. I droni marittimi hanno navigato nella zona di sicurezza del corridoio del grano e poi hanno cambiato la rotta verso la base navale russa a Sebastopoli”, afferma il ministero, dopo aver annunciato di aver recuperato frammenti dei droni marittimi. Le coordinate di movimento di uno di questi droni “indicano un punto di lancio nelle acque della zona di sicurezza del corridoio del grano nel mar Nero”, afferma il ministero. La difesa russa sostiene che i droni marittimi sono di fabbricazione canadese e che uno di loro potrebbe essere stato lanciato da un vascello civile per il trasporto di prodotti agricoli dai porti ucraini. “Secondo gli specialisti” il punto di lancio dal corridoio del grano “potrebbe significare che il veicolo sia stato lanciato da una nave civile usata da Kiev e i suoi sponsor occidentali per esportare prodotti agricoli dai porti ucraini”, ipotizza il ministero russo, senza offrire prove a riguardo.

  • 17:33

    Kiev: “218 navi bloccate dopo la sospensione dell’accordo sul grano”

    Kiev sottolinea che la decisione russa di sospendere a tempo indeterminato l’accordo sul grano ha bloccato 218 navi nel mar Nero. “Dato che, al 30 ottobre, la parte ucraina non ha il permesso del Centro di coordinamento congiunto di passare attraverso corridoi sicuri, vi sono 218 navi bloccate nelle loro posizioni”, ha spiegato su Facebook il ministero delle Infrastrutture di Kiev, rilanciato da Ukrinform. Di queste navi, viene spiegato, 95 sono cariche, hanno lasciato i porti ucraini e sono in attesa delle ispezioni per procedere. Altre 101 navi vuote attendono le ispezioni per tornare nei porti ucraini, mentre 22 navi cariche aspettano di partire dai porti ucraini.

  • 17:26

    Turchia: “Siamo impegnati nei colloqui con Mosca e Kiev sul grano”

    Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar sta tenendo colloqui con la sua controparte russa e ucraina nel tentativo di risolvere lo stop all’intesa per l’export di grano decisa ieri da Mosca. “Il nostro Ministro della Difesa Hulusi Akar continua i colloqui e il coordinamento con le sue controparti. Inoltre, sono in corso colloqui tra le agenzie interessate”, ha dichiarato il ministero turco, citato da Tass. Secondo il ministero, la Turchia continuerà a impegnarsi per garantire la pace nella regione e a condurre operazioni umanitarie. “Durante i colloqui è stato sottolineato che è importante continuare l’iniziativa (del grano), che ha un’influenza positiva sulla pace e dimostra che tutte le crisi possono essere risolte sulla base della buona volontà e del dialogo. È anche importante evitare qualsiasi provocazione, che può influire negativamente sull’ulteriore funzionamento del meccanismo (del grano)”, ha dichiarato il Ministero.

  • 17:03

    Kiev: “Mosca chiede il dialogo per prendere tempo”

    “L’unica proposta realistica dovrebbe essere l’immediata cessazione della guerra contro l’Ucraina da parte della Russia e il ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino oltre i confini a partire dal 1991”. Lo scritto su Fb il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko, come riporta Unian, commentando l’apertura del ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov a discutere con l’Occidente sulla base di “proposte realistiche”. “La dichiarazione di Lavrov sulla disponibilità ai negoziati non è altro che un’altra cortina fumogena per guadagnare tempo sullo sfondo delle sconfitte dell’esercito russo”, ha aggiunto Nikolenko. Sottolineando che “chi vuole davvero negoziare non distrugge il sistema energetico del Paese così che la sua popolazione si congeli in inverno, non si impegna in esecuzioni di massa di civili, non bombarda i quartieri residenziali, non annuncia la mobilitazione di ulteriori 300mila militari, non fa bloccare le forniture di grano, non emette ultimatum”.

  • 16:25

    Kiev: “Il blocco all’accordo sul grano rende l’export impossibile”

    Il blocco da parte russa dell’accordo sui corridoi del grano nel mar Nero rende “impossibile” l’esportazione di cereali ucraini. Lo denuncia su Twitter il ministro ucraino delle Infrastrutture, Oleksandr Kubrakov, mostrando le immagini della nave Ikaria Angel dell’agenzia Onu del Wfp, “che doveva partire oggi dall’Ucraina con 40 tonnellate di grano”. Il carico, precisa, “era diretto agli etiopi, che sono sull’orlo della carestia”.

  • 16:24

    Turchia: “Le ispezioni alle navi del grano continuano”

    Le ispezioni alle navi mercantili cariche di grano ucraino continueranno “oggi e domani” a Istanbul. Lo ha reso noto il ministero della Difesa turco, all’indomani dell’annuncio di Mosca di sospendere la sua partecipazione all’intesa firma a luglio. “Si prevede di continuare l’ispezione delle navi cariche di grano in attesa a Istanbul oggi e domani”, ha affermato il ministero in una nota.

  • 15:23

    “Droni in Crimea lanciati da Odessa”

    I droni marini che hanno attaccato Sebastopoli sono stati lanciati dalla costa del mare vicino a Odessa. Lo ha affermato il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass. “Specialisti del ministero della Difesa russo, insieme a rappresentanti di altre agenzie statali, hanno esaminato i moduli di navigazione dei droni marini di fabbricazione canadese. Sulla base dei risultati dei dati recuperati dalla memoria del ricevitore di navigazione, è stato stabilito che i veicoli marini senza pilota sono stati lanciati dalla costa vicino a Odessa”, è stato riferito.  

  • 15:03

    Mosca, “droni su Crimea passati per il corridoio del grano”

    Per Mosca i droni che hanno attaccato in Crimea hanno utilizzato il corridoio di sicurezza previsto per il trasporto di cereali. E la Russia sostiene inoltre che questi possano essere stati lanciati da una “nave cargo”. Lo riferisce il ministero russo della difesa, che ha aggiunto che l’analisi della tipologia dei droni subacquei è stata possibile perché sono stati trovati pezzi riemersi alla superficie. 

  • 14:53

    Mosca, “droni usati in Crimea hanno tecnologia canadese”

    I droni subacquei utilizzati ieri per attaccare le navi a Sebastopoli avevano moduli di navigazione prodotti in Canada. Lo ha affermato il ministero della difesa russo, secondo quanto riporta Interfax.  

  • 13:49

    Mosca, nuovo sottomarino a propulsione nucleare

    Un nuovo sottomarino a propulsione nucleare è in fase di sperimentazione in Russia. Lo ha detto il comandante in capo della marina russa Nikolai Evmenov. Lo riporta Interfax. Si tratta del ‘Generalissimo Suvorov’ costruito nello stabilimento di Sevmash a Severodvinsk. “E’ in fase di test”, ha spiegato.