Elezioni, la diretta – Gas, Salvini vuole un armistizio: “Mandato a Draghi”. Conte: “Crisi prevedibile a marzo, governo in ritardo”

"Abolire il reddito? Adesso si rischia la rivolta sociale", sottolinea il presidente del M5s. Ancora dibattito sul caro-energia dopo le scintille di ieri (leggi). Ed è scontro sui migranti. Meloni torna a invocare il blocco navale. Letta replica: “Propaganda sulla pelle altrui”

Aggiornato: 16:07

  • 19:28

    Fratoianni: “Meloni racconta frottole. Blocco navale inattuabile”

    “Giorgia Meloni sul tema delle migrazioni racconta frottole. Il blocco navale è impossibile da attuare”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “In un fantomatico blocco navale – prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra – le navi militari italiane (quante?) dovrebbero pattugliare qualcosa come tremila chilometri di costa nord africana, pronte a fermare eventuali imbarcazioni dirette verso le coste europee. Una volta individuate dovrebbero fermarle con ogni mezzo, evidentemente anche con speronamenti o aprendo il fuoco”. “Semmai questo scenario disumano – conclude Fratoianni – avesse la benché minima possibilità di essere messo in mare, l’Italia sarebbe fuori da tutti i trattati internazionali e dal Consiglio d’Europa. L’ultima volta che l’Italia si trovò estromessa dalla comunità internazionale fu durante il ventennio”.

  • 19:01

    Di Maio: “Pieno mandato a Draghi? Non ce l’ha per capricci Salvini”

    Pieno mandato a Draghi? Salvini farebbe bene a tacere, perché Draghi non ha più il pieno mandato da quando proprio Salvini ha deciso di far cadere questo governo senza alcuna motivazione, ma solo per capricci. Adesso si è reso conto di averla fatta grossa, di aver trascinato il Paese in una caos economico ed energetico senza precedenti con le bollette che aumentano a causa dei ricatti russi, e chiede l’aiuto di Draghi. Il governo interverrà sul caro energia a prescindere dalle sceneggiate mediatiche di Salvini”. Così il ministro agli Affari Esteri Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico.

  • 19:00

    Bonino: “Aspetto con fiducia intervento di Draghi”

    “Anche in situazione di amministrazione ordinaria la Costituzione e la legge prevedono la possibilità di interventi straordinari. Draghi può fare un decreto, un dpcm, ci sono proposte contraddittorie. Lo aspetto con fiducia, questo intervento, che dovrebbe arrivare tra martedì e mercoledì”. Lo dice la leader di +Europa Emma Bonino a Mezz’ora in più su Rai3.

  • 18:45

    Renzi: “Letta non ne azzecca una nemmeno per sbaglio”

    “Non so cosa sia successo a Letta. Ma da quando hanno annunciato le lezioni Enrico non ne sta azzeccando una, nemmeno per sbaglio”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in un incontro pubblico a Viareggio, in provincia di Lucca. “Gli italiani – ha aggiunto – possono scegliere tra 4 coalizioni. Una, della destra, guidata dalla Meloni, che è contro Draghi. I 5 Stelle, con Conte, che hanno aperto la crisi contro Draghi. Poi il Pd, che ha detto di volere l’agenda Draghi ed è finito con l’agenda Fratoianni. Gli unici che hanno sempre sostenuto Draghi e lo vorrebbero ora a palazzo Chigi siamo noi”, ha concluso Renzi.

  • 18:38

    M5s: “Orban vuole donne a casa e Salvini lo prende ad esempio”

    “Donne smettete di studiare e state a casa perché la vostra istruzione è una minaccia. No, non è uno scherzo ma il rapporto di un organo parlamentare ungherese. Sì, proprio quell’Ungheria guidata da Viktor Orban e che Matteo Salvini prende ad esempio”. Così si apre un post su Facebook del MoVimento 5 Stelle a commento dello studio del parlamento ungherese sulle donne istruite come pericolo per la natalità.

  • 18:07

    Meloni: “Unico modo per fermare immigrazione è blocco navale”

    “Uno Stato serio controlla e difende i propri confini. Non mi stancherò mai di ribadire che l’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è il blocco navale: una missione europea in accordo con le autorità nordafricane. Solo in questo modo sarà possibile mettere fine alle partenze illegali verso l’Italia e alla tragedia delle morti in mare. È giunto il momento di voltare pagina. Avverrà il 25 settembre se gli italiani ci daranno fiducia”. Lo scrive sui social la leader di FdI, Giorgia Meloni, commentando il record di sbarchi a Lampedusa.

  • 17:43

    Toti: “Colpo di Stato se Meloni ha più voti e non è premier”

    “Se Meloni prendesse più voti e non fosse presidente del Consiglio saremmo in un colpo di Stato”. Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti, di Noi moderati, ospite di In mezz’ora in più, su Rai3. “Se la domanda è, Meloni può fare il premier, la risposta è un Sì grande come una casa – ha aggiunto Toti, al fianco degli altri leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Luigi Brugnaro -. Se lo dovessimo decidere noi, il premier sarebbe uno di noi quattro, siccome decidono italiani sarà chi prende più voti”.

  • 17:13

    Verdi-Sinistra: “Draghi riunisca domani Cdm. Ridistribuire extraprofitti”

    “In questo momento c’è una soluzione immediata al caro-bollette, per questo chiediamo a tutti i leader dei partiti di abbandonare le polemichette da campagna elettorale e di lavorare insieme per il bene comune dell’Italia, rivolgendo un appello comune a Draghi perché domani stesso riunisca il Cdm per ridistribuire immediatamente i 50 miliardi di extraprofitti che le società energetiche italiane hanno conseguito grazie alla loro speculazione sul gas sui conti correnti di famiglie e imprese italiane.” Questa é l’appello che Eleonora Evi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, rivolgono a tutti i leader politici presenti in questa competizione elettorale.

  • 16:26

    Calenda: “Lo dico da giorni, Vediamoci domani e troviamo un accordo”

  • 16:09

    Zaia: “Rinegoziare Pnrr, non è più tempo di abbellire borghi”

    Il Pnrr va rinegoziato per far fronte all’emergenza energia, all’inflazione, ai rincari delle bollette con picchi senza precedenti. Ne è convinto Luca Zaia, governatore del Veneto e volto di primo piano della Lega. “L’articolo 21 del Trattato europeo, e lo dico non da oggi ma da tempi non sospetti, prevede la possibilità di rinegoziare il programma al mutare delle condizioni: se una guerra non è un mutamento delle condizioni, allora qualcosa non funziona”, dice il presidente veneto all’Adnkronos. “E’ inutile che pensiamo ad abbellire un borgo -nobile attività in tempi di pace- se oggi quel borgo ha la certezza di spopolarsi per le condizioni mutate di vita causate dalla guerra e dalla congiuntura economica che ne è conseguita”. “Non attuare una misura di aiuto a livello nazionale, si pensi al modello francese che sarà in vigore fino a dicembre 2022 – dice Zaia -, mette fuori mercato il nostro comparto produttivo e la nostra comunità: una doppia tragedia. Bisogna agire subito. Non è un problema ordinario ma straordinario: rischiamo  – conclude – uno tsunami economico e civile”.