Elezioni, la diretta – Meloni: “Non rovineremo le finanze. L’Ue? Non la lasciamo”. Emergenza gas, Calenda: “Misure”. Conte: “Te ne accorgi ora?”

Aggiornato: 16:08

  • 14:37

    Bonino lancia il claim: “Io non sono Giorgia, sono Emma”

    “Io non sono Giorgia, io sono Emma”. Questo il claim che campeggia sulle pagine social di Emma Bonino, la leader di +Europa. “Credo che si possa e si debba fare campagna elettorale senza insultare gli avversari. A distinguerci bastano le idee. Io, ad esempio, non condivido una sola parola, una sola proposta della signora Meloni, e vorrei che fosse chiaro agli italiani che il 25 settembre dovranno scegliere tra due visioni di Italia”, scrive Bonino su Facebook.

  • 14:34

    Fratoianni: “Tetto al prezzo del gas sia anche nazionale”

    “Che il costo gas sia regolato da elementi di speculazione finanziaria del tutto irragionevoli rispetto ai costi delle materie prime è cosa nota da molto tempo. Si doveva intervenire per tempo, non lo si è fatto. Ma almeno si intervenga ora”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni a Skytg24. “Si intervenga a livello europeo ma, come noi proponiamo, finché non si arriva lì si faccia anche un intervento nazionale”, dice l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra.

  • 13:25

    Conte: “Riattivare il decreto dignità a settembre”

    “A settembre scadrà la sospensione del decreto dignità. Dobbiamo riattivarlo, rivedendo insieme le causali che giustificano un contratto a tempo determinato, che deve essere tipizzato. Non deve essere un precariato indistinto offerto a tutti. Dobbiamo incentivare i contratti a tempo indeterminato con le agevolazioni fiscali, rendendo più conveniente ai datori di lavoro assumere con un contratto a tempo indeterminato invece che determinato, come già successo con la decontribuzione al Sud”. Lo ha detto il leader M5s, Giuseppe Conte, in un’intervista a Radio popolare.

  • 13:21

    Fuga da Forza Italia in Campania: lasciano quattro nomi storici

    Domenico De Siano, Carlo Sarro, Antonio Pentangelo e Marzia Ferraioli lasciano Forza Italia. I quattro parlamentari uscenti, storici esponenti campani del partito di Silvio Berlusconi, lo hanno annunciato in occasione di una conferenza stampa a Napoli. La ragione, dicono, è nelle modalità con cui sono state formate le liste dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre, in particolare la mancanza di una rappresentanza territoriale adeguata, e l’assenza di spiegazioni al riguardo da parte del partito centrale. “Riteniamo che, di fronte a questo silenzio che rende ancora più incomprensibile quanto accaduto, non ci siano più le condizioni di agibilità politica per continuare a militare in Forza Italia”, ha spiegato Carlo Sarro. L’addio segue alla candidatura blindata in Campania di Marta Fascina, fidanzata di Berlusconi, e alla fuoriuscita da Forza Italia della ministra per il Sud Mara Carfagna, il principale volto regionale del partito. 

  • 13:10

    Conte: “M5s non tornerà alle origini, siamo in fase evolutiva”

    “Non è possibile un ritorno alle origini del Movimento 5 stelle”. Lo ha detto Giuseppe Conte in un’intervista a Radio popolare. “All’epoca il M5s era a capo di una protesta del Paese. Adesso abbiamo un movimento politico strutturato con una carta dei valori e dei principi, dunque un ritorno alle origini non è possibile. Siamo in fase evolutiva. Oggi mettiamo più attenzione alle competenze, alla società civile. Oggi abbiamo un movimento più consapevole, maturo della sua forza e dei suoi principi che ha individuato più chiaramente gli obiettivi di trasformazione della società”, ha aggiunto Conte.

  • 12:12

    Lega: “Confronto in tv organizzato da lui o Rai?”

    “Letta definisce la decisione di Agcom sul confronto a due tra lui e la leader di FdI ‘bizantina’ e da valutarsi. Forse il bizantino è lui. Sappiamo bene che la sinistra è abituata a governare senza vincere le elezioni, ma dettare legge anche sulle autorità di vigilanza ci sembra eccessivo. Le normative vigenti sulla par condicio radiotelevisiva non possono essere calibrate ad hoc sui Dem. Rimane un’unica domanda da fare al segretario del Pd: perché dice che valuterà il da farsi, il dibattito era organizzato da lui o dalla Rai?“. Lo affermano i parlamentari della Lega in commissione di Vigilanza Rai, Giorgio Maria Bergesio, Dimitri Coin, Umberto Fusco, Elena Maccanti, Simona Pergreffi e Leonardo Tarantino.

  • 12:02

    Berlusconi: “Grazie a me e Tajani Italia ha Pnrr”

    “A proposito del Ppe ho visto questa mattina dei dati che dicono che il 47% degli italiani guardano con fiducia alla più grande famiglia europea, dei moderati cattolici e alternativi alla sinistra che noi intendiamo rappresentare. Grazie al grande lavoro svolto da me nel Ppe e da Antonio Tajani l’Italia ha potuto beneficiare delle risorse del Pnrr”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in collegamento alla presentazione dei candidati forzisti del Lazio per le prossime elezioni politiche 

  • 12:01

    Tajani: “Legge rimane, aiutare donne a non farlo”

    La legge sull’aborto “che è in vigore rimane in vigore, poi bisogna aiutare le donne che non vogliono abortire a non farlo, perché l’aborto è sempre un trauma. Naturalmente per chi è obiettore di coscienza bisogna permettergli di fare l’obiezione di coscienza, ma non è nostra intenzione mettere la legge a repentaglio”. Lo ha affermato il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, ai microfoni di ‘Radio anch’io’ su Radiouno Rai

  • 10:48

    Letta: “Voto 25/9 spartiacque in materia di diritti”

    “Il voto del 25 settembre fa da spartiacque in materia di diritti, tra chi pensa che i diritti siano una sfera intoccabile e chi, come Salvini, pensa che l’Ungheria e la Polonia siano il modello a cui deve guardare l’Italia”. Così il segretario dem Enrico Letta, ospite di Radio Capital. Sul fronte aborto, in riferimento alla presa di posizione di Chiara Ferragni, “è importante alzare il velo su questo tema”, e prosegue: “Salvini ha detto a noi piace il modello di famiglia ungherese alla Orban. Non può essere un modello per una società libera come la nostra”

     

  • 10:37

    Calenda: “Letta punta a sopravvivere, non a governare”

    “L’Italia che non cambia. Altro che agenda repubblicana di Draghi. Letta è fermo all’Unione. Tutti contro i “fascisti”. Da Bertinotti (Fratoianni) e Pecoraro Scanio (Bonelli) a Mastella (Casini). Non per governare ma per sopravvivere. Trent’anni e siamo ancora qui”. Così Carlo Calenda su Twitter.