Consiglio Ue dice sì a candidature di Ucraina e Moldavia. Biden promette altri 450 milioni di dollari di armi – Diretta

Mentre continuano gli scontri nell'Est del Paese, a Zaporizhzhia viene denunciato il rapimento dei lavoratori della centrale. Il Cremlino parla di "piano di pace" solo dopo che Kiev avrà soddisfatto le richieste russe. Medvedev attacca ancora: "Il livello dei leader occidentali è sceso". Intanto a Kaliningrad l’Europa allenta la tensione: “Rivedremo regole dell’embargo”

Aggiornato: 10:46

  • 16:29

    Borrell: “A Kaliningrad non c’è un blocco”

    “A Kaliningrad non c’è un blocco”. La Lituania “sta implementando le sanzioni”, ma “vogliamo allo stesso tempo che i controlli prevengano ogni tentativo di eludere le sanzioni senza impedire il traffico commerciale”. Lo ha detto, parlando della città russa sul Mar Baltico, l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera Josep Borrell, dopo che negli scorsi giorni c’erano state tensioni per i controlli introdotti dalla Lituania sulle merci in ingresso nell’exclave russa. 

    “Il servizio esterno della Commissione farà una revisione delle linee guida”, ha annunciato così Borrell, per chiarire che “non vogliamo un blocco del traffico commerciale, ma prevenire la circonvenzione delle sanzioni. Entrambe le cose devono essere possibili, ci stiamo lavorando”. 

  • 16:20

    320 attacchi a Chernihiv e Sumy da inizio mese

    “Solo dall’inizio mese, la Russia ha attaccato 320 volte le regioni di Cernihiv e Sumy. La Russia continua a mantenere le unità militari nelle regioni di Briansk e Kursk allo scopo di dimostrare la propria forza e distogliere l’attenzione delle nostre forze armate. Ad ora, non si nota la formazione da parte del nemico di forze necessarie per l’avanzata”. Così Andrii Demchenko, portavoce servizio di guardia di frontiera.

  • 16:18

    Onu: oltre 4500 civili uccisi da inizio guerra

    È di almeno 4.662 morti il bilancio dei civili rimasti uccisi in Ucraina dallo scorso 24 febbraio, dall’inizio dell’invasione russa. L’ultimo aggiornamento diffuso dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani registra almeno 1.207 donne e 320 bambini tra le oltre 4.600 vittime. I civili rimasti feriti sono almeno 5.803, compresi almeno 820 donne e 479 bambini, secondo il bilancio aggiornato alla mezzanotte del 22 giugno.

  • 16:09

    Kiev: “Bielorussia può fornire armi alla Russia”

    La Bielorussia può fornire alla Russia “equipaggiamento militare dismesso e armi per la guerra”. Lo ha detto Oleksiy Gromov, vice capo del dipartimento delle operazioni principali dello Stato maggiore delle forze armate ucraine. Lo riporta Unian. “Date le ingenti perdite dell’aggressore in armamenti e attrezzature militari è possibile che il nostro vicino gliele fornisca”, ha spiegato. 

  • 16:05

    Scholz: “Consiglio europeo storico, importante per prospettiva europea dell’Ucraina”

    Quello di oggi a Bruxelles è “un Consiglio europeo storico mostreremo ancora una volta la nostra solidarietà all’Ucraina, ma prenderemo anche una decisione importante per la prospettiva europea dell’Ucraina”. “L’obiettivo è quello di creare le condizioni necessarie per intraprendere questa strada condizionale per l’Ucraina”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, all’arrivo al Consiglio europeo a Bruxelles.

  • 16:01

    Mosca: possibile scambio di 77 marinai civili russi

    La possibilità di scambiare 77 marinai russi di otto navi civili, ferme in Ucraina, è in fase di negoziazione. Lo ha dichiarato il commissario russo per i Diritti Umani, Tatyana Moskalkova. “Proprio ieri ho parlato con la parte ucraina di 77 nostri marinai che si trovano in una situazione piuttosto complicata, perché le loro navi sono state messe in vendita e potrebbero finire a terra. Ma stiamo discutendo la possibilità di scambiarli”, ha dichiarato Moskalkova a Interfax.
    I marinai stati trattenuti nel porto di Izmail, ha detto il difensore civico aggiungendo che le navi russe sono state messe all’asta.

  • 15:23

    Media: russi smantellano la più grande centrale solare ucraina

    Nella regione di Zaporizhzhia, le forze russe hanno smantellato la più grande centrale solare dell’Ucraina, che si trovava vicino alla città di Tokmak. I pannelli solari sono stati smontati, imballati e portati via, secondo quanto riporta Unian.
    La Tokmak Solar Energy Station era entrata in funzione nel 2018 e si estende su una superficie di 96 ettari, con una capacità di 50 megawatt. È stata in grado di fornire elettricità a sei distretti della regione di Zaporizhzhia.

  • 15:18

    Comandante Azov: “Catturati due militari russi a Zaporizhzhia”

    Le forze del reggimento Azov nell’oblast di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale, hanno catturato due militari russi. Lo ha riferito su Telegram un comandante del battaglione nella regione, Maksym Zhorin. “Azov ha ricostituito il fondo per scambi” di prigionieri, ha commentato Zhorin. 

  • 14:15

    Nike lascia per sempre mercato russo, non riaprirà negozi

    Nike lascia definitivamente il mercato russo e non riaprirà i suoi negozi. Lo fa sapere il Il colosso dello sportswear statunitense.

  • 13:52

    Cina contro la Nato: ‘Ha scombussolato l’Europa, basta cercare una nuova guerra fredda”

    “Esortiamo la Nato a smettere di provocare il confronto con linee ideologiche, diffondere disinformazione o fare dichiarazioni provocatorie sulla Cina e a porre fine ai tentativi di scatenare una nuova guerra fredda”. Si è espresso così il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, secondo le dichiarazioni diffuse dal dicastero dopo il consueto briefing con la stampa alla vigilia del vertice della Nato, accusata di aver “scombussolato” l’Europa e invitata a “smettere di rovinare l’Asia e il resto del mondo”. L’Alleanza, ha accusato, è “un prodotto della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare a guida Usa”, una “organizzazione militare del Nord Atlantico” che ha “raggiunto la regione Asia-Pacifico per mostrare la sua forza”. E, ha incalzato, “questa mossa è molto pericolosa” e “susciterà certamente attenzione e ferma opposizione da parte dei Paesi dell’Asia-Pacifico e del mondo intero”.