Onu: “Condanna tre militari è crimine di guerra”. Filorussi: “A Severodonetsk circondato l’impianto Azot” – diretta

Nella città contesa i russi hanno distrutto il palazzo del ghiaccio, denuncia il governatore di Lugansk. L'esercito ucraino: "Un'unità russa si è rifiutata di combattere". Podolyak: "Perdiamo tra i cento e i duecento uomini al giorno, ci servono armi". La Francia si dice pronta a sbloccare il porto di Odessa

Aggiornato: 10:49

  • 23:02

    Zelensky: “Condanna mercenari è segnale”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la condanna a morte dei combattenti britannici nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) è un segnale per tutti i leader politici che non vogliono distruggere le relazioni con Mosca. “Ciò che è stato fatto ai cittadini del Regno Unito è abituale per i russi. Lo fanno a tutti. E non ci può essere alcuna giustificazione per tali azioni”, ha detto Zelensky durante un collegamento video con studenti e insegnanti delle università del Regno Unito, secondo quanto riportano i media ucraini. Per i Paesi che non interrompono le relazioni con Mosca “questo è un segnale molto potente e pericoloso che la Russia agisce in questo modo nei riguardi di qualsiasi cittadino di qualsiasi paese. Non vale soli per i cittadini ucraini ma per chiunque. I paesi europei dovrebbero unirsi e condannare” Mosca “con le azioni, non con le parole”, ha sottolineato il capo dello Stato. 

  • 23:00

    Estonia convoca amb. russo dopo parole Putin su Pietro il Grande

    Il governo estone ha convocato l’ambasciatore russo per protestare contro l’elogio “completamente inaccettabile” di Vladimir Putin nei confronti di Pietro il Grande. Lo riferisce la Bbc. Ieri il presidente russo, visitando una mostra per il 350esimo anniversario della nascita del primo imperatore, aveva giustificato l’invasione dell’Ucraina affermando di volere riconquistare i “territori originari” della Russia. E nel suo intervento Putin aveva citato specificatamente Narva, che fa parte dell’Estonia. In una nota il ministero degli esteri estone ha fatto sapere di aver convocato l’ambasciatore russo Vladimir Lipaev, dichiarando: “In un momento in cui la Russia sta cercando di distruggere lo stato e il popolo ucraino”, le dichiarazioni di Putin sono “completamente inaccettabili”. L’Estonia ha fatto parte dell’Impero russo per più di due secoli, riconquistando l’indipendenza solo nel 1918, prima di perderla nell’Unione Sovietica fino al 1991. 

  • 22:22

    Sindaco Melitopol: “Russi allontanati da Zaporizhzhia”

    I russi sono stati allontanati di 5-7 chilometri da Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare più grande d’Europa. Lo ha detto il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, spiegando che le forze armate ucraine hanno liberato dagli occupanti più di 30 insediamenti nella direzione di Kherson. 

  • 22:06

    Kiev: “I tre militari siano i nostri soldati, trattateli come criminali di guerra”

    Aiden Aslin, Shaun Pinner e Brahim Saaudun sono militari dell’esercito ucraino. In questa guerra non provocata al nostro Paese, l’Ucraina aderisce alle Convenzioni di Ginevra, che definisce i diritti dei prigionieri di guerra. Li applichiamo a tutti i soldati russi, anche a carnefici e stupratori”. E’ quanto ha reso noto il ministero della Difesa ucraino su Twitter. ”I burattini del Cremlino minacciano di giustiziare i nostri prigionieri di guerra. Lo stato-terrorista dimostra di non aver mai avuto e non ha ancora volto”, ha aggiunto. 

  • 21:45

    Obama: “Combattiamo contro autocrati”

    Per la democrazia “dobbiamo combattere”: dobbiamo nutrirla e dimostrarne i valori ogni giorno”. Lo afferma l’ex presidente americano Barack Obama notando come “l’illegalità” di Vladimir Putin in Ucraina non è un caso “isolato. In ogni continente assistiamo ad autocrati che aumentano la repressione” e “agli appelli dei populisti che affondando le radici nella paura e nel risentimento”. L’ex presidente cita Winston Churchill quando diceva che la “democrazia supera le alternative” e lancia un appello all’azione. “Se vogliamo rafforzare la democrazia , dobbiamo ricostruire le nostre democrazie e le nostre istituzioni in modo che funzionino meglio” per i tempi attuali. 

  • 21:05

    La Russia si ritira dall’Organizzazione mondiale del turismo

    Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha firmato un decreto che sancisce il ritiro della Russia dall’Organizzazione mondiale del turismo. Ne dà notizia l’agenzia Interfax. La proposta è stata avanzata dal ministero degli Esteri di Mosca e accolta dal governo russo

  • 21:02

    “I russi cambiano l’insegna di Mariupol all’ingresso della città”

    I russi hanno cambiato l’insegna di Mariupol all’ingresso della città, tentando di farla sembrare scritta con caratteri russi. Lo scrive il consigliere del sindaco.   

  • 20:51

    Podolyak: “Tra le 100 e le 200 vittime al giorno”

    “Il numero delle vittime tra i militari ucraini ammonta ora da 100 a 200 persone al giorno”. Lo ha affermato Mykhailo Podolyak, il consigliere capo dell’Ufficio del presidente Zelensky, nel corso di una conversazione con Newshour Bbc World. “Una delle ragioni principali dell’elevato numero di perdite è la mancanza di parità tra le capacità militari ucraine e russe -ha detto Podolyak- L’Ucraina ha bisogno di centinaia dei più potenti sistemi di artiglieria e 300 sistemi missilistici per essere in grado di raggiungere la parità con la potenza di fuoco della Russia e liberare il territorio occupato”.

  • 20:05

    Lavrov: “Mercenari condannati in base alle leggi del Donetsk”

    I due britannici ed il marocchino sono stati condannati a morte sulla base delle leggi dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, citato dall’agenzia Tass. “I processi si sono tenuti sulla base delle leggi della Repubblica popolare di Donetsk perché i reati in questione sono stati commessi su quel territorio”, ha dichiarato Lavrov. 

  • 20:03

    Onu: “Processo a tre militari è crimine di guerra”

    L’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso “preoccupazione” per la condanna a morte emessa da una ‘Corte suprema’  dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk nei confronti di “tre militari”, ovvero i britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner e il marocchino Ibrahim Saadun. Lo ha detto in una conferenza stampa a Ginevra la portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani Ravina Shamdasani.
    “Tali processi ai prigionieri di guerra equivalgono a un crimine di guerra“, ha affermato Shamdasani, aggiungendo che “dal 2015 abbiamo osservato che la cosiddetta magistratura di queste sedicenti repubbliche non ha rispettato le garanzie essenziali di un giusto processo, come le udienze pubbliche, l’indipendenza, l’imparzialità dei tribunali e il diritto a non essere obbligati a testimoniare”. Il processo a Pinner, Aslin e Saadun era iniziato martedì e si era svolto a porte chiuse.