“Accordo preliminare sul grano tra Turchia e Russia”. Ma Borrell accusa: “Distrutto in un raid un grande terminal” – La diretta

Cieli chiusi, Lavrov deve rinunciare al viaggio in Serbia: “Impensabile”. Poi minaccia: "Più lunga è la gittata delle armi a Kiev e più avanzeremo". Mosca consegna a Kiev decine di cadaveri di soldati dell’Azovstal. La Farnesina ha convocato l'ambasciatore russo

Aggiornato: 23:20

  • 23:19

    Zelensky: “Vogliono Zaporizhzhia, colloqui a zero”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto incontrando giornalisti a Kiev che i colloqui con la Russia “sono a livello zero” e che le truppe di Mosca puntano alla conquista della strategica città di Zaporizhzhia. Per il presidente, citato dal Guardian l’avanzata russa crea una “situazione di massima minaccia”, ma che le truppe ucraine sono pronte a combattere: “Il nemico vuole occupare la città di Zaporizhzhia. Sono di più, sono più potenti, ma noi abbiamo la possibilità di combattere”. Zelensky ha poi detto che oltre 2.500 combattenti che avevano resistito nelle acciaierie di Azovstal a Mariupol sono ora detenuti nelle regioni di Donetsk e Lugansk, aggiungendo che la prima fase dell’operazione – farli uscire vivi da Azovstal – è stata compiuta. “Oggi c’è la seconda parte. Portarli a casa vivi”, ha affermato.

  • 22:34

    Usa: “Credibile che Mosca venda grano rubato”

    L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta avendo un “effetto devastante” sulla sicurezza globale a livello mondiale. Lo afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando di “ricatto” da parte di Mosca sulle forniture alimentari. Gli Stati Uniti stanno lavorando con altri paesi per cercare di mitigare la crisi, assicura Blinken definendo “credibili” le informazioni sul fatto che la Russia stia cercando di trarre profitti vendendo il grano rubato all’Ucraina.

  • 22:27

    Altri 61 cittadini Usa in lista nera: anche Yellen

    Il ministero degli Esteri russo ha inserito 61 cittadini statunitensi, inclusi alti rappresentanti dell’amministrazione Usa, nella lista nera in risposta alle sanzioni americane. Lo riferisce l’agenzia Interfax. In particolare, l’elenco delle persone include il segretario all’Energia degli Stati Uniti Jennifer Granholm, il segretario al Tesoro, Janet Yellen, il direttore del Consiglio economico nazionale Brian Deese e il consigliere senior del presidente degli Stati Uniti, Mike Donilon.

  • 21:12

    Borrell: “Raid russo ha distrutto secondo più grande terminal di grano in Ucraina”

    “Un altro attacco missilistico russo che contribuisce alla crisi alimentare globale. Le forze russe hanno distrutto il secondo più grande terminal di grano in Ucraina, a Mykolaiv. Alla luce di tali notizie, la disinformazione diffusa da Putin che devia le colpe diventa sempre più cinica”. E’ il tweet dell’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

  • 20:38

    Fao e Wfp: “Crisi alimentare minaccia stabilità in dozzine di Paesi”

    È “imminente una crisi alimentare diffusa poiché la fame minaccia la stabilità in dozzine di Paesi” e “le condizioni ora sono molto peggiori rispetto alla primavera araba del 2011 e alla crisi dei prezzi alimentari del 2007-2008, quando 48 paesi sono stati scossi da disordini politici, rivolte e proteste”. A lanciare l’”avvertimento” Fao e Wfp (Programma alimentare delle Nazioni Unite) nel nuovo rapporto secondo il quale Etiopia, Nigeria, Sud Sudan e Yemen rimangono nella “massima allerta” come hotspot con condizioni catastrofiche e Afghanistan e Somalia sono nuovi ingressi, con 750mila persone che rischiano la fame e la morte.

  • 20:18

    Michel parla all’Onu, ambasciatore russo lascia l’aula

    L’ambasciatore della Federazione russa alle Nazioni Uniti, Vasily Nebenzya, ha lasciato l’aula del Consiglio di sicurezza dell’Onu mentre stava parlando il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Nel suo intervento, il leader Ue si era rivolto direttamente al diplomatico russo, apostrofandolo: “Signor ambasciatore, lasci la stanza. Forse è più facile non ascoltare la verità“.

  • 20:09

    Azovstal, Mosca consegna a Kiev decine di cadaveri di soldati

    La Russia ha iniziato a consegnare all’Ucraina i corpi di decine di soldati morti nella difesa dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. I cadaveri dovranno ora essere identificati attraverso il dna, ha spiegato Maksym Zhorin, ex leader del reggimento Azov ora comandante di un’unità dell’esercito di Kiev. Lo riporta l’Ap sul suo sito.

  • 19:50

    Zelensky: “Né io né Kuleba invitati ad Ankara l’8 giugno”

    Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha rivelato che né lui, né il ministro degli esteri Kuleba sono stati invitato all’incontro dell’8 giugno ad Ankara in Turchia in cui si tratterà dell’esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero. “Io non sono stato invitato e ad oggi non lo è stato neanche il ministro degli Esteri. Per noi è importante esportare il grano, che le navi siano scortate dalla flotta di un paese o dell’altro. Ne abbiamo parlato sia con la Turchia che con la Gran Bretagna – spiega – La Turchia sta cercando di individuare la modalità attraverso cui fornirci garanzie. Io credo che con questo intento si incontri con la Russia: ottenere da Mosca garanzie sulla sicurezza delle loro navi”.

  • 19:04

    Usa ordinano sequestro di due aerei di Abramovich

    Gli Stati Uniti ordinano il sequestro di due aerei di proprietà dell’oligarca russo Roman Abramovich perché prodotti negli Stati Uniti e quindi soggetti alle sanzioni imposte da Washington alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. I due aerei un Boeing 787 Dreamliner e un Gulfstream, sono volati in Russia dopo febbraio, un viaggio che avrebbe richiesto uno speciale via libera americano.

  • 18:18

    Fonti Ue: bene stop a visita Lavrov

    Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro, chiudendo il loro spazio aereo, hanno agito in linea con le sanzioni imposte dall’Ue a Mosca per l’aggressione dell’Ucraina. Lo ha detto all’Ansa una fonte Ue commentando la decisione dei tre Paesi di bloccare l’accesso alla Serbia al ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che avrebbe dovuto visitare Belgrado il 6-7 giugno. Un alto funzionario Ue, interpellato al riguardo, non ha voluto commentare la presunta contrarietà di Belgrado, ma ha ricordato che Lavrov è stato incluso nella lista dei sanzionati Ue in quanto “uno dei principali promotori dell’aggressione” nonché “gran disinformatore“.