Guerra in Ucraina, diretta – Von der Leyen: ‘Sanzioni distruggeranno capacità di Putin di combattere’. Colpita riserva di acido nitrico a Severodonetsk

Zelensky: "Folli raid su impianti chimici". Intesa a Bruxelles sul sesto pacchetto di sanzioni, annunciato ormai quasi un mese fa: "Import petrolio calerà del 90% entro fine anno, fra 8 mesi embargo via mare" Orbán aveva attaccato la Commissione Ue: "Irresponsabile". E ha ottenuto l'esenzione dall'embargo. I russi avanzano ancora in Donbass

Aggiornato: 22:43

I fatti più importanti

  • 19:13

    Kiev, raid colpisce serbatoio di acido nitrico a Severodonetsk

    Un serbatoio di acido nitrico in un’industria chimica è stato colpito da un bombardamento russo a Severodonetsk, la città sotto assedio della regione orientale ucraina di Lugansk. Lo ha riferito su Telegram il governatore Serhiy Gaidai. “L’acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se entra in contatto con la pelle”, ha sottolineato. “Non lasciate i rifugi” e “preparate le maschere per il viso”, ha aggiunto il governatore in un messaggio alla popolazione. “Nella fabbrica chimica Azot, un contenitore di prodotti chimici è esploso. Secondo le informazioni preliminari, si tratta di acido nitrico”, ha confermato su Telegram l’ambasciatore in Russia dei separatisti del Lugansk, Rodion Mirochnik, sottolineando che “il territorio della fabbrica è sempre controllato da formazioni del regime ucraino  

  • 19:01

    Embargo su petrolio via mare scatta fra otto mesi

    L’embargo dell’Unione europea sulle importazioni di petrolio russo via mare scatterà tra otto mesi. È quanto si apprende a Bruxelles al termine della due giorni di vertice straordinario dei leader europei. Alcune eccezioni speciali saranno concesse alla Repubblica Ceca per 18 mesi e fino al 2024 per la Bulgaria.    

  • 18:55

    Telefonata Blinken – Di Maio: “Impegno su crisi grano”

    Telefonata oggi tra il segretario di stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Lo riferisce il dipartimento di Stato americano, secondo cui i capi delle due diplomazie hanno parlato della “brutale e non provocata guerra russa contro l’Ucraina” e hanno “affermato il loro impegno a sostenere l’Ucraina e tutti coloro che soffrono per gli effetti della guerra”. Blinken e Di Maio hanno sottolineato anche “l’importanza della cooperazione multilaterale per affrontare l’insicurezza alimentare globale”. Di Maio e Blinken hanno discusso della “solidità del partenariato bilaterale e transatlantico, dello stretto coordinamento sul conflitto e del sostegno all’Ucraina e di comuni iniziative per la sicurezza alimentare e la tutela delle catene di approvvigionamento globali”, ha riferito anche la Farnesina in un tweet. 

  • 18:49

    Ue valuta dazi su petrolio come estrema ratio

    L’Unione europea, a quanto si apprende da fonti europee, sta valutando la possibilità di introdurre dazi al petrolio russo in arrivo via oleodotti nel caso in cui non si arrivasse ad un accordo chiaro sulla scadenza delle deroghe prevista dall’intesa al vertice europeo per Paesi che non hanno sbocco sul mare. In particolare le deroghe riguardano gli Stati dove arriva l’oleodotto Druzhba, tra i quali l’Ungheria. Le stesse fonti spiegano che, al momento, si tratta di una mera ipotesi e che non c’è ancora alcuna proposta scritta a riguardo. 

  • 18:29

    Von der Leyen: “Ora le sanzioni picchiano duro sull’economia di Mosca”

  • 18:15

    Kuleba: “Embargo velocizzerà crollo di macchina guerra russa”

    L’embargo sul petrolio velocizzerà il conto alla rovescia sul collasso dell’economia e della macchina da guerra della Russia”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a proposito delle decisioni dell’Unione europea sull’embargo al petrolio russo, nel contesto del conflitto in Ucraina. Kuleba ha stimato che il bando potrebbe costare a Mosca “decine di miliardi di dollari” e ha elogiato l’Ue “non solo per aver reso più difficile al Cremlino il finanziamento dell’aggressione, ma anche per aver sostenuto la propria sicurezza energetica”.

  • 18:02

    Tass: “Kherson vuole aderire alla Russia”

    “La regione di Kherson vuole aderire presto alla Russia“. Il titolo appare in grande evidenza, come notizia centrale del sito della Tass in inglese. Le autorità della regione di Kherson intendono sollevare nel prossimo futuro la questione dell’ingresso delle regione nella Federazione russa, perché ne diventi un’entità territoriale a pieno titolo, scrive l’agenzia di stato russa, citando il vice capo dell’amministrazione militare-civile di Kherson, Kirill Stremousov. “La regione di Kherson intende accedere nel prossimo futuro alla Federazione Russa, diventandone una componente a pieno titolo”, ha affermato Stremousov.

  • 17:59

    Draghi: “Solo noi favorevoli su status candidato Ue a Kiev”

    “Lo status di candidato trova l’obiezione di quasi tutti i grandi Stati dell’Ue, tutti direi, esclusa l’Italia. Lo status di candidato al momento non è prevedibile per l’opposizione di questi Paesi ma immaginare un percorso rapido” per l’Ucraina “sì. E mi sembra che anche la Commissione sia d’accordo” su questa prospettiva. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo ad una domanda sulla possibile assegnazione dello status di candidato per l’Ue all’Ucraina già al Consiglio europeo di giugno.

  • 17:49

    Macron lancia risoluzione a Onu per sblocco grano ucraino

    “Nel colloquio che abbiamo avuto con Olaf Scholz sabato scorso ho proposto al presidente Putin un’iniziativa per una risoluzione alle Nazioni Unite” per sbloccare i carichi di grano e cereali fermi nel porto di Odessa. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron al termine del Consiglio europeo. “Siamo ora in attesa di una riposta della Russia su questo punto e siamo in contatto permanente con il Segretario Generale delle Nazioni Unite”, ha aggiunto.

  • 16:40

    Draghi: “Pagamento gas russo? Eni molto trasparente”

    Sul pagamento del gas il comportamento dell’Eni è stato “molto trasparente”. Nel caso specifico, il pagamento viene considerato effettuato quando avviene il versamento in euro. Poi è un agente di Gazprom ad occuparsi della conversione in rubli, senza interessare la Banca centrale russa. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine del vertice Ue.